KERBAKER, Michele
Giuliano Boccali
Nacque a Torino il 10 sett. 1835. Con la morte precoce della madre e le seconde nozze del padre il ragazzo fu affidato a uno zio sacerdote; grazie a una borsa di studio [...] III [1880], marzo, p. 119): l'autore ricorre perciò anche all'elaborazione di inni "sincretici", che riuniscono i tratti di ciascun dio sparsi in più inni dell'originale e che evitano "tutti i passi più difficili ed oscuri […] o spiegati per via di ...
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GIOVANNICCIO (Ioannicio) da Ravenna
Luigi Andrea Berto
La sua data di nascita deve collocarsi all'incirca tra il 660 e il 670, poiché egli è definito adolescente durante il periodo di governo di Teodoro [...] per fare uno dei suoi interventi personali sottolineando che Dio sceglie le cose deformi per confondere i forti e che lo fece non con l'inchiostro, ma col suo sangue e scrisse a Dio di venire ad aiutarlo e a liberarlo dai suoi nemici e da quell' ...
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FARRA, Alessandro
Antonella Pagano
Nacque intorno agli anni Quaranta del sec. XVI a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida) in provincia di Alessandria. Di famiglia nobile, il F. ebbe una tipica formazione [...] di Desioso a simboleggiare che "il desiderio dell'uomo altro oggetto per cosa principale aver non deve che d'alzar la mente a Dio" (Contile, p. 77) ed assunse come impresa la manucodiata, uccello del paradiso che non si poggia mai a terra.
Nel 1561 ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] Sincera fu la religiosità del T. uomo, ma egli sentì Dio sempre come desiderio, non come possesso; tuttavia non osò cantare Gerusalemme liberata: bisogno, non sentimento e possesso di Dio. Egli passa dallo scetticismo sereno e areligioso dell'Aminta ...
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Poeta boemo di lingua tedesca (Praga 1875 - Montreaux, Svizzera, 1926). Indirizzato dal padre alla carriera delle armi, tradizionale nella famiglia, a 16 anni abbandonò l'accademia militare. Passando [...] di oltre 10 anni, ripropongono ed esaltano la tematica dell'angelo e, per suo tramite, una nuova mistica cosmica, che ignora Dio ma non il divino, pervasa da un'aspirazione non sempre tutta espressa ed esprimibile verso l'unità dell'essere germinale ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] i capelli ricrescevano e con essi la forza, sicché, quando i Filistei fecero condurre Sansone nel tempio del loro Dio Dagon perché li divertisse, egli si appoggiò alle colonne che sorreggevano l'edificio e le fece crollare, seppellendo sé ...
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Lilin, Nicolai. – Pseudonimo dello scrittore russo Nicolaj Verjbitkii (n. Bender, Transnistria, 1980). Di origini polacche, trasferitosi nel 2004 in Italia, ha esordito con il romanzo Educazione siberiana [...] Culture, da lui stesso fondato l’anno precedente insieme a V. Aponte. Tra le sue opere successive: Il serpente di Dio (2014); Un tappeto di boschi selvaggi (2015); Spy story love story (2016); Favole fuorilegge (2017); Il marchio ribelle (2018 ...
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HUGHES, Ted (App. IV, ii, p. 140)
Giuliana Scudder
Poeta inglese, morto a Londra il 28 ottobre 1998. Il titolo di poet laureate, conferitogli nel 1984, confermò il notevole successo di critica e i consensi [...] simbolici di H., sono osservatori spietati e impassibili della vita sulla Terra e rappresentano il male che, a dispetto di Dio, si è incuneato nella Creazione, vi si è mescolato, e non permette riscatti. Seguono: Selected poems 1957-1967 (1972) e ...
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È, nelle letterature classiche, una forma di novellistica sacra, e perciò un succedaneo, o, se si vuole, un precedente pagano, dell'agiografia cristiana. Il termine "aretalogo", estraneo al greco classico, [...] (Sylloge inscriptionum graecarum, n. 1133). A tale ufficio era naturale si legasse, a vantaggio del santuario e a esaltazione del dio, il compito di narrarne i miracoli, che presto si pensò di raccogliere per scritto, sicché il termine passò subito a ...
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ZAIDĀN, Giurgī (Giorgio)
Francesco Gabrieli
Poligrafo e giornalista arabo cristiano, nato a Beirut il 14 dicembre 1861, morto al Cairo il 21 agosto 1914. Visse la maggior parte della vita al Cairo, dove [...] . Cairo 1891 (trad. ted. di M. Thilo, Barmen 1917); inoltre La sorella del Califfo (trad. franc., Parigi 1912), Se Dio vuole, ecc. Libri poetico-scientifici alla Michelet su I miracoli della natura e La scienza della fisionomia, ricordi di viaggio, e ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...