BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] pericoli di cui le tenebre sono simbolo e da cui solo Dio può liberare. Finito l'ordinamento dei Salini, B. lascia libertà ingenua interpretazione dei diversi momenti, un espressiv 1 o appello a Dio per i sensi e i bisogni del momento e si può pensare ...
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BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] (Bologna 1493) il B. dichiarava apertamente che il suo stile, non pretenzioso né ambizioso, era teso soltanto a dar gloria a Dio fra gli uomini. Nel 1498 videro la luce a Bologna e a Mantova le Familiares et secundae Matthaei Bossi epistolae:anche in ...
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LEONARDO Murialdo, santo
Giovenale Dotta
Nacque a Torino il 26 ott. 1828 da Leonardo Franchino, agente di cambio e sensale di commercio, e da Teresa Rho. Con il fratello maggiore Ernesto, trascorse [...] introd., trad. e note di G. Fossati, Roma 1983, pp. 71, 111). Ne derivò un abbandono gioioso alla volontà di Dio, nelle situazioni ordinarie e straordinarie della vita, nel "momento presente" come "luogo" della scoperta e della risposta all'amore di ...
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PANIGAROLA, Margherita
Rita Bacchiddu
PANIGAROLA, Margherita (in religione Arcangela). – Nacque nel 1468 a Milano da Gottardo, cancelliere del duca Gian Galeazzo Visconti, e da Costanza S. Pietro.
Battezzata [...] e dove fu maestra delle novizie, vicaria e priora negli anni 1500-03, 1506-08 e dal 1512 sino alla morte.
«E sì quando a Dio piacque a 27 di luglio del 1483 in giorno di domenica in età intorno di 15 anni fu a gran pompa per compiacimento de’ suoi ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] (1677); ma ad esso può essere ricondotta un'opera come La ricreazione del savio in discorso con la natura e con Dio (apparsa nel 1659, ma probabilmente composta anni prima), in cui la ricca e variata rappresentazione del mondo serve soprattutto a ...
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GENTILE, Valentino (Giovanni Valentino)
Stefano Calonaci
È incerta la data di nascita del 1520, indicata da Del Re senza supporti documentari (e comunque le fonti sulla vita del G. sono scarsissime e [...] 'essenza divina e perché ogni persona, sia singolarmente sia fuori dalla sua ipostasi, è "essenzialmente" Dio (il Padre è Dio, il Figlio è Dio, lo Spirito è Dio, ma Dio è tale anche al di fuori delle tre persone). La visione teosofica del G. è quindi ...
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GIOVANNI Leonardi, santo
Silvano Giordano
Nacque a Diecimo, presso Lucca, nel 1541 - meno probabilmente nel 1543, come vorrebbero alcuni biografi -, ultimo dei sette figli di Giacomo, piccolo commerciante [...] Roma 1938; F. Ferraironi, S. G. L. e Propaganda Fide, Roma 1938; Id., Cesare Baronio e l'Ordine della Madre di Dio, Roma 1940; L. von Pastor, Storia dei papi, XI, Roma 1958, pp. 436-438; V. Pascucci, S. G. Leonardi. Un protagonista della spiritualità ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] silenzio sia misticamente un enorme Crocifisso disteso che grida: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato”»? (Lubich, 1963, p. in Qualcuno o qualcosa che ci trascende. Noi tutti crediamo in Dio, o in una verità, che per noi cristiani ha un nome ...
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CADONICI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nato a Venezia nel 1705 da modesta famiglia, compì gli studi nel seminario patriarcale di Venezia, "del quale era uno dei più distinti allievi" (Memorie dell'I. [...] riforma in senso episcopalista, egli sperava di vedere così "una volta finito il lungo e non curato scandalo della Chiesa di Dio" (25 genn. 1761), soprattutto grazie all'aiuto dei sovrani; accolse perciò con favore le opere del Febronio e del Pereira ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] et per la tenerezza dell'età et per la bontà della natura mi pare pasta atta a ricevere con l'aiuto di Dio ogni buona impressione, tanto più che viene risoluto di pender intieramente dalla obedientia mia; così gli ho ordinato che penda affatto dalli ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...