segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] . La prima è quella della concezione della natura come s. e simbolo di realtà più alte, veicolo d’insegnamenti impartiti da Dio all’uomo. Per questa via la natura si presenta come un libro in cui possono leggere anche gli incolti, portatore del ...
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Scienza greco-romana. La matematica nel V secolo
Reviel Netz
La matematica nel V secolo
Il titolo di questo capitolo è di per sé problematico. Decidere se al di là di alcuni lavori isolati si possa [...] quale, in una discussione contenuta nelle Quaestiones conviviales, cerca di spiegare perché si attribuisce a Platone la frase «Dio geometrizza sempre». L’affermazione è apocrifa ma, come osserva Plutarco, in linea con lo spirito platonico. Che cosa ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] romano e di rinsaldare e perfezionare le facoltà concesse da Dio agli uomini nel loro tempo terreno. Si propose così di alla verità teologica e metafisica, al cui servizio potevano dimostrare che Dio ha creato il mondo "secondo peso, numero e misura" ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] la differenza.
Un certo numero di predicati, positivi e negativi, permette di descrivere la natura del demiurgo: poiché è un dio ‒ e un dio per Platone deve essere buono (cfr. Respublica, II) ‒ il demiurgo è buono (Timaeus, 29 e) e, in quanto tale, l ...
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L'Ottocento: matematica. Calcolo delle probabilita e statistica
Ivo Schneider
Calcolo delle probabilità e statistica
Il ruolo di Laplace nella stocastica del XIX secolo
Numerosi autori hanno contribuito [...] egli ricorreva all'idea di un'intelligenza fittizia, il demone di Laplace, che può essere visto come il residuo di un Dio creatore nell'Universo di un ateo illuminato. Dando come tacitamente ammesso il presupposto che tutti gli eventi del Cosmo siano ...
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Scienza indiana: periodo classico. Matematica
Takao Hayashi
Matematica
'Gaṇita' ('matematica')
Prima dell'introduzione e diffusione dell'astrologia oroscopica e dell'astronomia matematica nella società [...] 18 e il 1008, è sacro per gli Indiani). Il cap. 1 consta di 13 versi. Nel primo verso l'autore rende omaggio al dio Brahmā e menziona l'argomento dei tre capitoli successivi. Il v. 2 espone un sistema di notazione alfabetica dei numeri. I dieci versi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] doveva svilupparsi intorno alla fine del secolo.
Fondamenti
"Dio aritmetizza sempre", scrive Dedekind nel 1888 adattando il per Kronecker i numeri naturali "ce li ha dati il buon Dio" ‒ come racconta un aneddoto tante volte ripetuto ‒ per Helmholtz ...
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Scienza indiana: periodo classico. La scienza islamica in India
Mario Casari
Fabrizio Speziale
La scienza islamica in India
Contorni della scienza indo-islamica
di Mario Casari
Nel II millennio dell'era [...] , in quanto la condotta del medico influenza la reazione psichica del malato. In tal senso il medico deve avere fiducia in Dio, essere pulito e in ordine, avvicinarsi al malato con calma, e così via. Sebbene la cura dei disturbi psichici si basasse ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] la tradizione che concepiva le istituzioni come direttamente discendenti da un diritto naturale improntato alla volontà trascendente di Dio, verso la metà del 19° sec. sorse un rinnovato interesse storico per le società del passato ed extraeuropee ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] , precisamente nel firmamento. Quanto alle ragioni del fenomeno, egli sosteneva che probabilmente la stella era stata creata da Dio per annunciare qualcosa di grande.
Quell’evento era carico di conseguenze, dal momento che induceva lo stesso Clavio ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...