Retore e storico contemporaneo di Aristotele, vissuto cioè dal secondo al penultimo decennio del sec. IV a. C., scolaro del retore Zoilo e del cinicoDiogene. Fu teorico dell'arte oratoria e oratore nello [...] Alessandro un'elaborazione di questa prima opera ce lo darebbe il fatto che l'avvenimento più recente tra i citati nella la sua educazione dialettica era informata all'indirizzo della scuola cinica, tutto al contrario quindi di Isocrate, e si spiega ...
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Figlio di Gnuro (Γνοῦρος), favoloso savio scita: l'esistenza storica è almeno dubbia. La menzione per noi più antica si trova in Erodoto (IV, 46, 76 segg.), il quale narra che Anacarsi, di ritorno in patria [...] Asia Minore nel sec. VI, tranne che il biasimo è messo qui in bocca a uno le vicende della novella dei Sette Savî. Diogene Laerzio comprende anche la sua (I, 8 dialogo di Luciano sulla ginnastica, d'ispirazione cinica. Pochi anni or sono su un ostraco ...
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MENIPPO (Μένιππος, Menippus)
Goffredo Coppola
Scrittore e filosofo greco del sec. III a. C., nativo di Gadara. Schiavo d'origine, di proprietà di un tal Baton di Sinope, e poi scolaro di Metrocle, frequentò [...] e di Telete, e si riattacca alla tradizione di Diogenecinico e di Cratete, che composero opere drammatiche con tendenza la sua Διογένους πρᾶσις fu imitata da Luciano nella Βίων πρᾶσις il suo Symposion, oltre che da Luciano e da Giuliano nel Κρόνια ...
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La scoperta del papiro di Ossirinco 1082, contenente meliambi d'un Cercida cinico, ha permesso di fissare alla metà del sec. III a. C. l'epoca in cui egli fiorì. In essi infatti, oltre a un cenno alla [...] Diogene (fr.1), viene citato Zenone. stoico (fr. 11, 12), vissuto sino all'olimpiade 180ª (a. 260-256), e uno Sfero (fr. 8), discepolo di Zenone e Cleante. Il nostro Cercida può con sicurezza identificarsi con il massime di saggezza cinica. I meliambi ...
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Filosofo greco, vissuto intorno al sec. I a. C. Della sua vita non si sa se non che fu amico di Meleagro di Gadara; delle sue opere, solo quel che risulta dalle citazioni di Diogene Laerzio, il quale ricorda [...] storico-biografiche quanto esposizioni propriamente dottrinali, e Diogene Laerzio se ne valse largamente, anche se non certezza: una certa simpatia per Antistene potrebbe farlo sembrar cinico; insostenibile invece è ormai l'ipotesi che egli avesse ...
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Olimpiadi, arte e cultura
Livio Toschi
Arte e sport nell'antichità
Il fecondo binomio arte e sport, sviluppatosi già in Egitto, divenne inscindibile in Grecia, tanto che le gare e gli esercizi di palestra [...] (7°-6° secolo a.C.), come ci ricordano Plutarco e Diogene Laerzio, stabilì che la città di Atene conferisse un premio di : per dare la massima evidenza al suo gesto, il filosofo cinico Peregrino si suicidò proprio a Olimpia, gettandosi nel fuoco ...
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Platone Filosofo (Atene 428-27 a.C
ivi 348-47).
La vita
Era di famiglia agiata e nobile: la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di [...] volesse così alludere (secondo una delle opinioni riferite da Diogene Laerzio) al largo respiro del suo stile. L’educazione nello stesso modo che le altre cose. Al cinico Antistene che obiettava che il singolo cavallo lo vedeva, ma l’idea del cavallo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La circolazione delle opere: i papiri filosofici e logici
Maria Serena Funghi e Ermelinda Valentina Di Lascio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in [...] Diogene di Sinope (alcuni dei quali si ritrovano in Stobeo), ad opera di un autore del IV secolo di ambito cinico 2, che preserva 15 colonne di testo e che secondo Donnini Macciò e Funghi (Il Papiro Parigino n. 2, in W. Cavini, M. C. Donnini Macciò, M ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La seconda sofistica e la narrativa
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La convenzionalità retorica di gran parte della [...] dimostra la presenza del filosofo cinico Menippo di Gadara, uno dei le Meraviglie oltre Tule di Antonio Diogene, di cui restano alcuni frammenti e Mirrina.
Fa’ finta di essere arrabbiata con il tuo schiavo, il padrone del mio cuore. Caccialo di casa e ...
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Filosofo greco (n. 336-35 - m. 264-63 a. C.), fondatore della scuola stoica. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), esercitò inizialmente la professione paterna: ma, costretto da un naufragio [...] a fermarsi ad Atene, vi divenne scolaro del cinico Cratete di Tebe. Più tardi subì l'influsso anche dei megarici Stilpone e Diodoro Crono da che ci è pervenuta, e cioè il l. VII delle Vite dei filosofi di Diogene Laerzio, appare come un sistema unico ...
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cinico
cìnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. cynĭcus, gr. κυνικός, der. di κύων κυνός «cane»; propr. «canino, simile al cane, che imita il cane», per il dispregio che i cinici professavano per le istituzioni sociali e per le convenienze, con...