Termine usato nel platonismo per designare la ‘presenza’ dell’idea nella realtà sensibile. Nel greco della κοινή lo stesso termine assume anche il significato tecnico di venuta e presenza dell’imperatore [...] uso nel greco neotestamentario, ove sta a indicare la venuta di Gesù alla fine dei tempi, per instaurare il Regno di Dio: il termine si carica così di un peculiare significato escatologico in relazione all’attesa messianica del ritorno del Cristo. ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] 17° sec. e utilizzato, inizialmente, soprattutto da G. Leibniz, per indicare il carattere della ‘monade’ come e. o manifestazione di Dio e per designare in generale quel tipo di rapporto che lega insieme il simbolo al suo significato. In I. Kant il ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] dello Spirito Santo essere d'insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo", G. sviluppò l'idea che Dio parla sia attraverso il "libro della Natura" sia attraverso il "libro della Scrittura". Nei primi mesi del 1615, P. A. Foscarini ...
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Il diritto che con le proprie opere o le proprie qualità si è acquisito all’onore, alla stima, alla lode, oppure a una ricompensa (materiale, morale o anche soprannaturale), in relazione e in proporzione [...] Riforma. Secondo il Catechismo della chiesa cattolica, «nei confronti di Dio, in senso strettamente giuridico, non c’è m. da parte dell’uomo» in quanto «l’azione paterna di Dio precede l’uomo con la sua ispirazione, mentre il libero agire ...
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L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, specie nella filosofia (anticamente l’a. fu parte della dialettica) e più ancora nella religione. Mirando a difendere la verità contro l’errore, a sostenere [...] rivelate (giudaismo, cristianesimo, islamismo), che presentano una concezione totale del mondo e dell’uomo nei suoi rapporti con Dio, e quindi offrono, come oggetto di fede, un complesso di ‘verità’ con una oggettiva regola di ‘ortodossia’. In ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] formulata la questione. Tali origini possono essere individuate nelle dispute dei credenti sui poteri dei vari dei e spiriti e sul vero dio. La storia biblica della sfida tra Elia e i profeti di Baal per l'accensione della catasta di legna posta sull ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Simone Porzio
Eva Del Soldato
L’aristotelismo rinascimentale è stato a lungo ritenuto una tradizione filosofica ossessionata da sottigliezze formali e del tutto rimossa dalla vita del suo tempo. Gli [...] la venerazione dei santi si fondano del resto su un comune principio, in base al quale onori e lodi particolari spettano solo a Dio padre e a Cristo, e non a semplici uomini. La divinità e l’uomo sono infatti separati da una completa alterità e, come ...
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Teologo protestante (Vallon, Ardèche, 1839 - Parigi 1901); prof. di dogmatica nell'univ. di Strasburgo (1868), fu poi tra i fondatori, a Parigi, dell'École libre des sciences religieuses, che diventò poi [...] e si arricchisce fino ad arrivare alla concezione del Padre e del rapporto di figliolanza tra gli uomini e Dio, che è l'essenza del cristianesimo. Essendo fenomeno essenzialmente sentimentale, la religione è individuale come diretta esperienza del ...
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trascendenza In filosofia, in generale la proprietà o la qualità di qualcosa che si trova al di là, va oltre un determinato ambito, e in questo senso t. è l’opposto di immanenza che indica invece ciò che [...] di t. viene per lo più a coincidere con quello di realtà soprasensibile e, nel cristianesimo, con quello di Dio inteso come persona e creatore libero del mondo, pertanto contrapposto a tutte le concezioni ‘immanentistiche’ volte a identificarlo con ...
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Tecnica
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Tecnica
sommario: 1. Il concetto di tecnica. 2. La tecnica come ambiente. 3. La tecnica in quanto sistema. 4. La tecnica in quanto mito. 5. La prevedibilità della [...] sono finzioni vane. L'atto gratuito (salvo quello della fede in Dio) è un atto senza alcun peso umano, senza alcun valore: è legata a una funzione intrinseca dell'uomo, voluta da Dio, la funzione demiurgica. Grazie alla tecnica l'uomo esce dal ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...