LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] nella tecnica di taglio e lavorazione del materiale grezzo: in epoca carolingia si tratta di tavolette di mm. 12 ca. di spessore ricamata, due delle quali recano il monogramma della dinastia paleologa. La prima è quella del manoscritto di ...
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RENO
K. van der Ploeg
Fiume dell'Europa centro-occidentale di grande importanza storica, politica ed economica. Il R. nasce nelle Alpi svizzere, attraversa quindi diversi stati (Svizzera, Lichtenstein, [...] del 500. Con la creazione dell'Alemannia nell'829 come parte dell'impero carolingio e con il trattato di Verdun dell'843, il R. svolse di , come le potenti abbazie benedettine di Prüm, voluta dalla dinastia franca già nel 721, e di Maria Laach (1093), ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] pratica, né tanto meno incise sulla sua sorte la caduta della dinastia franca nell'888. Anzi alla sopravvivenza di alcuni elementi delle riforme ecclesiastiche carolinge nell'architettura protoromanica si deve la trasmissione del c. nel modello ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] Anselberga, o in una successiva fase di ristrutturazione in età carolingia. L'ambiente, certamente un b., da porre in relazione situati in Siria e Giordania e si datano al tempo della dinastia omayyade (661-750), sia perché si trovano in prossimità o ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] quali pure Costantino (o comunque la sua dinastia) volle accostare, piuttosto che sovrapporre, grandi San Gallo. Reminiscenze, talvolta anche assai creative, di altri schemi carolingi di minor seguito si trovano comunque nel Fraumünster di Zurigo (sec ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] monastero ai vasi e agli arredi sacri.Con l'età carolingia, lo sviluppo delle tecniche, dell'organizzazione e dell'inquadramento (il 'Calderaio'), fondatore nel sec. 9° della dinastia saffaride, proprio grazie all'apporto degli ῾ayyārūn urbani. Va ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] completata con l'erezione di un mausoleo della dinastia přemyslide e il sepolcro della fondatrice Agnese.Presso la mano di Dio. Successivamente comparvero, per l'influsso dell'arte carolingia, l'immagine di una cappella, per quello dell'arte svevo- ...
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UNGHERIA
I. Gedai
(Hungaria, Magerország nei docc. medievali; ungherese Magyarország)
Stato dell'Europa centrale, confinante con la Slovacchia a N, l'Ucraina a N-E, la Romania a E, la Iugoslavia e la [...] pure indirettamente, un legame con le forme dell'arte carolingia. Sembra tuttavia che, dopo la morte dell'imperatore Enrico Andrea III il Veneziano (1290-1301), ultimo re della dinastia degli Arpadi, si chiuse la fase della monetazione ungherese di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della cristianita in Occidente
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il passaggio dall’era antica [...] alla metà del V secolo, oppure dei ritratti di dinasti, dignitari membri del patriziato, attraverso i quali, pur . La Spagna è invece una regione non raggiunta dalla rinascita carolingia e rimasta al di fuori dalla sfera di influenza delle correnti ...
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POITIERS
M.T. Camus
(Civitas Pictava, Pictavis, Peytieus, Poyters, Poictiers nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. della Vienne, nell'antica provincia del Poitou, [...] con l'arte della cattedrale di Angers, culla della dinastia dei Plantageneti, alla quale apparteneva Enrico, secondo marito di datarsi agli ultimissimi anni dell'11° secolo.Dell'edificio carolingio di Saint-Porchaire, posto di fronte a una chiesa ...
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carolingio
carolìngio (o carolìngico) agg. [der. del lat. Carŏlus «Carlo»] (pl. f. -gie o -ge). – Dei Carolingi, dinastia francese che ebbe come più illustre rappresentante Carlomagno (dal quale prese il nome); che si riferisce a Carlomagno...
apocrisiario
apocriṡiàrio (o apocriṡàrio) s. m. [dal lat. tardo apocrisiarius, gr. ἀποκρισιάριος, der. di ἀπόκρισις «risposta»]. – Nell’età bizantina, funzionario imperiale incaricato di recare nelle province i rescritti dell’imperatore; nella...