GHIBELLINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Pratese, potrebbe essere un Lorenzo di Michele addecimato nel 1543 tra quelli di parte S. Giovanni, oppure un Lorenzo di Francesco iscritto all'arte dei medici e degli [...] 1580 e non porta nome dell'autore).
Si tratta di una sorta di preghiera pronunciata dal duca ucciso, che raccomanda a Dio il nuovo duca Cosimo I, ma anche altri nobili fiorentini come Francesco Guicciardini e Matteo Strozzi. Il principe, inoltre, fa ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] . Il c. greco più antico fu detto c. ciclico perché i coreuti si disponevano in tondo intorno all’altare del dio; era di origine cretese e popolare e fu innalzato a forma d’arte e diffuso da Taleta (verso la metà del 7° sec. a.C.) e da Alcmane, il ...
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VONDEL, Joost van den
Romana GUARNIERI
Poeta olandese, nato a Colonia da Joost V. e Sara Kranen il 17 novembre 1587, morto ad Amsterdam il 5 febbraio del 1679. Di famiglia originaria di Anversa, il [...] spirito la sua ammirazione intellettuale per l'antichità con la sua fede religiosa e il suo mistico amore per la madre di Dio, e la consapevolezza della nullità delle cose terrene con la sua gioia di vivere e con l'adorazione della bellezza proprie ...
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VINCENZO di Beauvais (Bellovacensis)
Fausto Ghisalberti
Scrittore domenicano, nato forse a Beauvais verso il 1190, e morto forse a Parigi nel 1264. In questa città aveva preso l'abito domenicano prima [...] nel racconto biblico della creazione, e tratta perciò anzitutto di Dio e dei suoi attributi, degli angeli e dei diavoli, e dell'uomo studiato nell'anima, nel corpo e nei suoi rapporti con Dio; II. Doctrinale, in 17 libri, che si fonda sulla tesi ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] , Signor mio, di vivere con il santo timor di Dio, talmente che arriviamo al Cielo, che all'hora in in questo poco tempo alcun malato di là mi chiama a farsi medicare, Dio me ne guardi. Oh quanti bronci! Quanti occhi grossi! Quanti cicalii! Quanti ...
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Futurismo
PPär Bergman
Maurizio Calvesi
di Pär Bergman e Maurizio Calvesi
FUTURISMO
Futurismo letterario di Pär Bergman
sommario: 1. Osservazioni preliminari. 2. Il futurismo italiano: a) presupposti; [...] , Puškin, Dante e Petrarca, ma l'egocentrismo del poeta porta anche all'odio verso ogni mediocrità e verso la borghesia. Dio viene oltraggiato e considerato, per esempio in Oblako v štanach (La nuvola in calzoni), come un nemico personale. Tre anni ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] sta per la creazione dell'"huomo interiore" (dotato, secondo la dottrina cabalistica, di triplice anima) cioè della mens derivata immediatamente da Dio. Nel quinto, il simbolo di Pasifae e del toro richiama l'unione dell'anima con il corpo, e cioè la ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] all’uomo di elevarsi dal mondo sensibile sino a Dio.
Pico della Mirandola
L’altro protagonista della filosofia umanistica ‘manifesto’ dello spirito umanistico-rinascimentale – Pico immagina che Dio si rivolga ad Adamo nei seguenti termini: «Ti posi ...
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LUPI, Sergio
Maria Paola Arena
Nacque a Pesaro il 31 genn. 1908 da Francesco, ragioniere nell'amministrazione provinciale di Pesaro, e da Elisa Pittoni, morta quando il L. aveva appena quindici anni, [...] difficile sfida, la cui posta rappresenta insieme la conquista di Dio e del mondo.
Nell'ottica dello studioso, come si è in due riprese (Tre saggi su Brecht, Milano 1966 e Il dio noto e il dio ignoto di Bertolt Brecht, in Riv. di storia e letteratura ...
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GIURIA, Pietro
Fabio Zavalloni
Nacque a Savona il 25 genn. 1816 da Francesco, notaio ed ex ufficiale napoleonico, e da Chiara Chiappe. Apprese le prime nozioni da un precettore privato, il G. fu inviato [...] (Genova 1869) e L'uomo, la scienza e la società (ibid. 1871): vi si condannavano senza appello le dottrine materialistiche che, negando Dio e l'anima, avrebbero reso l'uomo poco più che un animale e gettato la società in braccio al caso e alla forza ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...