sciiti
Cristiana Baldazzi
La fazione di ‘Ali
All’interno dell’Islam la maggioranza dei fedeli è rappresentata dai sunniti. Alcune minoranze (10-15%) sono denominate sciiti, dall’arabo shi‘at ‘Ali «la [...] dei loro predecessori, teorizzando una linea di successione che giunge fino al 49° imam (l’Agha Khan), una sorta di incarnazione di Dio in Terra. Il numero degli ismailiti (cui si aggiungono i drusi, una vera e propria comunità a sé, e i nusairi) è ...
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Nella storia delle religioni, pluralità di occhi, caratteristica di numerose figure divine e mitiche appartenenti a mondi culturali diversi. La p., implicita nelle figurazioni di divinità policefale (➔ [...] classico è, nella mitologia greca, Argo. In questo quadro si collocano il babilonese Marduk, a cui sono attribuiti 4 occhi, il dio solare egiziano Amon-Ra, il fenicio El, Bes panteo, rappresentato con il corpo cosparso di occhi ecc. La p. appare come ...
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Divinità suprema della Russia precristiana, attestata innanzitutto dalla Cronaca di Nestore (12° sec.). Il nome significa direttamente «fulmine» (polacco piorun) e con ciò P. si ricollega, sul piano indoeuropeo, [...] conserva però una forma *Peryn che induce a ritenere che il nome P. sia connesso da età più antica con Perkūnas, il dio supremo dei Balti, con i quali gli Slavi erano originariamente legati, e con la radice *pero- «quercia» conservata in Perkunas, il ...
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Nel mondo antico il termine greco προσκύνησις e il suo equivalente latino adoratio erano usati per indicare gli atti esprimenti il sentimento di venerazione e di rispetto verso la divinità o un oggetto [...] sentimento di timore e insieme di rispetto e amore verso Dio a cui l’uomo, riconoscendosi inferiore, vuole esprimere la alla meditazione mistica e alla dedicazione di tutta la vita a Dio. L’atto esteriore, di per sé indifferente, acquista valore ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] trono, splendido nella sua veste di porpora e d'oro? "È una statua" - replicava lo stesso Arnolfo -, "un idolo nel tempio di Dio. Chiedergli responsi è come consultare un pezzo di marmo". Di là dalle evidenti forzature e dell'uso che se ne è fatto al ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] si è esteso a tutto quanto riguardava il rapporto dell’uomo con Dio. Da questo concetto d’origine cristiana della r. si è uomo e gli permettono di realizzare un rapporto nuovo con il Dio che si rivela e si dona.
Storia delle religioni
La storia ...
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Espressione verbale di suoni, più o meno linguistici, incomprensibili. Come fenomeno anormale, indica i deliri verbali di alcuni malati di mente, caratterizzati dalla creazione volontaria di parole deformate, [...] fenomeno di cui è possibile trovare precedenti nell’antico profetismo israelita e consistente nella capacità di lodare e pregare Dio con un linguaggio comprensibile solo a quelli in possesso del dono dell’interpretazione (secondo s. Paolo, chi ha il ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] solennemente su di essi di non aver niente a che fare con i delitti che gli venivano attribuiti. Il clero innalzò lodi a Dio, alla Vergine e ai santi e fu così conclusa la questione, forse tenendo presente un caso analogo in cui era stato implicato ...
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catari (dal gr. kataros, «puro»)
catari
(dal gr. kataros, «puro») Seguaci di un’eresia medievale diffusa soprattutto nella Francia settentrionale e meridionale (albigesi) nel sec. 13°. Apparsi in Europa [...] religioso fondato su una visione dualistica, che interpretava il mondo come lo scenario di una lotta continua tra Dio, creatore del mondo spirituale, e Satana, creatore della materia. Da questo dualismo derivavano: la condanna del Vecchio Testamento ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] and heresy in Innocent III's Italy, ibid., pp. 135-152; G. Cipollone, Cristianità - Islam. Cattività e liberazione in nome di Dio. Il tempo diI. III dopo "il 1187", Roma 1992; Ch. Egger, Papst Innozenz III. als Theologe. Beiträge zur Kenntnis seines ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...