Poeta boemo di lingua tedesca (Praga 1875 - Montreaux, Svizzera, 1926). Indirizzato dal padre alla carriera delle armi, tradizionale nella famiglia, a 16 anni abbandonò l'accademia militare. Passando [...] di oltre 10 anni, ripropongono ed esaltano la tematica dell'angelo e, per suo tramite, una nuova mistica cosmica, che ignora Dio ma non il divino, pervasa da un'aspirazione non sempre tutta espressa ed esprimibile verso l'unità dell'essere germinale ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] e l'ascetismo cristiano, in difesa della natura, ministra di Dio; di qui la celebrazione di una morale che è impegno , più che una storia del regno, una biografia aneddotica del re, padre di Alfonso. Tutta l'attività di V. e le sue aspre polemiche ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] era ancora nel grembo materno, fu salvato dal rogo grazie al padre che lo cucì dentro la sua coscia, da cui nacque dopo A Nasso sposò Arianna.
La teoria di una origine traco-frigia del dio e del suo affermarsi in Grecia in epoca post-omerica è stata ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] nato dall’amore incestuoso di Mirra (o Smirna) con suo padre, non è restituito da Persefone ad Afrodite che glielo aveva babilonese «signore» rivolta a Tamuz; divenuto il nome stesso del dio, e grecizzato in ῎Αδωνις, definì la divinità così come la ...
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(gr. ᾿Αϑήνη o ᾿Αϑηνᾶ) Dea greca, dai Romani identificata poi con Minerva. Già venerata dai Micenei del 13° sec. a.C. con l’epiteto di potinija (πότνια «signora»), ma certo ancora più antica, conserva in [...] Pallade «lanciatrice d’asta», da πάλλω «scagliare»): da Ares, dio della guerra violenta e sanguinosa, A. si distingue per il mito la riconosce figlia di Zeus, generata dal cervello del padre. Come protettrice della città, essa è armata della lancia, ...
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(o Poseidone; gr. Ποσειδῶν) Divinità degli antichi Greci, identificata dai Romani con Nettuno (➔). Secondo un antico mito, nella divisione del mondo tra i figli di Crono, a P. spettò il mare e in genere [...] infatti, almeno in origine, divinità ctonia. Aspetti di P. come dio infernale rimangono ancora nei culti greci dell’età classica. Suo simbolo donò l’ulivo). Nella mitologia, P. appare come padre di mostri personificanti la violenza della natura e come ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1966). Ha esordito nel genere pulp, diventandone uno dei maggiori esponenti grazie al romanzo Branchie (1994) e alla raccolta di racconti Fango (1996). Successivamente il suo [...] stesso trasposto nel film di G. Salvatores del 2003, e Come Dio comanda (2006, Premio Strega 2007), nei quali la realtà degradata 1995), saggio sull’adolescenza scritto in collaborazione con il padre Massimo (n. Roma 1941), docente di psicopatologia, ...
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(gr. Μίνως) Mitico re di Creta, figlio di Zeus e di Europa, fratello di Radamanto, sposo di Pasifae, padre di Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalle, Senodice, Ariadne (o Arianna) e Fedra. La sua [...] , gli erano suggerite da Zeus stesso. Per assicurare il favore di Posidone al suo proposito di regnare su Creta, M. chiese al dio che facesse uscire dal mare un toro che gli avrebbe sacrificato, ma poiché venne meno alla promessa fatta e, invece di ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1946). Esordì con Ginevra (1974), cui seguì Il museo africano (1976), due opere in cui, sotto l'influsso del nouveau roman francese, già l'autore identificava con sicurezza [...] 1991; La porta di Damasco, 1992; La casa del padre, 1994) fu infatti quello della imperscrutabilità dei destini e piacere. Passione e sentimento amoroso nei grandi libri (2000); Un solo Dio, tre verità. Arabi, ebrei e cristiani: l'enigma della fede ( ...
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Mitico autore della letteratura ermetica della tarda età ellenistica. Per letteratura ermetica si intende un gruppo di scritti di argomento filosofico-religioso che circolarono nel mondo greco-romano nei [...] : da ciò nacque l'idea di assegnarli all'antichissimo dio egiziano Thoth, identificato con il greco E. Trismegisto ("tre nel Rinascimento l'ermetismo fu considerato come la dottrina occulta degli alchimisti, che reputavano E.T. il padre dell'alchimia. ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...