DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] vero. Il mondo moderno, che è quanto dire il cristianesimo, è dunque il vero universale che distrugge e piglia il piano razionale, all'anima, infusi da Dionel mondo, sicché si può dire che è l'uomo stesso, non più Dio, artefice della creazione. È l' ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] ciò che si offre a Dionel culto ha una ragion d'essere solo se viene ritenuto una cosa grata a Dio da parte di coloro che di Spinoza e che rientravano nel filone della tolleranza autoritaria, salvava il cristianesimo, collocandolo nell'ambito delle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] tra mondo greco e latino, d’aver immesso nelcristianesimo elementi pagani inconciliabili con la sua ispirazione più profonda un capitolo a quella sostanza incorporea increata che è Dio, nel quale, da un lato, affronta il problema della terminologia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Patrizi
Elisabetta Scapparone
Sul piano storiografico, la figura di Francesco Patrizi appare ormai del tutto emancipata dal giudizio impietoso e liquidatorio inaugurato da Giordano Bruno (uno [...] in Platone e trovare poi la sua espressione più completa nelcristianesimo. Una tradizione concorde nell’attingere non la verità dei libri , che del vero Iddio huomo parlare non potesse senza che Dio ne lo illuminasse, e se lo illuminò lo illuminò del ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] benedettino della regola antica. L'E. vide allora "nelCristianesimo originario il valore di una possibile via disperata e tragica ed evidenziando il processo di decadenza dell'uomo-dio.
L'opposizione tra mondo tradizionale e mondo moderno ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] affacciarono con l’affermarsi del cristianesimo, per il quale gli uomini sono tutti figli di Dio e come tali uguali. subordinato a tale obiettivo. Tuttavia non mancarono, nelcristianesimo antico, dottrine egualitarie; non di rado, inoltre ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] cristianesimo, la dottrina del l. si afferma con il prologo del Vangelo di Giovanni, che riassume la fede delle prime generazioni cristiane in Cristo, Dio-uomo: «Nel principio era il l., e il l. era presso Dio, e il l. era Dio. Egli era in principio ...
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Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] della grazia e della giustificazione, si è sviluppata nelcristianesimo attraverso la patristica e la scolastica, per m. da parte dell’uomo» in quanto «l’azione paterna di Dio precede l’uomo con la sua ispirazione, mentre il libero agire viene ...
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trascendenza In filosofia, in generale la proprietà o la qualità di qualcosa che si trova al di là, va oltre un determinato ambito, e in questo senso t. è l’opposto di immanenza che indica invece ciò che [...] il concetto di t. viene per lo più a coincidere con quello di realtà soprasensibile e, nelcristianesimo, con quello di Dio inteso come persona e creatore libero del mondo, pertanto contrapposto a tutte le concezioni ‘immanentistiche’ volte ...
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sophìa Nella Grecia antica, la personificazione della sapienza; acquistò particolare significato teologico-mistico nel giudaismo ellenizzante.
Nei libri sapienziali del tardo ebraismo si configura, a volte [...] per lacerare l’unità del pleroma e dare inizio a un processo di ‘caduta’. Nelcristianesimo orientale resta vivo il concetto di s. come sapienza di Dio, oggetto di particolare culto; mentre in correnti mistico-teosofiche del mondo moderno sembra ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...