La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] la nozione di atemporalità accanto a quelle di 'contemporaneità' (tota simul) e di 'vita', ed era riferito al modo di esistenza di Dio. L'eternità del mondo era concepita invece in senso temporale, come perpetuità o durata priva di un inizio e di una ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] finora dai filosofi. Che siamo stati creati ad immagine di Dio, lo attesta la Sacra Scrittura. E la sua immagine il mezzo che unisce "l'anima pensante e il corpo non pensante", Dio e il mondo (Cambridge, University Library, Add. 3970, f. 241r). ...
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campione
campióne [Der. del lat. mediev. campio -onis, da campus nel signif. di "campo di battaglia", in quanto originar. usato per indicare chi assumeva la rappresentanza di qualcuno nel combattimento [...] del giudizio di Dio] [INF] Ciascuno dei dati, rappresentativi di valori istantanei di una grandezza, che si ottengono mediante un campionamento: v. dati, statistica dei: II 84 f. ◆ [MTR] [FME] C. di densità di flusso di neutroni termici: v. ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] 17° sec. e utilizzato, inizialmente, soprattutto da G. Leibniz, per indicare il carattere della ‘monade’ come e. o manifestazione di Dio e per designare in generale quel tipo di rapporto che lega insieme il simbolo al suo significato. In I. Kant il ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] e non può quindi essere abbracciata nella sua totalità.
Sembra che Clemente Alessandrino sia stato il primo a predicare l’i. di Dio, sia pure in forma negativa, a indicare che egli è «privo di forma» e «senza nome»; più nettamente Basilio pone l’i ...
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Teologo e filosofo, chiamato doctor profundus (Chichester 1290 circa - Lambeth, Londra, 1349); prof. e procuratore (1325) all'univ. di Oxford, nel 1349 arcivescovo di Canterbury. La sua opera maggiore [...] gl'interessi scientifici della scuola di Oxford. Agostiniano e occamista, accentua la radicale dipendenza delle creature dalla volontà di Dio che è "causa necessitante" di ogni loro attività. Notevole il suo posto nella storia della matematica, in ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] che i cieli e le stelle erraticae, cioè i sette pianeti (i due luminari, Sole e Luna, erano ritenuti pianeti), creati da Dio, fossero costituiti da una quinta essenza e fossero mossi di moto circolare perfetto.
In questo modo Abū Ma῾šar ha inserito l ...
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Filosofia
Nel linguaggio filosofico, lo stato di ogni realtà in quanto è tale, o, in senso specifico, lo stato della realtà che può essere oggetto di un’esperienza sensibile.
E. ed essenza
Nella storia [...] J.-P. Sartre. La seconda direzione (che, sulle orme di Kierkegaard, concepisce l’esistere autentico come rapporto del singolo a Dio, mediante il quale ci si libera dall’angoscia del nulla) è rappresentata in Germania dalla ‘teologia della crisi’ del ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] studio dell'astronomia faceva chiaramente parte dello studio della natura di Dio, e in quanto tale era propedeutico a uno studio più bassa, perché molto distante dai cieli più alti abitati da Dio e dagli angeli. Anzi, una delle obiezioni che spesso ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] ’ e un ‘basso’, una ‘destra’ e una ‘sinistra’, ma i corpi occupano le posizioni che sono state loro assegnate da Dio all’atto della creazione e tendono ‘naturalmente’ a mantenerle.
Al punto di vista opposto, cioè alla dottrina dello s. come qualità ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...