Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] la vita dei «poveri uomini» e per i «poveri di Dio»; e a tratti ci è dato di cogliere spunti di un anima e in questo mondo trionfa il corpo» (113, 29). Quel padre sciagurato che era finito in prigione per debiti, aveva almeno lasciato al figlio ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] -Veneto, ma Monaldo bloccò l'iniziativa. In una lettera al padre acclusa a un'altra indirizzata al fratello Carlo, il L. , L., la malinconia, Milano 1995; P. Girolami, L'antiteodicea. Dio, dei, religione nello "Zibaldone" di G. L., premessa di G ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] , la predominanza politica (principatus) del ‘padre’ Urano (Cesare) in regno vero e 20; epit. 2,2-6, ove l’analogia teologico-politica fa definire l’universo, retto da Dio «unicus moderator», come «haec mundi res publica» (epit. 2,5); cfr. Lact., ira ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] sono, e le vanitadi, e tutto ciò che si fa è vano se non l'amore di Dio; e che nulla cosa ci ha stato, e che la fortezza e la bellezza e la segnato Barberiniano Latino 4094. Il Bembo lo ereditò dal padre, che già lo aveva letto e postillato di suo; ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] avessero tentato di eleggere un re d'altra discendenza. Padre e figli ebbero il titolo di patrizi romani. Un nuovo meas detto da Cristo a san Pietro è contenuto tutto quello che Dio commise a Geremia! Quando è così, che bisogno c'era della Donatio ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] quel modo che il Dio degli ascetici assorbiva in sé l'individuo, e in nome di Dio gl'inquisitori bruciavano gli duca tanta ferocità e tanta virtù» che, mortogli d'improvviso il padre, avrebbe «retto a ogni difficultà» solo che in quel momento ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] annientare. Altre volte Atena tutt'armata sta sulle ginocchia del padre: e un'anfora di Ginevra ci dà sui due sommesso accenno di preferenza per Posidone, che in questo caso è il grande dio locale e quindi il padron di casa, è da vedere nel fatto che ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] ), veneziano (nel verso citato da Dante per le plaghe di Dio tu no verras), bellunese (has, vuos). Il ms. Saibante dialetti italiani, Bologna 1982, pp. 121-134; Lettera di Guiduccio al padre ser Guido (ante 1253), in A. Castellani, La prosa, pp. 195 ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] fatto tre creazioni. Iudit è sì l'eroina che si sente destinata da Dio a un'atroce impresa per liberare il suo popolo, ma è anche la petto:
Con un gemito sol rispose all'empio
premer del padre; e i moribondi lumi
in lui rivolti, ed osservato quale ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] decisa e risoluta.
Di fronte a Roma soltanto? Ma Dio, nella poesia del Manzoni, è tanto misterioso e remoto nomarsi Dritto: la man degli avi insanguinata Seminò l’ingiustizia; i padri l’hanno Coltivata col sangue; e omai la terra Altra messe ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...