PALAMEDE (Παλαμήδης, Palamedes)
C. Gonnelli
Eroe del ciclo troiano che però non è menzionato da Omero. È ricordato invece in molti altri autori dai ciclici in poi. Figlio di Nauplio e di Climene, o, [...] rappresentazioni di P. (Talmiϑe): uno specchio a Napoli mostra i pretendenti di Elena fra cui Diomede e P.; su un altro P. è a Sparta con Aiace, Menelao e Diomede, mentre su un terzo P. è in Aulide con Clitennestra, Menelao e Ulisse a dialogo ...
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PHOINIX (Φοῖνιξ, Phoinix)
L. Guerrini
2°. - Figlio di Amintore, il re di Eleone in Beozia, e di Ippodamia (o, secondo versioni meno comuni, di Cleobule o di Alcimede): compagno di Peleo e di Achille, [...] , sempre in posizione marginale, in scene che hanno come protagonisti Achille o Neottolemo. Appare ad esempio insieme a Ulisse e Diomede nell'episodio di Achille a Sciro su sarcofagi (sarcofago Barile, al British Museum di Londra, al Museo Capitolino ...
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Eteocle
Clara Kraus
Eroe del ciclo tebano, le cui vicende furono strettamente legate a quelle del fratello Polinice. Nati entrambi dalle nozze incestuose di Edipo e Giocasta, furono divisi da implacabile [...] fu miso (If XXVI 54) D. paragona per analogia di aspetto la fiamma a due punte racchiudente le anime di Ulisse e Diomede nell'ottava bolgia del cerchio ottavo.
In Pg XXII 56 i due fratelli sono detti doppia trestizia di Giocasta, in quanto duplice ...
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Pittore, nacque a Foggia il 5 agosto 1826 da Raffaele A. e da Sofia Perifano di famiglia greca. Studiò in quella città presso gli scolopi con un padre Borrelli che poi a Roma fu il precettore dei figli [...] L'anno dopo l'A. insieme col Morelli vinse il pensionato romano.
Tornato a Napoli, conobbe al caffè de Angelis Achille Vertunni, Diomede Marvasi, Camillo de Meis, Luigi La Vista. S'entusiasmò alle prime volate liberali di Pio IX, ma, presentato al re ...
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Figlia del re frigio Dimante, secondo la più diffusa versione, ma con numerosissime altre genealogie. A Priamo, dopo ch'egli s'è diviso dalla prima moglie Arisbe, essa dà diciannove figliuoli: quando nell'Ecuba [...] con le matrone d'Ilio, un peplo ad Atena e a prometterle un sacrificio di dodici buoi se essa allontanerà Diomede che allora infuria irresistibilmente nella battaglia; poi nel canto XXII ella supplica Ettore di non attendere lo scontro con Achille ...
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Visse, secondo la testimonianza di S. Gerolamo (Chron., ad a. 353), verso la metà del sec. IV a Roma. Nei manoscritti delle Artes (grammatiche) egli è detto grammaticus urbis Romae e vir clarissimus, orator [...] cotesti grammatici siano, non è facile stabilire. Gli stretti rapporti tra Donato e Diomede vogliono forse essere attribuiti a fonte comune oppure al fatto che Diomede usò di Donato. Le grammatiche di Donato, che furono spesso commentate sin dall ...
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voi (vo'; vui; voialtri)
Riccardo Ambrosini
1. Il pronome personale v. ricorre 35 volte nella Vita Nuova, 65 nelle Rime (17 nelle Rime dubbie), 34 nel Convivio e 116 nella Commedia. Al sicilianismo ‛ [...] a D. e Virgilio in If V 95, XII 62, XIII 56, XXII 97, XXIII 78, XXV 37, Pg I 40, II 59, XVI 141, XIX 79; a Ulisse e Diomede in If XXVI 79, 80, 81 e 83; a Ugolino e l'arcivescovo in If XXXII 137; solo in Pd XVII 74 tra voi due. In Pg XXIV 133 e 139, e ...
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Roman de Troie
Fabrizio Beggiato
. Poema narrativo in ottosillabi composto verso il 1165 da Benoît de Sainte-Maure, chierico della regione di Tours, il quale, per la sua voluminosa opera (circa trentamila [...] narrati, nello stile dell'erotica cortese, gli amori dei vari personaggi, Medea e Giasone, Elena e Paride, Achille e Polissena, Diomede e Briseide, Troilo e Briseide. Il R. de Troie ebbe notevole successo e venne imitato anche fuori di Francia, in ...
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JENA, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
JENA, Pittore di. − Ceramografo attico. Il ritrovamento, avvenuto ad Atene verso la metà del secolo scorso, dell'officina di un antico vasaio ha permesso di enucleare, [...] ratto del Palladio: non è da escludere che si tratti di opere del Pittore di J., con il quale pertanto il Pittore di Diomede andrebbe identificato.
Bibl.: Per lo scavo v.: Arch. Zeit., 1857, p. 106; W. Hahland, Vasen und Meidias, Lipsia 1930, p. 20 e ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] essi.
Il nome accentus è traduzione del greco προσῳδία da πρὸς ᾠδήν "ad cantum", ossia, come scriveva il grammatico Diomede: Accentus est dictus ab accinendo, quod sit quasi quidam cuiusque syllabae cantus. Apud Graecos quoque προσῳδία dicitur, quia ...
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palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice della casa e della città: il p....
aristia
aristìa s. f. – Adattamento del gr. ἀριστεία (der. di ἄριστος «eccellente»), che significa «eccellenza, prodezza, atto di grande valore». Il termine fu usato, sin dall’antichità, come titolo di alcune parti dell’Iliade, narranti le...