YARHIBŌL
G. Garbini
L Divinità maschile palmirena; è una delle figure che accompagnano nelle raffigurazioni il dio Bēl (v.).
Y., come diverse delle divinità palmirene, si presenta come un dio solare, [...] militare con corazza a squame, spada al fianco e nimbo radiato dietro il capo; in questi casi non si distingue sostanzialmente da Aglibōl, il dio che si trova alla sinistra di Bēl se non per l'assenza del crescente.
Aglibol è invece, in origine, un ...
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PSYCHOSTASIA (Ψυχοστασία)
E. Paribeni
La bilancia delle sorti come attributo di un dio supremo, presumibilinente Zeus, è stata riconosciuta da M. Nilsson in un cratere miceneo di Enkomi. Questo lontano [...] e Zeus seduto che regge la bilancia dinanzi alle angosciate suppliche delle due madri divine, una di esse in ginocchio dinanzi al dio. Nei documenti attici che seguono, un dèinos a figure nere di Vienna e una lèkythos del Pittore di Saffo nel British ...
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DIOSCURI (epigr. Διόσκοροι, fonti Διόσκουροι)
V. Bianco
Castore e Polluce, figli del dio del Cielo, Zeus o, nel valore originario del nome, Tindareo (così in Esiodo, negli Inni omerici, ecc.; invece [...] da Leda e da Zeus-cigno, e perciò immortale; Castore da Leda e dall'eroe Tindareo, e perciò mortale (per un dio uranico che si trasforma in cigno, cfr. il mito vedico della procreazione dei fratelli Asvini). Il culto dei D., diffusosi ben presto ...
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PALAISTRA (Παλαίστρα, Palaestra)
C. Gonnelli
Personificazione della, lotta, legata ad Herìnes come dio della ginnastica: questi infatti è chiamato anche ϑεὸς παλαιστρίτης.
Secondo Filostrato (Imag., [...] 32, ed. Keiser, 2, p. 386) è figlia di Hermes: abitava in Arcadia e inventò la lotta. Per l'interpolatore Servio (Aen., viii, 138) era figlia del re arcade Corico e amante di Hermes, al quale svelò le ...
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Vedi MITHRA e MITREI dell'anno: 1963 - 1973
MITHRA e MITREI
M. J. Vermaseren
La religione del dio iranico e persiano M. si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi [...] è raffigurato stante con corazza, mantello, tunica e berretto frigio, circondato da un nimbo e da una corona di raggi. Il dio tiene nella sinistra un fascio di rami e stende la destra verso Antioco, seduto sopra un trono.
Il monumento più antico che ...
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POSIDONE (Ποσειδῶν; po-se-da-o nella Lineare B)
L. Vlad Borrelli
Divinità preellenica passata poi nel pantheon greco come dio dell'elemento liquido, figlio di Kronos e di Rhea, fratello di Zeus, sposo [...] propria a tutta l'arte arcaica perpetua il tipo anche nella ceramografia attica a figure rosse del V sec. a. C., qui il dio compare sia nelle assemblee di divinità, sia nell'illustrazione dei suoi miti e di quelli dei suoi eroi (ad esempio cratere di ...
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PESCENNIO NIGRO (Pescennius Niger)
F. Panvini Rosati
Imperatore romano.
Di origine italica (Cass. Dio, lxxiv, 6, 1), si ignora la data precisa della sua nascita, ma le monete da lui coniate ce lo presentano [...] come un vecchio sui sessant'anni. Era governatore della Siria quando nel 193 fu acclamato imperatore dai soldati. Fu presto riconosciuto in tutto l'Oriente e in Grecia ma, battuto più volte da Settimio ...
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MNEVIS (Μνεῦις, Mneuis)
L. Guerrini
Toro sacro, figura indispensabile nel culto eliopolitano del dio del sole Rē‛, del quale in seguito rappresenta l'incarnazione.
Il culto di M., le cui caratteristiche [...] sono in tutto simili a quelle del bue memfita Apis (v.), pare essere antichissimo: Manetone lo dice già esistente durante la II dinastia. La sua figura, strettamente unita al culto solare, è accettata ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] lunghi capelli inanellati. E in lunga veste ricamata lo raffigura anche una scultura di Damasco; essa testimonia il culto del dio che muore e risorge, ancora fiorente in età severiana.
Bibl: G. P. Bellori, Picturae antiquae, Roma 1790, tavv. III-VI ...
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POENINUS (Phoeninus-Pvoninus)
A. Gallina
Divinità celtica, venerata dalle popolazioni dei Nantuati, Veragri e Seduni come dio protettore del valico del Gran San Bernardo (Liv., xxi, 38, 9). Dopo la conquista [...] di Iuppiter Poeninus; restò inalterato, però, il suo carattere di dio della montagna, al quale erano offerti sacrifici pro itu et pro di individuare in quell'area l'antico santuario del dio P.: vennero infatti alla luce monete, iscrizioni su pietra ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...