MASSINI, Filippo
Filippo Ciri
– Nacque a Perugia il 1° maggio 1559, da Innocenzo e da Lodovica Carbonchi. Ebbe due fratelli, Fabrizio e Flaminio, alla cui prematura scomparsa dedicò alcuni componimenti [...] ’argomento va visto un ossequio alla tematica morale eletta a nome dagli Insensati. Anche la terza lezione, Della conversione dell’huomo a Dio, tenuta il 30 ag. 1587, prende le mosse da un sonetto di Guidiccioni, Traggeti a più bel rio l’ardente sete ...
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diritto Vincolo internazionale in virtù del quale due o più Stati si impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico. Nella vasta categoria [...] l’ubbidienza ai precetti divini. Il patto qui è profondo e interiore, implicando da parte dell’uomo la fiducia nella promessa di Dio e l’amore per lui. L’a. con Israele si trasformerà in quella con l’intero genere umano, la promessa in quella ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] militante (Lo dictat de Ramon, 1299; Aplicació de l'art general, 1300; Medicina de pecat, 1300). Il Lull è l'errante cavaliere di Dio; ma il cavaliere della patria catalana, che a honor e a laus del Casal d'Aragó ne esalta nel suo bell ca alanesch l ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] tra Ottocento e Novecento. E ancora, furono colte anticipazioni del socialismo nell'invocazione dell'avvento del regno di Dio attraverso la trasformazione dell'ordine sociale e soprattutto nei movimenti millenaristici, per lo più a sfondo rurale, che ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] il bene del paese in base soltanto al suo potere discrezionale di prerogativa e non era sottoposto a nessuno, se non a Dio; nella seconda, nel 'dire' la giustizia fra i suoi sudditi, era sottomesso alla legge. Ma qui, in realtà, la iurisdictio, più ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] storia in rapporto alle due dimensioni della giustizia (di Dio e del mondo) passa a concludere "perché non idea che il cristianesimo autentico, in quanto religione, guarda solo a Dio e si disinteressa del mondo, ma dovendosi fare società e attuarsi ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] all'ozio e alla pigrizia; si deve poi alla Riforma protestante il suo riconoscimento come il modo migliore per servire Dio e per rispondere alla sua chiamata. In particolare, è di impronta calvinista la concezione del lavoro come dovere religioso e ...
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PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] politica, capace di liberarla dai malvagi e dal male riversatosi sull’Italia, onde riportarla in quello stato di grazia in cui Dio l’aveva collocata rispetto agli altri Paesi.
Non si hanno più notizie di Ugolino Pisani dopo il 1445, quando tornò a ...
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MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] pubblicistica del M. continuò con il Discorso etico-morale su i doveri dell'uomo verso Dio (Roma 1790), che verteva sul tema del culto esterno dovuto a Dio e alla religione: in realtà era un pretesto per giustificare l'esistenza delle decime proprio ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] , un'istituzione che nella "sua purità è una delle più proficue cose per la conservazione della religione che sia nella Chiesa di Dio, così nelli termini che la Corte Romana l'ha in parte ridotto e tutta via si sforza con ogni opportunità di ridurlo ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...