Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] di riconoscimento, una cosa semplice che indichi o ricordi qualcosa di più complesso e sottinteso (per es., il cantaro s. del dio Dioniso o del suo culto, il liṅga s. di Śiva ecc.). Sotto l’influsso delle religioni misteriche, nella cui terminologia ...
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L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] realtà. Questa credenza sembra coincidere con l'idea che Dio sia un matematico, e in effetti se l'intero Universo con Leopold Kronecker, uno dei sui creatori, era la consapevolezza che "Dio creò i numeri interi, tutto il resto è opera dell'uomo". ...
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probabilità
Walter Maraschini
La misura dell’incertezza
Prevedere il futuro è un’aspirazione costante dell’umanità: si desidera sapere che tempo farà l’indomani, si consulta l’oroscopo nell’illusione [...] costantemente uguale a 5/90.
Il mito di Cassandra
Nella mitologia greca, Cassandra, figlia del re di Troia, ricevette dal dio Apollo il dono di prevedere il futuro, ma poi rifiutò le sue proposte d’amore e Apollo, adirato, la maledisse: nessuno ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] arriva alla certezza perfetta di queste tre cose ‒ l'esistenza di Dio, che Egli sia unico e che non sia un corpo ‒ mutamento, come si è detto nel quinto e nel settimo lemma. Esso è Dio, glorioso sia il suo nome: Egli è la causa prima che muove la ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] , descriveva e spiegava l'intero Universo, la sua relazione con Dio e, in modo implicito o esplicito, la posizione dell'uomo al per avviare e mantenere le sue attività, implicava un Dio trascendente, allo stesso modo in cui le macchine per muoversi ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] i suoi intensi studi di teologia e di esegesi biblica, egli era arrivato ad abbracciare una concezione volontarista di Dio secondo la quale Dio interverrebbe nella Natura e nella storia in base a un disegno provvidenziale. Presto Newton si avvicinò a ...
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necessità Carattere, qualità, condizione di ciò che non può non essere o essere diversamente da come è.
Filosofia
Nel mondo greco, il termine corrispondente a n., ἀνάγκη, è adoperato inizialmente per [...] , logico ed esistenziale, della n. tornano a fondersi in virtù delle esigenze poste dal problema teologico della natura di Dio. Coincidendo in essa essenza ed esistenza, razionalità e realtà, la n. intrinseca alla sua assoluta perfezione ideale s ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] meccanismo retto da leggi necessarie. La forza introdotta da Newton rimandava a una visione più cristiana dei rapporti fra Dio e Natura.
La resistenza che i Principia incontrarono da parte di molti filosofi della Natura continentali deriva dal fatto ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] dei teologi per lo studio della fisica: se la Natura non è nulla, e non è nulla perché ogni evento è creato da Dio, l'idea stessa di una scienza come la fisica sembra perdere il suo senso. La filosofia naturale del XVII sec. costituisce tuttavia un ...
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Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] definita la corrente che nega di riferire a Dio gli attributi dell’esperienza sensibile e intellettiva umana dal momento che Dio è al di là di ogni concettualizzazione: Dio è invisibile, indicibile, insondabile, inaccessibile. La teologia negativa ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...