RHENOS (῾Ρῆνος, Rhenus)
A. Bisi
La divinità del massimo fiume della Germania è spesso ricordata dai poeti greci (ad esempio Nonn., Dionis., xliii, 410) e soprattutto latini (Ovidio, Marziale, ecc.) ai [...] su un'urna rovesciata da cui esce l'acqua, mentre stringe nell'altra mano delle canne palustri. Una statua raffigurante il dio R. in questa positura fu trovata presso Colonia; alcune monete con la stessa personificazione del fiume e nell'esergo la ...
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KAUKASOS (Καύκασος)
E. Paribeni
Personificazione della montagna omonima; compare in un sarcofago del Museo Capitolino con storie di Prometeo, adagiato in un angolo in alto della figurazione, in un atteggiamento [...] quasi da dio fluviale. Dello stesso genere è la figura adagiata sulla roccia dinanzi ad Eracle e Prometeo nel ricomposto gruppo di Pergamo nel museo di Berlino. È peraltro da ricordare che A. Furtwängler, sostenuto da F. Studniczka e altri, contesta ...
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ERMA (ἑρμῆς; herma, hermes)
P. Mingazzini
Pilastro rettangolare sormontato dalla scultura a tutto tondo di una testa umana barbata, munito di due brevi appendici laterali simili a monconi di braccia. [...] di questo tipo, dobbiamo ammirarlo per l'abilità con la quale seppe fondere i due primitivi simboli del dio, nei suoi due aspetti di dio della fecondità e di protettore della proprietà e dei viandanti; il primo concetto era simboleggiato dal membro ...
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ROSMERTA (Rosmertā)
A. Bisi
Divinità femminile di origine celtica adorata nelle Gallie, assurta al ruolo di paredra di Mercurio al tempo della conquista romana.
L'etimologia del nome, nonostante i molti [...] caduceo e la borsa, oppure la patera e la cornucopia ricolma di frutti. In un bassorilievo (Espérandieu, op. cit. in bibl. n. 4929), il dio ha un torques gallico al collo, un caprone fra i piedi e tiene la borsa al di sopra di un altare che lo divide ...
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Nippur
Città sumerica a E dell’Eufrate, presso l’od. villaggio di Niffar (Iraq). Il primo insediamento è sicuramente anteriore al 3° millennio a.C. N. era il centro del culto di Enlil, dio supremo del [...] pantheon sumerico, a cui era dedicato il santuario chiamato Ekur. Ancora più antico era il tempio dedicato alla dea Inanna. Dopo quella sumerica, la città conobbe molte altre fasi (babilonese, assira, ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] che compie vari prodigi, profetizzando infine al faraone la nascita di tre fratelli dalla moglie di un sacerdote di Ra e dal dio Ra stesso, i quali occuperanno il trono dopo di lui; col racconto della nascita dei tre bambini, che portano il nome dei ...
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Mārib (o Ma’rib) Villaggio dello Yemen orientale a E di Sana.
Sorge sul luogo dell’antica città di Mariaba (gr. Μαρίαβα) detta anche Saba’ (Σάβαι), capitale dei Sabei (➔), distrutta definitivamente nel [...] 6° secolo. Importante è stata la scoperta del santuario del dio lunare Ilumquh, cinto da un muro ovale di calcare (fine 7° sec. a.C.), cui si accedeva da un’ampia corte porticata. Questa, come pure un mausoleo nella parte orientale del recinto, ...
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MATHURĀ
Giovanni Verardi
(muttra, XXIV, p. 171). − Città capoluogo di distretto nello stato dell'Uttar Pradeś (India), situata sulla riva destra della Yamunā, importante centro di pellegrinaggio perché [...] mitico luogo natale del dio Kṛṣṇa, di cui molti siti richiamano le gesta. La città riveste la massima importanza dal punto di vista archeologico e storico-artistico, specie per quanto riguarda i periodi śaka e kuṣāṇa (1° secolo a.C. - 3° secolo d.C ...
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TUTELA
W. Köhler
L'accezione giuridica di T. è quella della parola italiana, in senso più lato significa protezione; per esempio (Act. arv., Henzen, p. 146) il Genius viene indicato come un dio in cuius [...] tutela hic locus est. Da questa sua posizione "subordinata" T. si evolve sino a divenire una divinità autonoma, riconosciuta come numen indirettamente dal padre della chiesa, S. Girolamo (Migne, Patr. ...
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SUMMANO (Summanus)
G. Bermond Montanari
Divinità romana, venuta secondo Plinio (Nat. hist., ii, 138) dall'Etruria. L'etimologia del nome è incerta e non spiegabile col latino. Incerto ed oscuro è anche [...] che lo identificano a Dispater e ne fanno una divinità infera. Questo carattere ctonio ha favorito l'attribuzione a questo dio della folgore notturna, in contrapposto a Giove, cui erano attribuiti i fulmini diurni.
A Roma era effigiato sul fastigio ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...