Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] tipico esempio di allegoresi omerica; Contro i Cristiani (Κατὰ Χριστιανῶν), polemica contro il cristianesimo e specialmente contro l'uomo-dio, che fu arsa in pubblico nel 448 e determinò risposte da parte di Metodio, Eusebio di Cesarea, Apollinare di ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] liberali per l’Europa, nel 2015 ha aderito al (2000); Dopo la cristianità. Per un cristianesimo non religioso (2002); Il socialismo ossia religione (in collab. con R. Rorty, 2005); Non essere Dio. Un'autobiografia a quattro mani (in collab. con P. ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] datene dai pensatori antichi (e particolarmente da Platone nel Liside) non veniva ancora nettamente distinta dal Dio» e questi parla a Mosè come a un amico e Gesù chiama amici, non servi, i discepoli) e che ha risonanze anche fuori del cristianesimo ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] collegandosi, nel mondo antico, anche alla concezione della causalità dei cieli nel corso presume regoli il corso degli eventi. Nel mondo ellenistico il f. fu oggetto il conseguimento di un dato effetto, da Dio che nella sua onnipotenza è però libero ...
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Orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: questa concezione costituisce, insieme all’immortalità dell’anima, il nucleo della religione [...] un istinto insito in tutti gli uomini la fede nel monoteismo. Particolarmente vivaci furono le correnti deistiche in Inghilterra sacerdozio; la difesa da parte di J. Toland di un cristianesimo senza misteri; l’affermazione da parte di A. Collins del ...
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L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, specie nella filosofia (anticamente l’a. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. Mirando a difendere la verità contro l’errore, a sostenere [...] avversari, l’a. si può dire propria delle religioni rivelate (giudaismo, cristianesimo, islamismo), che presentano una concezione totale del mondo e dell’uomo nei suoi rapporti con Dio, e quindi offrono, come oggetto di fede, un complesso di ‘verità ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] morali, nel senso che l'uomo, incapace di costruire scienza perfetta del mondo della natura, creato da Dio e di cui Dio solo ha per l'ebraismo (e naturalmente anche per il cristianesimo), l'identificazione dell'elemento teoretico delle religioni ( ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] ora lancia strali polemici sempre più affilati contro il cristianesimo, esercita il suo impero filosofico su mezza Europa: assurdo in cui ci si getta affermando che Dio ci dà nel ventre materno nozioni che si devono interamente conquistare con ...
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Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson [...] lavori in lingua rumena. Nel 1937 si trasferì a molteplici aspetti dell'insensatezza della condizione umana. Né Dio, né l'etica, né la conoscenza garantiscono puerile" di quel surrogato secolarizzato del cristianesimo che è il pensiero utopico di ogni ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] arbitraria; c) d'altra parte, che la dipendenza non sia trasferita in Dio stesso; che la sua ‛saggezza', cioè, non venga concepita come una norma di verità nel risultato storico. In secondo luogo si ha l'antitesi assoluta tra cristianesimo e nuova ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...