Con riferimento al pontefice romano come sovrano temporale, lo Stato della Chiesa, governato dal papa fino al 1870.
L’origine
Lo Stato P. nacque da una base costituita dalla sovrapposizione del Patrimonio [...] resistenza di elementi, specie aristocratici, che potevano essere frenati solo con la forza dei Franchi.
Caduta la dinastiacarolingia, prevalse l’aristocrazia romana, che annullò pressoché il potere del pontefice (età ferrea del papato). Le famiglie ...
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PASQUALE I, papa
Andrea Antonio Verardi
PASQUALE I, papa. – Figlio di un certo Bonoso e di Teodora, nacque nella seconda metà dell’VIII secolo, forse a Roma, dove ebbe la sua formazione clericale all’interno [...] consegnò al legato di Pasquale un patto, sotto forma di privilegio, con cui egli rinnovò l’intesa tra la dinastiacarolingia e i papi, concedendo e confermando i possedimenti che la Chiesa di Roma teneva in potestà, e garantendo il sostegno ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] progetto di portare a compimento sul piano dello spirito lo stesso ideale di unificazione della Christianitas che la dinastiacarolingia tornò a sostenere sul versante politico dopo la frantumazione dei regni barbarici. In questo senso è soprattutto ...
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CAMPANA
P.F. Pistilli
Strumento di metallo, generalmente in bronzo ma anche in lamina di ferro battuto, a forma di tazza rovesciata, che emette suono in seguito alla percussione mediante un batacchio [...] penisola, l'attività di officine cui era noto anche questo genere di lavorazione. Lo sviluppo della bronzistica sotto la dinastiacarolingia induce d'altronde a ipotizzare una produzione di c. anche nella regione tedesco-renana, specie alla luce di ...
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LEONE
Gianluca Borghese
Le origini e l'anno di nascita di L. non sono noti. Monaco, nel 981 divenne abate del monastero romano dei Ss. Bonifacio e Alessio sull'Aventino.
Il monastero, affidato quattro [...] il re aveva infatti favorito l'elezione ad arcivescovo di Arnolfo per conciliarsi il favore degli ultimi esponenti della dinastiacarolingia, cui Arnolfo apparteneva e alla quale Ugo Capeto si era sostituito in Francia. Il nuovo arcivescovo non aveva ...
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ANSELMO
Margherita Giuliana Bertolini
Successe ad Ansperto nella cattedra arcivescovile di Milano nel marzo 882, secondo arcivescovo di questo nome. Caratteristica essenziale dell'azione di A., sia [...] in Italia, oltreché in Germania e in Francia, di un regno nazionale legato solo per affinità lontanissime alla vecchia dinastiacarolingia. A. assistette agli avvenimenti che si succedettero: dapprima l'elezione a re di Berengario marchese del Friuli ...
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ABBONE
Luciano Gulli
"Patricius Romanorum", verso la metà del sec. VIII fu, secondo la tradizione, il fondatore e primo abate della famosa abazia della Novalesa (Torino) che già sotto il suo governo [...] Novalesa, che sarebbe stata, a dire del Cipolla, "vero punto d'appoggio militare e civile" dei re franchi della dinastiacarolingia, non venga mai ricordata né nei Gesta Karoli,né negli Annales regni Francorum,né nella Historia Francorum,né nella ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] la cui potenza militare e politica era in ascesa, per opera della nuova dinastia persiana dei Sasanidi. A metà del secolo si formò un Impero nelle Gallie Umbra e di Castel Trosino), l’età carolingia. Comprende inoltre le sezioni dedicate ai tessuti ...
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Nobile romano (m. Roma 891), fu eletto successore di Adriano III (885), con l'opposizione dell'imperatore Carlo il Grosso, che aveva forse in animo un'altra candidatura. Sotto il suo pontificato avvenne [...] la deposizione della dinastia imperiale carolingia, in occasione della quale S., prima incerto tra Guido di Spoleto e Arnolfo di Carinzia, finì col consacrare imperatore il primo (891). Nei riguardi di Fozio adottò l'atteggiamento più intransigente, ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
apocrisiario
apocriṡiàrio (o apocriṡàrio) s. m. [dal lat. tardo apocrisiarius, gr. ἀποκρισιάριος, der. di ἀπόκρισις «risposta»]. – Nell’età bizantina, funzionario imperiale incaricato di recare nelle province i rescritti dell’imperatore; nella...