Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] inclusi nel canone. La prima, e più notevole, differenza a tale proposito è quella che separa l’ebraismo dal cristianesimo e con la creazione dell’uomo e della donna, è la più raffigurata. Dio immette la vita con un soffio nelle nari di Adamo, o con ...
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Filosofo (Roma 480 circa - Pavia 526 o, secondo la tradizione, 524), della nobile famiglia degli Anici. Presto s'occupò di studî, meritando nel 505 le lodi di Cassiodoro. Giovanissimo, fu questore e patrizio, [...] dalla Filosofia che appare in sogno a B.; il fondo culturale è platonico. Dio, uno e bene, nella sua eternità crea e governa il mondo, perpetuo nel tempo (non coeterno a Dio); l'anima del mondo regge e unifica il mondo fisico, e le anime immortali ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] (nel 1834 la rivista mazziniana Giovine Italia pubblicò la sua lettera Della repubblica e del cristianesimo). In tale concezione dialettica del rapporto tra l'essere, proprio di Dio, e l'esistere, proprio dell'uomo, fra il razionale e ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] di due divinità: Chronos, dio greco del t., e Crono, padre di Zeus, che divorava i suoi figli nel timore di essere un giorno (teoria dell’‘eterno ritorno’), mentre peculiare del cristianesimo sarebbe una concezione lineare.
Età moderna
La soluzione ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] il fenomeno dell’a. soprattutto nel campo della religione e, in particolare, del cristianesimo. Per Feuerbach, l’a. sorge dal fatto che l’uomo proietta e personifica (inconsapevolmente) nella figura di Dio gli ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] di edificare la santa Chiesa, nella quale come nella casa di Dio vivente tutti i fedeli fossero raccolti insieme col vincolo di una dichiarato: "Questa è l'unica Chiesa di Cristo, che nel Simbolo professiamo una, santa, cattolica e apostolica, e che ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, [...] Omero, i poeti sarebbero ispirati dal dio e quindi nelle loro parole si doveva dal giudaismo alessandrino e dal cristianesimo. Sui cristiani operò la espressivo e interpretativo.
Ripresa nel Rinascimento e nei tempi moderni, nel suo duplice aspetto di ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] datene dai pensatori antichi (e particolarmente da Platone nel Liside) non veniva ancora nettamente distinta dal Dio» e questi parla a Mosè come a un amico e Gesù chiama amici, non servi, i discepoli) e che ha risonanze anche fuori del cristianesimo ...
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(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] comune missione che testimonia a tutti il Vangelo della grazia di Dio e si pone a servizio di tutto il creato. Lo uno dei problemi principali del cristianesimo, la ii Assemblea ecumenica europea, riunita a Graz nel giugno 1997, ha avuto carattere ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] anche nel caso che abbiamo definito come il più vicino all'intolleranza (e si potrebbe aggiungere l'esempio del cristianesimo durante e implica una sanzione mondana, l'altra non lo è, se Dio solo ne è il giudice ed eterne le sanzioni che ne derivano ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...