Filosofo (Parigi 1638 - ivi 1715). Seguace di R. Descartes, se ne discostò poi per alcuni aspetti. La sua tesi principale è che la mente umana, attraverso l'illuminazione, vede le idee (cioè le cose e [...] ascendenza agostiniana; la nostra conoscenza sarebbe in effetti non una replica della realtà esterna, ma una visione delle idee in Dio, una visione cioè degli archetipi di cui la mente divina si è servita nella creazione dell'universo. M. veniva così ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] in grado, con le sue forze, di sottrarsi al peccato e di compiere il bene: ciò significa che egli non è predestinato da Dio e che la grazia divina è soltanto un aiuto in più per raggiungere la salvezza.
Alle tesi di Pelagio – che furono condannate ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] si tratta di una fede religiosa trascendente ‒ cioè che rappresenta Dio come qualcosa di superiore, diverso e in opposizione al mondo ‒ la fede nella creazione del mondo da parte di un Dio unico, l'ascetismo non sfocia in un atteggiamento di rifiuto ...
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Indirizzo di studi che, ponendosi il problema del sorgere e del configurarsi delle immagini divine e mitologiche al di fuori del razionale conseguimento dell’idea di Dio, fa risalire questa all’esperienza [...] del contatto con fenomeni naturali. Antecedenti del n. si hanno nel mondo classico o nel quadro dei tentativi di spiegare razionalmente l’apparente assurdità dei miti o nella pura e semplice indagine sull’origine ...
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La agonia del cristianismo (trad. it. L’agonia del cristianesimo) Saggio (1931) dello scrittore e pensatore spagnolo M. de Unamuno (1864-1936), in cui l’idea di Dio è concepita in funzione dell'immortalità [...] e la salvezza del mondo è riposta nella volontà di credere; è combattuta ogni forma di morale utilitaria e si esalta l’angoscia dell’uomo che vuol prevalere contro le leggi naturali ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] grazia. Con T., un'idea di natura schiettamente aristotelica si sostituisce all'idea di natura platonico-agostiniana tutta permeata di Dio.▭ Gli enti creati o sono composti di materia e forma, o sono forme pure (puri spiriti): nei primi il principio ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Edward Grant
La scienza nei commenti alle Sententiae di Pietro Lombardo
Teologia [...] non si muovesse da un luogo all'altro.
Così, divenne abituale domandarsi, come fecero Tommaso d'Aquino e tanti altri, se Dio si trova in ogni luogo. Verso il 1354 o il 1355, Giovanni di Ripa, nel suo commento alla distinzione 37 del Libro I, proclamò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] Questa autorità, infatti, per quanto sia conferita a un uomo e da lui esercitata, non è umana ma divina, attribuita per bocca di Dio a Pietro, e resa intangibile per lui e per i suoi successori in colui che lui, la pietra, aveva confessato, quando il ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] ; b) il fatto che l'uomo non obbedisca a una potenza arbitraria; c) d'altra parte, che la dipendenza non sia trasferita in Dio stesso; che la sua ‛saggezza', cioè, non venga concepita come una norma alla quale il suo volere sia subordinato. I punti b ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] , di una maturazione del pensiero spinoziano dal giovanile Breve trattato su Dio, l'uomo e la sua beatitudine (1660, noto solo da perché hanno ciascuno per causa l'unica sostanza - o Dio - di cui gli attributi sono manifestazione. S. può ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...