teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] , tradizionalmente, si ritiene debba meritare in modo eminente la qualifica di teologo, per la dottrina del Logos che «era presso Dio» ed «era Dio», attraverso il quale «tutto ha avuto l’esistenza» (Giovanni 1, 1-3), si è «fatto carne» e «ha posto la ...
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. Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai Babilonesi e dagli Assiri. La civiltà babilonese - in [...] . Così fa la dea: essa crea nel suo cuore un'imagine del dio Anum e con l'argilla forma Enkidu. Questi è una specie di satiro vita in due vasi, che versano sulla palma in un vaso tra il dio Nannar (Sin) in trono e il re in atto di adorazione con ...
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Chiesa Si definisce cattolica, cioè "universale", la Chiesa cristiana di Roma, a partire all'incirca dal tempo dell'Editto di Costantino (313), che stabilì che il cristianesimo era religione lecita nell'Impero [...] , per rendere perenne l'opera salvatrice della redenzione, decretò di edificare la santa Chiesa, nella quale come nella casa di Dio vivente tutti i fedeli fossero raccolti insieme col vincolo di una sola fede e carità". Il Concilio vaticano II (1962 ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] di A. molte città che erano sedi di santuari del dio pretendevano di avergli dato i natali. Tutte queste tradizioni manifestata in Grecia nell’età classica.
Nell’arte arcaica greca, il dio è raffigurato nudo, simile al tipo del κοῦρος, ma anche nel ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] in cui ti chiamerò, rispondimi subito».
8 «Io ero là […] io ero presso di lui come ordinatrice».
9 «Nessuno ha mai visto Dio; il Dio unigenito che è nel seno del Padre: questi ce l’ha fatto conoscere».
10 «Farò misericordia di chi voglio e avrò pietà ...
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(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] ministri sono reciprocamente riconosciuti e riconciliati; e in una comune missione che testimonia a tutti il Vangelo della grazia di Dio e si pone a servizio di tutto il creato. Lo scopo della ricerca della piena comunione sarà raggiunto quando tutte ...
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(gr. Βάκχος, lat. Bacchus) Nome del Dio del vino dai Greci più spesso chiamato Dioniso (➔); è incerto se sia di origine greca. A Roma è identificato con Liber; nell’arte romana conserva il tipo e gli attributi [...] del Dioniso greco, con il tirso, la corona d’edera, la tazza ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] per tetto il cielo" (8). "Cielo" - si può chiosare - nel senso astronomico di "volta celeste", o nel senso metaforico di "luogo di Dio" (9)? Certo, se Boncompagno da Signa avesse voluto dire che Venezia non aveva altro o altri al di sopra di sé se ...
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HADAD (accadico Adad)
G. Garbini
Dio dell'uragano venerato in Siria. Fondamentalmente affine al dio hurrita Teshup (v.), H. rappresenta l'adattamento semitico del grande dio atmosferico attestato, con [...] uno Adad appare con la destra levata in atto benedicente, su un altro, avvolto da una veste con simboli astrali, il dio regge in mano le redini del toro. Tra le opere che mostrano influenze anatoliche ricordiamo: una stele di Tukulti-Ninurta II (888 ...
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. È il dio principale della Babilonia, detto dai Greci Βῆλος. Il nome Bēl è la forma babilonese della parola pansemitica ba‛al "signore". Il Bēl del periodo neobabilonese rappresenta la fusione di due [...] degli Igigi. Egli è il signore che fissa il destino del mondo e degli uomini mediante lo strumento al. È un dio buono, ma qualche volta sa infliggere agli uomini il meritato castigo: allora è un uragano distruttore, tremendo, una rete di presa ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...