(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] , tanto più impellente quanto più il governo centrale si mostrava debole. La riorganizzazione amministrativa e militare di Diocleziano assicurò ancora un periodo di prosperità ma la pressione e infiltrazione dei Barbari, specialmente dei Franchi, nel ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] dei maestri, bensì della località11, il suo obiettivo era Costantinopoli.
Qui, a quanto pare, era vissuto e aveva insegnato sotto Diocleziano già l’avo che egli amava definire «il capostipite della mia casa», e che si crede fosse suo nonno12. Qui, a ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] in questo modo la loro ira: in questa direzione di restaurazione si mossero imperatori come Decio, Aureliano, lo stesso Diocleziano. Vi fu chi cercò di praticare con maggior cura gli antichi culti trascurati; chi accentuò le forme di pietà personale ...
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tributo Nell’antica Roma, contribuzione obbligatoria dei cittadini allo Stato, pagata in rapporto al censo e prelevata per tribù (donde il nome). Il termine ha poi assunto significato più ampio, per indicare [...] . L’esenzione dal t. dei cittadini romani che avevano i loro possessi in Italia durò fino all’età di Diocleziano (292 d.C.). Alle necessità finanziarie si provvedeva invece soprattutto mediante t. imposti alle province. Nell’età repubblicana, la ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] agli uffici della segreteria e all’istruzione delle cause riservate alla giurisdizione dell’imperatore. Il loro numero aumentò al tempo di Diocleziano e più ancora nel 4° sec. d.C. Lo stesso nome designò gli inservienti di un tempio o del rito ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] , con l’epoca di Commodo e dei Severi (fine del 2° sec. d.C.-inizi del 3°) o meglio ancora con l’età di Diocleziano e di Costantino (fine del 3° sec.-inizi del 4°). Chi invece intende il tardoantico come un’epoca di transizione, può collocare la fine ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] il circolante argenteo (ormai prodotto in una lega al 5% di argento) con il segno di valore. I successivi provvedimenti di Diocleziano (284-305) diedero una base sistematica a queste innovazioni: fu attribuito un valore fisso alle m. d’oro e d ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] secolo tollera sia per evitare fughe di contadini indebitati, sia per ragioni fiscali. Infatti con la riforma di Diocleziano i contribuenti sono vincolati a un domicilio, cosa che dovrebbe assicurare una regolare riscossione dei tributi. Per questo ...
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BAIAMONTI, Antonio
Angela Tamborra
Nato a Spalato in Dalmazia, il 3 sett. 1822, da nobile famiglia probabilmente originaria di Parenzo in Istria, e divenuta spalatina da oltre trecento anni, il B. ricevette [...] 1880, infine, riattato sulla base di studi iniziati dal B. sin dal 1860, veniva inaugurato l'antico acquedotto di Diocleziano.
Nell'opera generale di rinnovamento civile il B., oltre a impegnare il suo patrimonio personale, chiamò a raccolta tutte ...
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GRASULFO
Andrea Bedina
Duca longobardo del Friuli, primo di questo nome. Di origini ignote, successe in circostanze a oggi non chiare al fratello Gisulfo (I). Sono assai esigue le testimonianze scritte [...] Vesnik, XXI-XXII (1970-71), pp. 76 ss.; P.M. Conti, "Devotio" e "viri devoti" in Italia da Diocleziano ai Carolingi, Padova 1971, p. 140; J. Jarnut, Prosopographische und sozialgeschichtliche Studien zum Langobardenreich in Italien (568-774), Bonn ...
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imperare
v. intr. [dal lat. imperare, comp. di in-1 e parare «preparare»; propr. «fare dei preparativi, prendere disposizioni, perché una cosa si faccia»] (io impèro, ecc.; aus. avere). – Esercitare un’autorità assoluta, detto in senso proprio...
rodopeo
rodopèo agg. – Del Ròdope, relativo al Rodope, alto sistema montuoso dei Balcani, sul Mare Egeo, che attualmente appartiene in parte alla Bulgaria e in parte minore alla Grecia: la provincia r., che nella suddivisione amministrativa...