ATTENDOLO (Attendolo Crespolo, Attendoli Crespoli), Dario
Simona Carando
Visse nel sec. XVI, e fu sicuramente di Bagnacavallo, come si legge nel titolo del libro Il Duello. Studiò legge a Ferrara (o [...] si potessero risolvere le questioni d'onore senza ricorrere all'uso delle armi, dal momento che "né altra cosa è più da Dio ottimo e grandissimo commendata che la rimissione delle offese".
Opera di scarso valore è il Discorso, in cm l'A. mostra di ...
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Scrittrice italiana (Nuoro 1871 - Roma 1936). Scrittrice intensa e feconda, la sua fama si diffuse anche all'estero; nel 1926 le fu conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua narrativa muove [...] culminerà nei romanzi e racconti del cosiddetto secondo periodo o maniera della D. (Il segreto dell'uomo solitario, 1921; Il Dio dei viventi, 1922; Annalena Bilsini, 1927; La vigna sul mare, 1932; Cosima, post., 1937; ecc.), che mostrano come la sua ...
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(ladino Grischun; ted. Graubünden; fr. Grison) Stato federato della Svizzera (7105 km2 con 188.762 ab. nel 2007; densità 26,5 ab./km2). Il più vasto dei cantoni svizzeri (occupa 1/6 del territorio del [...] dei Vallesi, di dialetto tedesco. Nel 1363 le comunità sud-orientali della Rezia si raccolsero nella Lega caddea o della Casa di Dio; a ovest le comunità ladine dell’alta valle del Reno costituirono verso il 1370 la Lega grigia, onde il nome di G ...
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Sturm und Drang Movimento culturale e letterario tedesco della seconda metà del 18° sec. (1760-85 ca.) che, con il suo programma di un’integrale rivalutazione dell’irrazionale nella vita e nell’arte in [...] cui più frequentemente ricorsero gli Stürmer) non è più l’azione ma la pittura dei caratteri e l’evento provvidenzialmente preordinato da Dio per l’eroe. E come il poeta non è più il sereno artefice del proprio mondo, ma rivive la passione del ...
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Scrittore norvegese (Kvikne, Hedmark, 1832 - Parigi, 1910). Studiò dapprima a Molde e poi nella capitale, dove conobbe Ibsen, Vinje e J. Lie, ma li lasciò ben presto per passare a occuparsi di letteratura, [...] ", 1882), da Det fiager i byen og på havnen ("Bandiere sulla città e sul porto", 1884) a På Guds veje ("Sulle vie di Dio", 1889) c'è più volontà di bene e buon senso che acume psicologico e senso dell'arte. Persino il dramma che già Brandes giudicava ...
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Scrittore e poeta francese (Orléans 1873 - Plessis-l'Évêque, Seine-et-Marne, 1914). Consacratosi al socialismo, tornò poi alla fede cristiana, intesa però come religione libera dai dogmi. Influenzato dallo [...] tapisserie de Notre-Dame (1913), la cui originalità è quella di far risplendere il soprannaturale nel terreno, la presenza di Dio in questo mondo più che la sua trascendenza. Anche qui la stessa profusa abbondanza, il rifiuto di ogni freno dell'arte ...
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VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] suo slancio "parallelo" verso la fede e il peccato, Dio e Satana. A Parallèlement, segue la ristampa delle opere precedenti di accorata rassegnazione cristiana e di disperata invocazione a Dio rappresentato da Sagesse: più tardi il poeta fu tradito ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] Non sa il contadino tante cose, cioè non sa tanti errori;
o questo accenno al Bettinelli nel ritiro veronese («Convertiva i giovani a Dio nella chiesa, e all'arti belle e al buon gusto nella sua stanza»). È qui, in questa zona media fra riflessione e ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] spirito e una dottrina di pace siano messi al servizio degli interessi terreni e ridotti a strumenti di guerra: «El Vangelo di Dio leggesti invano, Che pace predicò per ogni via, E tu fai guerra e mettici in resia ... » L'invocazione di una giustizia ...
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fantascienza
Alfredo Castelli
Le fantasticherie sulla scienza
Il termine fantascienza, coniato nella prima metà del Novecento, è usato per definire opere di vario genere (racconti e romanzi, film, fumetti) [...] la vita nell'immaginario continente di Atlantide in una narrazione di cui tutti ricordiamo solo le poche righe finali: il dio Poseidone fa inabissare l'isola dopo che i suoi abitanti si erano corrotti. Quella di Platone è un'opera filosofica ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...