Patriota ed erudito (Brescia 1786 - ivi 1867), fratello di Giuseppe, di Teodoro e di Angelo, studiò medicina ma preferì dedicarsi alla storia. Pubblicò la traduzione della storia della filosofia greca [...] di DiogeneLaerzio (1845) e un saggio sulla melometria nei canti biblici (1847). Di convinzioni liberali, arrestato nel 1821, nel 1848 fu capo del governo provvisorio di Brescia. Esule in Piemonte al ritorno degli Austriaci, gli fu concesso di ...
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Scultore greco (sec. 5º a. C.) nato a Samo, ma vissuto a Reggio (Rhègion) in Magna Grecia, dove forse si recò da giovane nel 496 con i profughi samî accolti da Anassilao e dove ebbe come maestro Clearco. [...] notizie di Plinio, secondo le quali P. avrebbe per primo figurato vene e nervi e superato Mirone nel modellare le chiome, e quelle di DiogeneLaerzio, secondo cui P. avrebbe per primo ricercato il ritmo e la simmetria nelle proporzioni della figura. ...
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Oltre al precedente P., si conoscono cinque scultori greci di questo nome: 1. Ateniese del demo di Eiresìdai; avrebbe lavorato nella seconda metà del sec. 5º a. C., ma la sua esistenza rimane una ipotesi [...] riferita però anche al grande P., pensando a una sostituzione o a un completamento posteriore. 2. Sarebbe attestato da un passo di DiogeneLaerzio in cui è detto che Teofrasto (m. 287 a. C.) nel suo testamento ordinò a P. una statua grande al vero di ...
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Filosofo greco (n. 336-35 - m. 264-63 a. C.), fondatore della scuola stoica. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), esercitò inizialmente la professione paterna: ma, costretto da un naufragio [...] tutto lo stoicismo antico che, sia nella tradizione sia nella trattazione più estesa che ci è pervenuta, e cioè il l. VII delle Vite dei filosofi di DiogeneLaerzio, appare come un sistema unico di pensiero. Delle sue molte opere restano frammenti. ...
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Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò [...] secondo la tradizione, il fallimento lo indusse al suicidio. Le scarse notizie che ci restano sul suo pensiero (DiogeneLaerzio, Cicerone, Plutarco, Simplicio) fanno ritenere il suo orientamento filosofico una forma di cinismo, mentre in campo etico ...
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Filosofo greco (380-300 a. C. circa), scolaro di Euclide di Megara o di scolari di lui, oltre che di Diogene il Cinico. Dopo Ichthyas fu capo della scuola megarica, dove ebbe come discepoli, tra gli altri, [...] Zenone di Cizio e Timone di Fliunte. I suoi scritti, secondo DiogeneLaerzio, erano nove dialoghi: Aristotele, Tolomeo, Aristippo, Callia, Mosco, Cherecrate, Epigene, Anassimene, Alla propria figlia. Oltre ai motivi critici contro l'idealismo ...
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Scrittore e scultore greco nato verso il 295 a. C. a Caristo nell'Eubea. Discepolo del filosofo Menedemo di Eretria, visse ad Atene e, per invito di Attalo I, a Pergamo dove collaborò con altri scultori [...] la vittoria sui Galati (239 a. C.). Importanti le Vite dei filosofi (di cui ci restano brani considerevoli in Ateneo e DiogeneLaerzio), biografie, in stile semplice e vivace, di filosofi contemporanei. Sotto il nome di A. ci è giunta una Raccolta di ...
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Nome di due filosofi greci: 1. Peripatetico (3º-2º sec. a. C.), autore di una Διαδοχὴ τῶν ϕιλοσόϕων ("Successione dei filosofi"), che fu utilizzata da DiogeneLaerzio. 2. Uno dei rappresentanti della scuola [...] dei Sestî a Roma; ebbe (18 o 20 d. C.) come scolaro Seneca, che in due delle sue Epistulae morales ricorda di aver appreso da lui l'amore per l'astinenza pitagorica dai cibi carnei ...
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Moglie di Socrate, divenuta proverbiale come tipo della moglie insopportabile. Contro tale tradizione, che risale alle testimonianze di Senofonte e soprattutto di DiogeneLaerzio, sta la rappresentazione [...] benevola che di lei dà Platone nel Fedone. S. dovette diventare moglie di Socrate quando questi era già in età avanzata. È probabile che la tradizione abbia ingiustamente amplificato i tratti negativi ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...