Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] si è esteso a tutto quanto riguardava il rapporto dell’uomo con Dio. Da questo concetto d’origine cristiana della r. si è uomo e gli permettono di realizzare un rapporto nuovo con il Dio che si rivela e si dona.
Storia delle religioni
La storia ...
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Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] Riforma. Secondo il Catechismo della chiesa cattolica, «nei confronti di Dio, in senso strettamente giuridico, non c’è m. da parte dell’uomo» in quanto «l’azione paterna di Dio precede l’uomo con la sua ispirazione, mentre il libero agire ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] Migne, P. L., CCXV, coll. 277-80). Nel pasce oves meas detto da Cristo a san Pietro è contenuto tutto quello che Dio commise a Geremia! Quando è così, che bisogno c'era della Donatio di Costantino? E tuttavia era utile a sapersi che «vir Constantinus ...
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MICELI, Vincenzo
Francesco Di Chiara
– Nacque a Monreale di Sicilia il 7 febbr. 1733 (Zerbo, p. V) o il 18 nov. 1734 (secondo l’atto di battesimo citato in Azzaro Pulvirenti, p. 53 n.) da Pietro e da [...] e poi Catania 1804, con l’aggiunta di note a cura di Mario Corsale), è divisa in tre parti: i doveri verso Dio, i doveri verso noi stessi e i doveri verso gli altri. La trattazione ripropone sostanzialmente i principî espressi nel saggio scientifico ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] può essere il focolare, l’altare o la ‘casa’ del dio, cioè il tempio vero e proprio che, in qualche caso, Croce, gli strumenti della Passione, le immagini di Gesù Cristo e di Dio.
Si distingue inoltre il c. interno da quello esterno, e specialmente ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] piano prevedeva almeno due altri volumi, il secondo dedicato a Dio e ai suoi attributi e alla Trinità; il terzo alla 12) - per tener viva la religione, cioè il culto del vero Dio e per amministrare i sacramenti. La religione risiede nella mente e non ...
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BRANCAZOLO, Giovanni (Iohannes Branchaczolus de Papia, Brancazolus)
Norbert Kamp
Giurista pavese, probabilmente di modeste origini, dato che la sua famiglia non viene mai ricordata dalle fonti cittadine. [...] , ius naturale,ius gentium,ius civile. Poiché lo ius gentium, creato dagli uomini, aveva bisogno di un supremo tutore, Dio aveva istituito il monarca, conferendogli l'imperium e il potere legislativo, come lex animata in terris. Ilmonarca - al quale ...
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Nella sua nozione fondamentale, invocazione della divinità come testimone della verità di quanto si afferma (g. assertorio) o come mallevadrice e vindice di una promessa o di un voto (g. promissorio). [...] potrebbe chiedere solo il risarcimento dei danni.
Diritto canonico
Nel diritto canonico il g. è l’invocazione del nome di Dio a testimonianza della verità e deve essere prestato secondo verità, prudenza e giustizia (can. 1199, par. 1). Il g. è ...
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Chi non appartiene allo stato clericale; sono quindi l., nella Chiesa cattolica, i fedeli che non sono né chierici né religiosi, ossia tutte le persone battezzate che non hanno alcun grado nella gerarchia [...] potere ecclesiastico.
I l. nella Chiesa cattolica
I l. costituiscono una delle componenti più rilevanti del popolo di Dio, con una condizione costituzionale propria e autonoma, espressamente riconosciuta e tutelata dal diritto canonico. Come tutti i ...
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La condizione di nobiltà ontologica e morale in cui l’uomo è posto dalla sua natura umana, e insieme il rispetto che per tale condizione gli è dovuto e che egli deve a sé stesso. La d. piena e non graduabile [...] cristiana, la d. dell’uomo sta nel suo essere creato a immagine e somiglianza di Dio e nella sua capacità di orientare le proprie scelte in una continua tensione etica verso Dio. Per I. Kant, la d. dell’uomo sta nel suo essere razionale e capace di ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...