Araldica
Aggettivo o participio che definisce le posizioni, le modificazioni, le alterazioni, le particolarità che distinguono le figure del blasone e lo scudo, allo scopo di fornire un’esatta descrizione [...] a. divini in riferimento a caratteristiche che si ritenevano proprie del dio, sia fisiche (Giano bifronte) sia morali (preveggenza di Apollo con la prova della Scrittura e della tradizione) a Dio, sia affermando di lui nel grado più alto concepibile ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] una ragione comune a tutti gli uomini, fonte di conoscenze comuni e universali (come la credenza nell’esistenza di Dio, nella provvidenza, nell’universale razionalità), a cui oppose la diversità delle opinioni dei vari popoli, l’esistenza di uomini ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] il platonismo ha incarnato la storia della metafisica occidentale, allora la sua critica radicale conduce alla consapevolezza della "morte di Dio" - l'obliterazione dell'idea di v. - e del carattere 'umano' dei valori. La v., in sé, cessa di essere ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] storia in rapporto alle due dimensioni della giustizia (di Dio e del mondo) passa a concludere "perché non idea che il cristianesimo autentico, in quanto religione, guarda solo a Dio e si disinteressa del mondo, ma dovendosi fare società e attuarsi ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] intuitiva di essere partecipe del bene assoluto in una sintesi armonica di diritto e moralità. L'onnipresenza e l'onnipotenza di Dio erano per il D. l'unica via feconda che gli consentiva di inoltrarsi nel mistero della creazione pervenendo ad una ...
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Hume, David
Stefano De Luca
Antimetafisico e scettico
David Hume è una delle figure più affascinanti e complesse della filosofia moderna. Ragionatore di straordinaria acutezza ‒ al punto che un grande [...] della conoscenza umana, condotta su basi rigorosamente empiristiche, mostrò infatti non solo l'infondatezza delle idee metafisiche (io, Dio, sostanza), ma anche quella del principio di causa/effetto, che è alla base della fisica newtoniana. In tal ...
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CATTANEO (Cattani), Andrea (Andrea da Imola)
Carlo Colombero
Originario di Imola, non se ne conoscono le date di nascita e di morte: la sua attività fu quella di filosofo e di medico. Dalle Deliberazioni [...] due sono fedeli esposizioni delle dottrine avicenniane: nell'uno si discute dell'origine dell'anima (da Dio o dalle intelligenze motrici), del principio di moltiplicazione delle anime, della possibilità della generazione spontanea, dell'intelletto ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] tempo nel cercare di conoscere la virtù, non di farla propria, e in errore gravissimo quanti lo impiegano a conoscere Dio, non ad amarlo" (De sui ipsius et multorum ignorantia, ed. Martellotti, p. 749).
Ristabilire la giusta posizione di predominio ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] Dante Alighieri, Firenze 1838, P. XXVI; Vita, p. 22). E questo perché dagli inizi del sec. XIX "la società ravvicinavasi a Dio. Quindi a Byron succedeva La Martine, la scuola di San Simon agli economisti: e già l'Europa era succeduta alla Francia, a ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] lì a poco ritornò a Bisanzio, fece ammenda e fu internato per un certo periodo nel monastero costantinopolitano della Madre di Dio della Sorgente Datrice di Vita (Zoodochos Peghe) e nella chiesa dei Quaranta martiri di Sebaste.
Non sembra che questo ...
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dio1
dio1 agg. [dal lat. dius = divus], poet. – Divino, luminoso: ne la luce più dia Del minor cerchio (Dante); la dia bellezza nel sereno viso (Carducci).
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...