CRISTODULO
Vera von Falkenhausen
Non sono note né la data di nascita, né le origini di C. ed oscuri sono rimasti anche gli inizi della sua carriera. Quando è ricordato per la prima volta in un documento [...] data egli è ricordato ancora una volta nel 1130 in un privilegio con cui Ruggero e 'Abd Allah an Naṣrānī (servo di Dio, Nazareno, cioè il cristiano). L'Amari credeva maggioranza dei saraceni convertiti al cristianesimo sembra abbia assunto la lingua ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] nel secondo dopoguerra. Sin dai primi film si impose all'attenzione per l'analisi radicale della condizione etica dell'individuo, svolta attraverso un'interpretazione del cristianesimo religiosa (il silenzio di Dio), sia come conclusione disperata ...
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FRASSATI, Pier Giorgio
Maria Cristina Giuntella
Figlio primogenito di Alfredo e di Adelaide Ametis, nacque a Torino il 6 apr. 1901. Studiò prima al ginnasio "D'Azeglio" e poi all'Istituto sociale retto [...] a caratterizzare il suo cristianesimo gioioso e poco conformista e canonizzazione del servo di Dio P.G. F. (1980 1990), 2, pp. 549-560; A. Monticone, Immagine di P.G. F. nel cattolicesimo italiano, in Sociologia, n.s., XXIV (1990), 2-3, pp. 191 ...
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BENAMOZEGH, Elia
Renzo De Felice
Nacque a Livorno, dove trascorse tutta la sua vita, il 24 apr. 1823 da Abraham e da Clara Curiat, ebrei marocchini stabilitisi da vari anni nella città toscana. La famiglia [...] Dio (di cui nel 1877 pubblicò a Livorno la prima parte riguardante Dio; un'altra parte fu pubblicata postuma sulla rivista Lux nel gli elementi essenziali di una religione universale. Il cristianesimo non può non essere la religione dei Gentili, ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] nel 1545 e 1561). Convinto che la Riforma si riallacciasse alla Scrittura e alla patristica, vi espose i fondamenti di fede e i principi morali del cristianesimo seguendo la tradizione quanto alla forma; sostenne però la trascendenza di Dio rispetto ...
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Paolo di Tarso, san
Raffaele Savigni
L’apostolo delle genti
Cittadino romano di nome Saulo, di famiglia ebraica, perseguitò duramente i cristiani fino a quando, dopo aver avuto una visione, si convertì [...] Paolo e lo sviluppo del cristianesimo
Il confronto con i il quale non può vantare alcun merito di fronte a Dio: «L’uomo non è giustificato dalle opere della legge venne convocato il Concilio di Gerusalemme, nel quale Paolo riuscì a far prevalere, ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] fonti del cristianesimo. Tutti, afferma Erasmo, devono poter leggere e intendere a modo loro la Bibbia. Nel 1504, a veemenza sia da Lutero, che definì Erasmo un ateo nemico di Dio, sia dalla Chiesa cattolica (Controriforma). Tutte le opere di Erasmo, ...
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COSTANZO, Camillo, beato
Giuliano Bertuccioli
Nato nel novembre 1571 a Bovalino (Reggio Calabria), da Tommaso e da Violante Montana, originari di Cosenza, studiò per due anni diritto civile a Napoli; [...] tre opere del C.: una apologia del cristianesimo e due libri che, sempre secondo il , come, ad esempio, quello di Dio, reso col termine T'ien-chu Relaz. della gloriosa morte di duecento e cinque beati martiri nel Giappone, Roma 1867, pp. 83-92; L. ...
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Calvino e il calvinismo
Massimo L. Salvadori
Le opere dell'uomo sono solo quelle che Dio permette
Il francese Giovanni Calvino è stato, dopo il tedesco Martin Lutero, il maggiore esponente della Riforma [...] servire la parola di Dio, non si potevano accettare compromessi, anche se ciò metteva in pericolo la libertà e la stessa vita.
La diffusione del calvinismo
Da Ginevra il calvinismo, o 'cristianesimo riformato', si diffuse nel resto della Svizzera ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] Damasco avvenne la sua conversione, da lui intesa piuttosto come chiamata, al cristianesimo (cfr. Atti 9, 3-27; 22,6-16; 26,13- cioè di una fondamentale alienazione da Dio; solo lo Spirito Santo effuso nel cuore del credente battezzato riesce ad ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...