Famiglia reale di origine francese (fr. Bourbon), che regnò in parecchi stati dell'Europa occidentale e meridionale (Francia, Spagna, Napoli, Parma e Lucca) e fu, con gli Asburgo, la più potente famiglia [...] maschile dei B.-Dampierre (1249), dopo alcune successioni femminili, Beatrice col suo matrimonio con Roberto di Clermont (1276), sesto figlio di re Luigi IX, dà inizio alla nuova dinastia dei B. di sangue reale, come ramo della dinastiacapetingia. ...
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Figlio (n. 941 circa - m. 996 circa) di Ugo il Grande, cui succedette (956) come conte di Parigi e duca dei Franchi, dal 965 cominciò a prevalere nella corte di Lotario re di Francia, finché tra i due [...] a Chelles un sinodo di vescovi, che affermarono tendenze ostili al papato, di pretto sapore gallicano (995). Nel 987 fece consacrare il figlio Roberto, assicurando così la successione ereditaria alla sua famiglia e fondando la dinastiacapetingia. ...
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Cronista francese (sec. 10º), figlio di Rodolfo, consigliere di Luigi IV d'Oltremare. Ricevette dapprima un'educazione mondana e militare; fattosi monaco, nel monastero di S. Remigio, poté studiare sotto [...] Historiae, che abbracciano il periodo fra l'888 e il 998, narrò la fine della dinastia carolingia e gli inizî della dinastiacapetingia (il racconto continuava gli annali di Incmaro e di Flodoardo). Fonte importantissima per quel periodo favorevole ...
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Figlia (Mâle 1350 - Arras 1405) di Luigi di Mâle conte di Fiandra, nel 1357 sposò Filippo di Rouvre, ultimo duca di Borgogna della dinastiacapetingia. Dopo la morte di Filippo (1361), contesa dalle case [...] nel 1369 Filippo l'Ardito, fratello del re di Francia, portandogli in dote, deceduto il padre (1384), la Fiandra, l'Artois, la Franca Contea, ecc., e aiutandolo poi nell'azione politica che portò all'avvento della dinastia di Borgogna nel Brabante. ...
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Giurista (Parigi 1659 - ivi 1728). Avvocato a Parigi dal 1679, attese anche a studî di carattere storico, ed è noto soprattutto come conoscitore delle fonti dell'antico diritto francese. Incaricato da [...] Luigi XIV di raccogliere in un grande corpus tutta la legislazione dei re francesi della dinastiacapetingia, pubblicò il piano generale (1706) e i primi due volumi (1723) delle Ordonnances des rois de France de la troisième race (divenute poi più ...
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AMEDEO VI, conte di Savoia
Francesco Cognasso
Figlio primogenito di Aimone conte di Savoia e di Iolanda Paleologo di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 genn. 1334. Rimase orfano della madre nel 1342, [...] la corte di Parigi, dove si calcolava già di assorbire il ducato di Borgogna allo spegnersi di quella dinastiacapetingia: se ilconte di Savoia fosse diventato duca di Borgogna ciò avrebbe significato la ricostituzione dello stato borgognone. Nel ...
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Carlomagno
Chiara Frugoni
Il fondatore del Sacro Romano Impero
Il mattino di Natale dell'anno 800 Carlomagno veniva incoronato imperatore a Roma dal papa. Rinasceva così l'impero, il Sacro Romano Impero [...] parti: Italia, Francia e Germania. L'ultimo carolingio fu Ludovico V, morto nel 987. Dopo di lui iniziò la dinastiacapetingia, che doveva giungere fino alla Rivoluzione francese (1793, anno della morte di Luigi XVI) e poi ancora riprendere dal 1814 ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] Carlo, un nome fino allora insolito per i Capetingi e chiaramente riferito alla discendenza, all'epoca messa 1270; dopo la morte di al-Mustanşir (1277) controversie dinastiche causarono conflitti interni. Già dal 1277-78 Pietro d'Aragona ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] Riccardo era entrato in attrito, rinnovò l'alleanza svevo-capetingia. In Germania si era diffusa la voce della morte dell importante, dando finalmente un senso e uno scopo alla politica dinastica di Enrico VI. D'altra parte non bisogna giudicare le ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
giglio
gìglio s. m. [lat. līlium, con dissimilazione della cons. iniziale]. – 1. a. In botanica, genere di piante liliacee (lat. scient. Lilium), con una ottantina di specie dell’emisfero boreale, molte delle quali (con numerosi ibridi) sono...