CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] Calabria a sud, registrò con relativa tranquillità il passaggio dalla dinastia normanna a quella sveva, altrove problematico e persino cruento.
Alla morte di re Tancredi, la maggior parte della feudalità si schierò subito con l'imperatore Enrico VI ...
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SPIRA
D. von Winterfeld
(ted. Speyer; lat. Noviomagus, Civitas Nemetum, Augusta Nemetum)
Città della Germania (Rheinland-Pfalz), situata sulla sponda occidentale del Reno.L'antica Noviomagus dei Galli [...] tracce dell'antica chiesa vescovile. La costruzione fu iniziata dalla dinastia dei Salii, che la finanziò quasi per intero e l loro spose, vennero seppelliti nel duomo esponenti della famiglia sveva e cinque re tedeschi, tra cui Rodolfo I d'Asburgo ...
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COSENZA
C. Bozzoni
(lat. Consentia, Cosentia Bruttiorum)
Città della Calabria, capoluogo di provincia, situata ai margini settentrionali della Sila, alla confluenza del Crati con il Busento, C. si sviluppa [...] C. conobbe un nuovo periodo di floridezza sotto i governi normanno e svevo, dopo che la sua chiesa fu elevata ad arcidiocesi e quando fu città aveva sostenuto Manfredi e inizialmente osteggiato la dinastia angioina; già però agli inizi del Trecento C ...
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GIOVANNA d'Inghilterra, regina di Sicilia
Fulvio Delle Donne
Settima dei figli (terza femmina) di Enrico II, re d'Inghilterra, e di sua moglie Eleonora, duchessa d'Aquitania, nacque nell'ottobre del [...] tra G. e Guglielmo II. Dietro suggerimento di papa Alessandro III, interessato a scongiurare ogni unione e alleanza tra la dinastia normanna e quella sveva, Guglielmo, nel maggio del 1176, si decise a chiedere formalmente la mano di G., e inviò in ...
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ANDREA d'Isernia
Francesco Calasso
Scarsi i ragguagli sicuri sulla sua vita: nelle sue opere e in tutti i documenti che lo riguardano, è ricordato col nome della storica città del Sannio che gli diede [...] nuova, gravemente alterando le strutture dell'ordinamento normanno-svevo, e proprio in quelli che potevano essere considerati rapporti tra i feudatari e il potere regio che la dinastia francese aveva instaurato, in parte sotto la pressione di una ...
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Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] .
Questa, dalla documentazione del sec. XIII, è indicata come Porta Mesagne. Nonostante la continuità dinastica (sia pure per via materna), gli Svevi non rinunzieranno, così, a dare un segno visibile della nuova compagine politica. Il castello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il Sacro Romano Impero
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Medioevo centrale l’impero germanico è il più prestigioso dei [...] in numerosi regni dell’Europa si va affermando l’eredità dinastica dei troni, nell’impero si rafforza il principio dell’ finale di tentare di farsi incoronare imperatore dal papa. Gli Svevi salgono al trono con Corrado III nel 1138, dopo scontri ...
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Costanza d'Altavilla
Ovidio Capitani
Figlia di Ruggero II di Sicilia e della sua terza moglie Beatrice di Rethel, nacque nel 1154, postuma, essendo il padre morto il 27 febbraio 1154; il 27 gennaio [...] di tentare di mantenere nell'ambito della dinastia di Svevia la corona imperiale. Appoggiatasi ai nobili normanni VI e alla sua prole, Federico II, ultima possanza della casa sveva) e sul motivo della sua femminilità offesa nei sentimenti più intimi ( ...
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Clemente IV
Simonetta Saffiotti Bernardi
. È il pontefice (1265-1268) che D. cita in Pg III 125 quale ispiratore dello scempio del cadavere di Manfredi operato dal vescovo di Cosenza Bartolomeo Pignatelli: [...] scopo del suo pontificato la completa distruzione delle casa sveva, servendosi di tutti i mezzi in suo potere, sia di Francia rese quindi C. il più accanito sostenitore della dinastia angioina in Sicilia. Egli infatti aùspicò e appoggiò la venuta ...
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Entità statale sorta nel Mezzogiorno continentale alla fine del 13° sec., dopo la rivolta dei Vespri siciliani e il conseguente distacco della Sicilia.
Angioini, aragonesi e asburgo
Parte integrante del [...] Regno di Sicilia durante l'età normanna e sveva, il R. di N. diventò entità a sé (1282) con Carlo I d'Angiò, quando di Masaniello (1647).
Il regno borbonico
Coinvolto nella crisi dinastica degli Asburgo di Spagna, il Regno passò agli Asburgo d ...
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svevo
svèvo (ant. süèvo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Suebus, Suevus]. – 1. Che si riferisce o appartiene alla Svèvia, regione della Germania sud-occid.: il territorio s.; la popolazione s.; i dialetti svevi, o assol. lo s., sottodialetto...
estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati...