AURELI, Aurelio
Claudio Mutini
Nacque a Murano nella prima metà del sec. XVII. Nel 1652 compose il primo dramma per musica, l'Erginda, inaugurando una prodigiosa carriera letteraria che si concluderà [...] gli ultimi sforzi. La povera poesia è stata miseramente di gran lunga al di sotto dell'altre due sorelle: vedete per amor di Dio che mostruosità! corpo sì bello, vestiti sì belli, e l'anima che è quella sola che sopravvive sì deforme" (C. Vignati ...
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Vedi TELAMONE dell'anno: 1966 - 1966 - 1997
TELAMONE (Τελαμών, Telamon)
E. Paribeni
Eroe della stirpe reale di Egina, noto innanzi tutto come padre del grande Aiace. A fonti relativamente tarde va fatta [...] . L'aspetto romantico della favola ha infatti acquistato tanta predominanza che il maggiore combattente, che è anche un dio, scade d'importanza perché non è direttamente interessato nella storia d'amore. Nei poveri e logoratissimi affreschi della ...
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LILIO, Zaccaria
Giorgio Ravegnani
Nacque a Vicenza verosimilmente nella prima metà del XV secolo (verso il 1498 era ormai anziano) e appartenne al casato dei Lilii, in seguito noti come Zilio o de' [...] in tre libri; di questi, i primi due, Deuno Deo colendo e De immortalitate anime, affrontano il tema dell'unicità di Dio e dell'immortalità dell'anima e si accostano, per gli argomenti trattati, al De veris et salutaribus animi gaudiis dialogus di ...
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folletti e gnomi
Ermanno Detti
I piccoli popoli del fantastico
Folletti, gnomi, orchi, draghi, hobbit, sirene… Tutti ne parlano. Ma chi li ha mai visti? Esistono davvero? O sono solo un'invenzione degli [...] alla terra. C'è addirittura una leggenda nordica sulla loro origine. Gli gnomi sarebbero vermi di un gigante ucciso dal dio Odino, ai quali gli dei vollero dare sembianze umane. Esseri dunque legati alla terra, alla carne, alla materia. Si vestono ...
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FAVELLA, Giovan Geronimo
Franco Pignatti
Nacque a Napoli verso il 1580 da Nicola e Anna Vagliese.
Nel 1606 era padrone di una galera, ma non dovette avere fortuna perché due anni dopo la Regia Camera [...] tema devozionale dell'eruzione come castigo per i peccatori: sono descritti atti di contrizione, le processioni per invocare la clemenza di Dio e dei santi protettori e gli eventi miracolosi che si verificano per la fede e il coraggio del clero. Non ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] clausola della strofe saffica, poi nelle strofe di Pindaro e dei tragici; deriva il nome da un’invocazione cultuale al dio Adone in tale ritmo: ὦ τὸν ῎Αδωνιν.
Alcmanio Serie metrica dattilica così denominata, secondo l’uso alessandrino, dal poeta ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] cose dai contemporanei e dai posteri, dati i suoi meriti d'artista e le sue qualità di uomo; fida nell'aiuto di Dio un po' troppo invocato, anche per futilità d'un momento, fra inenarrabili delitti e turpitudini: ma è sufficiente controllare alcune ...
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CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] dà l'impronta agli ultimi canti, dove la tematica platonizzante dell'unione ipostatica si fonde con quella malebranchiana della visione in Dio.
L'Adamo, nelle sue diverse edizioni, fu divulgato e acquistato in molte copie a Roma, a Pisa, a Lucca, a ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] sua proposta, peraltro non troppo insistita, di affiancare alla storia dei papi quella del sacerdozio e quella del popolo di Dio.
Guadagnatasi presto fama di elemento intelligente e aperto, all'avvento di Pio IX il G., malgrado lo si potesse reputare ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] la responsabilità del conflitto. L'anno seguente celebrò invece la vittoria della Serenissima sulla città di Padova con la frottola "Se Dio m'aide, a la vangniele compar" (78) che fu certamente scritta a Venezia.
Dal 1381, dopo l'assassinio di ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...