Vedi ABDERA dell'anno: 1958 - 1994
ABDERA (῎Αβδηρα, Abdēra)
G. Bermond Montanari
Antica città della Tracia, fondata verso il 654 a. C. da coloni venuti dall'Asia Minore. Secondo la leggenda, la fondazione [...] ad Ercole, che avrebbe costruito la città nel luogo, dove l'amato Abdero era stato straziato dai cavalli di Diomede. Nell'antichità fu assai famosa per un'insigne scuola filosofica da cui provennero Leucippo, Democrito, Protagora ed Anassarco. Ne ...
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ARGENTI (Arienti), Borso
Mario Quattrucci
Nacque a Ferrara da Giovanni Battista intorno alla metà del sec. XVI. Dotato di notevoli capacità diplomatiche, godé il favore dei principi estensi, che si [...] e amico di letterati famosi, fra i quali T. Tasso, intervenne nella polemica sulla lingua come si deduce da una lettera di Diomede Borghesi (Siena, 26 genn. 1579), che accenna ai rapporti, intercorsi tra l'A. e A. Caro. I principali interessi dell'A ...
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Deifile
Clara Kraus
Tra i personaggi mitici femminili che Virgilio ricorda, come dimoranti con lui nel Limbo, grazie alle loro virtù, in Pg XXII 110 (Antigonè, Deïfile e Argia). Figlia di Adrasto argivo [...] e di Antifea, fu data in isposa dal padre a Tideo, uno dei sette che combatterono contro Tebe, e da lui ebbe un figlio, Diomede (cfr. Servio ad Aen. I 97). La ricorda Stazio in Theb. II 204 e 373.
In Cv IV XXV 8 Deifile è citata ancora una volta ...
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cornuto
Lucia Onder
Nel senso proprio di " fornito di corna ", l'aggettivo è usato in If XVIII 35 demon cornuti, e in Pg XXXII 145 Le prime [teste] eran cornute come bue, / ma le quattro un sol corno [...] avean per fronte.
In If XXVI 68 il termine è riferito metaforicamente alla fiamma a due punte in cui sono racchiusi Ulisse e Diomede. ...
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(lat. Venĕti, gr. Οὐένετοι o Βένετοι) Popolo italico, detto anche Paleoveneto, stanziato in età preromana nella pianura veneta e nelle zone collinari prospicienti. Per la maggior parte degli autori classici, [...] ), sarebbero arrivati in Italia al seguito del troiano Antenore (alcuni associavano all’immigrazione dei V. l’eroe greco Diomede, cui offrivano in sacrificio i loro bianchi cavalli); secondo altri sarebbero giunti da settentrione, dall’area celtica ...
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VILLA DEI MISTERI
N. Bonacasa
Situata fuori Porta Ercolanese a Pompei (v. vol. vi, pag. 308 ss.), a 400 m circa a NO dalla Porta, si affaccia sulla Via detta Superior nel tratto che questa percorre [...] retta verso settentrione dopo essersi distaccata, con un raccordo semicircolare, dalla Via Ercolanese, all'altezza della Villa di Diomede.
Lo scavo del 1909-10, condotto nella fase iniziale dallo stesso proprietario del terreno, Aurelio Item, e le ...
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CLAUDIUS POLLIO PHROUGIANUS, Gaius (Γ. Κλαύδιος Πωλλίων Φρουγιανός)
L. Guerrini
Scultore greco, forse originario dell'Asia Minore, della prima metà del I sec. d. C., noto dalla firma, in caratteri greci, [...] da originale in bronzo, del V sec. a. C.; nonostante le riserve del Della Seta, il Maiuri identifica la statua Col Diomede (v.) attribuito dal Furtwängler a Kresilas, e pensa quindi che l'eroe stante, con la clamide sulla spalla sinistra, dovesse ...
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GNACCARINI, Filippo
Paola Bianchi
Nacque a Roma il 24 maggio 1804 da Camillo e Geltrude Peruzzi.
Frequentò l'Accademia di S. Luca, distinguendosi nell'arte della scultura. Quattordicenne, vinse una [...] e nei tre anni successivi i premi dei rispettivi concorsi accademici. Nel 1822 primeggiò nel concorso Canova grazie al modello Diomede che rapisce il Palladio, ricevendo l'attestato firmato dal maestro Antonio Canova e, tra gli altri, da Francesco ...
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PRIUMNE (Priumne, Priumnes)
A. Bisi
Nome di un eroe tramandatoci da due monumenti etruschi.
Uno specchio bronzeo di provenienza ignota, già della Collezione Campana ed ora all'Ermitage, reca cinque personaggi: [...] che l'iscrizione designa come Cl....ϑe (integrato, non si sa con quanto fondamento, dal Gerhard in Cl[eti]ϑe), indi Diomede, armato di lancia (Ziumide), la nuda Teti (ϑetis), una terza donna di nobile aspetto, adorna di un diadema, e all'estrema ...
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MASELLI, Giacinto
Saverio Franchi
MASELLI (Masello), Giacinto. – Nacque ad Acerno (presso Salerno) il 10 genn. 1644 da Andrea e da Leandra Petolicchia.
Studiò a Napoli, dove fu notato da famiglie dell’aristocrazia [...] e divenuto abate, intorno al 1665 entrò al servizio dei Carafa della Stadera, duchi di Maddaloni. Il M. lavorò per il duca Diomede (V) e più a lungo per il figlio, Marzio (III), amante delle lettere, militare e grande di Spagna. Per seguirne gli ...
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palladio2
pallàdio2 s. m. [dal lat. Palladium, gr. Παλλάδιον, der. di Παλλάς «Pallade» (v. la voce prec.)]. – 1. Raffigurazione scultorea o pittorica della dea greca Pàllade Atena, venerata come protettrice della casa e della città: il p....
aristia
aristìa s. f. – Adattamento del gr. ἀριστεία (der. di ἄριστος «eccellente»), che significa «eccellenza, prodezza, atto di grande valore». Il termine fu usato, sin dall’antichità, come titolo di alcune parti dell’Iliade, narranti le...