Domenico AdrianoAnna saRoma, Edizioni Il labirinto, 2023 Da tempo sostengo, e non sono l’unico, che la principale tendenza della poesia italiana novecentesca, compresa probabilmente quella dei primi decenni [...] trascorrere inesorabile degli anni. A cominciare dal padre deportato («interniert Nummer 9488») protagonista di versi chiuderli / tanta era la fame, dentro di me / un altro pregava Dio fammi / dormire o morire» e ancora «La donna che a Norimberga / ...
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Capita, a volte, di vedere un’anomalia. Di vederla ripetuta poi, più volte, a chilometri e anni di distanza, restando col dubbio letale che non si tratti di una pianta spuria, di un ciuffo d’erba scappato [...] ti deve morire un genitore, spera sempre che sia tuo padre. Gli uomini sono più deboli delle femmine e allora diciamo sono, venti o trent’anni?) la legge dell’uomo latitava e quella di dio ci vedeva ben poco: viene da pensare agli uomini e ai cani che ...
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Le letterature nazionali sono simili a specie viventi che mutano e si evolvono in modo diverso a seconda dei contesti e delle epoche e che qualche volta, per puro caso, si estinguono. Come in una specie [...] forse antiquata ma sostanzialmente esatta, chiamiamo ancora il “padre della lingua e della letteratura italiana”. E nel codice quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore»), si ...
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Michele Orti ManaraCose da fare per farsi del maleRoma, Giulio Perrone editore, 2024 «Cosa fanno le persone quando non le stiamo guardando?» Parte da un’interrogazione non da poco Michele Orti Manara nelle [...] annali e carte nautiche: saremmo tentati ad arrivare a dio, per scaricare le colpe, o alla natura leopardiana prima odio, uno per uno», dice Arianna in occasione del funerale del padre, rimandando a quella febbre del male (e del dolore) che ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] dolfe [‘dolse’] molto; ma Marato col santo cresci in man che Dio ci diè la cominciò per sì fatta maniera a consolare, che non ricordare almeno gli zebedei (da Zebedeo, nome del padre degli apostoli Giacomo e Giovanni, più volte nominati nei Vangeli ...
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Piero BoitaniTimeo in Paradiso. Metafore e bellezza da Platone a DanteRoma, Donzelli, 2023 Su uno sfondo a finto mosaico dorato una donna, bionda e bellissima, si protende in avanti e pone la sua mano [...] di un ποιητὴν καὶ πατέρα τοῦδε τοῦ παντὸς ‘produttore e padre di questo universo’. Infatti, come spiega Tommaso commentatore dei , ma anche agli angeli e agli uomini, perché amare Dio è la perfezione somma della creatura ragionevole. Aristotele sì, ...
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Linda Barbarino torna nelle librerie con il romanzo La Malarazza, in cui, ancora una volta, il lettore si ritrova immerso nella Sicilia più cruda e forse in uno dei suoi periodi storici più complessi, [...] il firrìa firrìa delle curve e i passeggeri sanno che, Dio non voglia, si ferma dal belvedere li vedono e li Di sfogare lo strazio per i patimenti, le rinunce. E dell’amore di suo padre cazi lenti, c’ha fame, e di vendetta, per loro che l’hanno tenuta ...
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Alfonso BerardinelliL’ultimo secolo di poesia italiana. Testi e ritrattiMacerata/Roma, Quodlibet, 2023 Si può essere empirici quando si legge una poesia? Si può pensare che chi è (o dichiara di essere) [...] occhi a Omero. / Fui io che volli incerti / i tratti / al padre di Amleto, / son io la febbre irresponsabile / che colse Alessandro, / irrevocabile oblio». / «Non chiamarmi diavolo, / uomo. Sono Dio» (pp. 298-299). Il modo in cui Berardinelli ...
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Gianni Rodari, con le sue poesie-filastrocche sul Natale, celebrando la bellezza dell’arte, il valore della condivisione e l’incanto di questa festa, così scrisse: «Se comandasse lo zampognaro / che scende [...] sapere si tramanda oralmente per intere generazioni: il padre insegna al figlio come costruire, riparare e suonare ,e zombanno a ccà e a llà;È nato, è nato,decévano, lo Dio, che nc'à criatoQuanno nascette ninne - Peppe BarraLa musica, una nenia, è ...
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Se la letteratura cavalleresca ha beneficato, in Italia, di largo apprezzamento, un merito particolare va riconosciuto a Matteo Maria Boiardo e (soprattutto) a Ludovico Ariosto, poeti capaci di trasformare [...] ), nella sua orgogliosa natura di ribelle (al sovrano, a Dio, e in genere a ogni tipo di autorità) appare tuttavia la cinquantesima volta, avrebbe raccontato come il conte Muzio suo padre aveva saputo, in quella famosa congiuntura, far stare a dovere ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente valenza teologica; si può dire,...
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa...