Teologo (Parigi 1635 - ivi 1708), oratoriano (dal 1660), come arcidiacono di Parigi collaborò alla redazione del Breviario (1680) e del Messale (1684); scrisse un Traité de la volonté (1684), più noto [...] come trattato "delle passioni", e un altro Traité du souverain Bien (1699), sull'amore di Dio, contro Molinos. ...
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Teologo trappista (Hambie, Manche, 1857 - Bricquebec 1948), autore di trattati ascetici e mistici ispirati alla spiritualità cisterciense: noti soprattutto Les voies de l'oraison mentale (1908) e Le saint [...] abandon (1919) che indicano la via dell'intima esperienza mistica e del disinteressato abbandono nell'amore di Dio. ...
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Federico II di Svevia
Antonio Menniti Ippolito
L' imperatore che favorì l'incontro delle civiltà greca, latina e araba
Nipote di Federico Barbarossa, Federico II fu considerato da alcuni una "meraviglia [...] da combattere con ogni mezzo. Sul versante opposto vi era invece chi vedeva in lui il Messia, inviato sulla Terra da Dio a riformare la Chiesa corrotta così come, con altri mezzi, aveva tentato di fare Francesco d'Assisi. In realtà Federico coltivò ...
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Scrittore e pensatore spagnolo (Bilbao 1864 - Salamanca 1936). U. è il maggior rappresentante, con Á. Gavinet e B. Pérez Galdós, degli intellettuali innovatori della "generazione del '98". Partito dalla [...] en los hombres y en los pueblos (1913; trad. it. 1924) e La agonía del Cristianismo (1925; trad. it. 1926) l'idea di Dio è concepita in funzione della immortalità, e la salvezza del mondo è riposta nella volontà di credere; è combattuta ogni forma di ...
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Riformatore religioso (Leonberg, Württemberg, 1815 - Gerusalemme 1885). Figlio del pietista Gottlieb Wilhelm (1771-1846), cercò prima di promuovere una riforma delle chiese protestanti, poi (1854) creò [...] movimento per favorire l'immigrazione in Palestina di cristiani ed ebrei e fondare a Gerusalemme un "Regno di Dio", con un santuario che chiamava "Tempio tedesco"; il movimento da lui creato, detto Tempelgesellschaft o Jerusalemsfreunde ("Società del ...
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Visionario di Helmstadt (tra Würzburg e Wertheim); giovane pastore e suonatore ambulante, detto "il timpanista" (Pauker) e "lo zampognaro" (Sackpfeifer) di Niklashausen, celebre santuario del Baden, dove [...] la domenica 24 marzo 1476, allegando visioni, predicò la penitenza in vista del prossimo avvento del regno di Dio e la conseguente abolizione delle differenze sociali. I 116.000 seguaci armati furono dispersi, dopo l'arresto del "santo giovane" ( ...
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Re babilonese (circa 2000 a. C.), della 3a dinastia di Ur, nella Babilonia meridionale. A lui risale una stele trovata in frammenti nelle rovine della città, divisa sui due lati in varî compartimenti, [...] con raffigurazioni del re nell'atto di rendere omaggio e sacrificare al dio della luna, di costruire il tempio e in altri atteggiamenti. Pure a Ur-N. risale un piccolo codice di leggi, importante specie perché vi si trova il principio della ...
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CASALICCHIO, Carlo
Claudio Mutini
Scarse notizie biografiche si hanno di questo gesuita, nato a Sant'Angelo le Fratte, in Basilicata, nel 1626. Dopo aver compiuto regolari studi teologici, intraprese [...] ).
Poco più di una pia esercitazione è la prima opera del C. data alle stampe: Gli stimoli del santo timor di Dio. Cavati da scelte istorie dello sdegno divino. Usato contro diversi peccatori nel punto della morte (Napoli 1669, e più volte ristampato ...
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Teologo (Saalfeld, Turingia, 1725 - Halle 1791), prof. ad Altdorf (dal 1751), poi (1753) a Halle. Allievo di S. J. Baumgarten, ne seguì l'insegnamento nell'elaborazione di una teologia "scientifica" (theologia [...] liberalis) in opposizione al pietismo. Ispirò le sue ricerche alla distinzione tra "Parola di Dio" e Bibbia, nel senso di distinguere ciò che nella religione è essenziale e permanente (fede) dalla sua formulazione (tradizione): in questo senso i suoi ...
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Filosofo dell'India meridionale (n. 1050 circa - m. 1137 circa). Fondò la scuola del cosiddetto monismo differenziato (viśiṣṭa-advaita), secondo cui, contrariamente a quanto insegna l'antico Vedānta, realtà [...] oggettiva e individualità non separano illusoriamente le creature dall'Assoluto, ma sono modi e attributi di Dio, ad esso esterno e al contempo da esso dipendenti e comunque destinati al ricongiungimento. Ciò avviene quando il ciclo delle ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...