taoismo
Maurizio Paolillo
La sapienza che ha influenzato tutta la cultura cinese
Il taoismo è l’antichissima tradizione filosofico-religiosa della Cina. Esso ha avuto storicamente due volti: uno segreto, [...] realtà. Anche secondo la religione cristiana non esistono parole capaci di esprimere l’assoluta infinità di Dio. Nel taoismo, però, manca il nostro concetto di Dio come Padre: il dao non è un essere divino, ma un principio assoluto impersonale. È ...
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HYPPOLITE, Jean
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese, nato a Jonzac (Charente-Maritime) l'8 gennaio 1907, morto a Parigi il 27 ottobre 1968; professore a Strasburgo (1945-48) e alla Sorbona (dal 1949), [...] 'esperienza delle relazioni spirituali e del loro divenire: relazione tra uomo e uomo, tra individuo e società, tra uomo e Dio, tra padrone e schiavo. Al tempo stesso Hegel, soprattutto negli scritti giovanili e nella Fenomenologia, è, secondo H., un ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] deve alla splendida armonia di quelle cose che sono in quiete, il Sole, le stelle fisse, e lo spazio intermedio, con Dio Padre, e il Figlio, e lo Spirito Santo" (Kozhamthadam 1994, p. 139). Come suggerisce il passo citato, Kepler considerava il Sole ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] Nonostante questo successo, l'opera fu attaccata con veemenza sia da Lutero, che definì Erasmo un ateo nemico di Dio, sia dalla Chiesa cattolica (Controriforma). Tutte le opere di Erasmo, Elogio della follia e Colloqui compresi, furono inserite nell ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] le varie interpretazioni dei commentatori greci e arabi passate agli autori medievali: l’i. agente è spesso identificato con Dio (Alessandro d’Afrodisiade) o con una intelligenza separata (Avicenna), o viene inteso come facoltà dell’anima forma del ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] non religioso (2002); Il socialismo ossia l'Europa (2004); Il futuro della religione (in collab. con R. Rorty, 2005); Non essere Dio. Un'autobiografia a quattro mani (in collab. con P. Paterlini, 2006); Ecce comu. Come si ri-diventa ciò che si era ...
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VIDARI, Giovanni
Giovanni Calò
Nato a Vigevano il 3 luglio 1871, morto a Torino il 12 aprile 1934. Professore di filosofia morale nel 1902 all'università di Palermo, poi, dal 1903 al 1909, a quella [...] , e che in sede metafisica si traduceva nella tesi dell'anima-sostanza e in un pluralismo spiritualistico implicante un centro, Dio; donde la sua opposizione così al positivismo come a ogni forma di relativismo e a ogni schietto idealismo. Alla ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] Stai in pace e ne avrai i frutti migliori») e con una fitta serie di passi tratti dai Vangeli sullo stesso tema: «Gloria a Dio e pace in terra agli uomini di buona volontà», «Gesù venne, si sedette in mezzo ai discepoli e disse: “Pace a voi”», «State ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Alessandro Manzoni
Salvatore Silvano Nigro
Alessandro Manzoni non fu un filosofo. Tuttavia attraversò le discussioni filosofiche del suo tempo alla ricerca costante di una conciliazione tra filosofia [...] l’aggiunta della Colonna, in un grande peccatore che misconosce e bestemmia Dio non vedendo «mai nessuno al di sopra di sé, né più in Immanuel Kant e Walter Benjamin) a dibattere sul mutismo di Dio, sulla giustizia, sullo scandalo del male, e che ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...]
Nel pensiero cristiano, originale fu il punto di vista di Agostino, il quale affermò che l’unica vera virtù è l’amore per Dio. La virtù naturale, quindi, non può più bastare all’uomo che, rimanendo sul piano dei fatti, non riuscirà mai a salvarsi da ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...