BONCOMPAGNI, Cristoforo
Umberto Coldagelli
Nacque a Bologna da Boncompagno e da Cecilia Bargellini il 24 nov. 1537. Addottoratosi in leggi nello Studio cittadino, nel dicembre 1570 vi ottenne il lettorato [...] e, per i secolari, sulla osservanza del precetto pasquale e sui peccatori pubblici. La visita fu estesa anche alla diocesidi Ferrara, suffraganea diRavenna. In quest'ultima il B. tenne sinodi diocesani nel 1580, nel 1583, nel 1593 e nel 1599: gli ...
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BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] la sua massiccia presenza in quasi ogni diocesi, riacquistò la supremazia alla Sorbona, riuscì questi infatti, durante la sua permanenza a Ravenna, protesse il Frugoni e ottenne per lui la carica di poeta e storiografo presso la corte dei Famese ...
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FOSCARARI (Foscherari), Egidio
Cristina Bukowska Gorgoni
Nato in data imprecisata nella prima metà del secolo XIII fu il primo laico che insegnò diritto canonico presso l'università di Bologna.
Intorno [...] Modena e Ferrara, mentre una è ambientata nella diocesi parigina.
Il F. fu anche autore di una Lectura alle Decretali, come sostiene il Lipenius le richieste avanzate da Ravenna e altre città romagnole. Filippo svolse un ruolo di rilievo nella vita ...
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PIACENTINI, Bartolomeo
Francesco Bianchi
PIACENTINI, Bartolomeo. – Nacque a Parma nel primo Trecento (verosimilmente tra il secondo e il terzo decennio del secolo), da Rolando, che ebbe altri due figli: [...] − già arciprete e canonico della cattedrale di Padova, decretorum doctor e vescovo di Cervia − di impadronirsi del vescovado padovano dopo il trasferimento di Pileo da Prata a Ravenna, ma contro il parere di Francesco il Vecchio e magari con il ...
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COCCO, Cristoforo
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, dopo il 1409, anno del matrimonio di suo padre, Nicolò di Giovanni, con Chiara Canal di Andreolo. Nel 1429 entrava nel Maggior Consiglio e nello [...] : alla fine di agosto il fiorentino Pietro Torelli riusciva a sorprenderlo a Pontignano; di lì lo condusse a Ravenna, dove lo per questa occorreva il permesso del vescovo di Castello, alla cui diocesi il C. apparteneva. Il prelato accondiscese ...
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