CARROZZARI, Raffaele
Piero Treves
- Nato a Ferrara, da Giuseppe e da Erminia Boari, il 21 gennaio 1855, frequentò le scuole medie nella sua città natale e a Bologna; quindi, a Firenze, l'università. [...] parafrasi, nulla più, del racconto liviano, non senza un accurato studio altresì della narrazione parallela diDionigi d'Alicarnasso, con qualche lontana eco di Corneille e certa elegiaca sensiblerie, o gentilezza lacrimosa, che del C. fu sempre la ...
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LEOCHARES (Λεωχάρησ, Leochares)
P. E. Arias
1°. - Scultore greco, di patronimico ed etnico ignoti, probabilmente ateniese, attivo in Attica, Peloponneso e Asia Minore nel IV sec. a. C.
Plinio (Nat. hist., [...] attività di Leochares. Platone (Epist., 13, p. 361) ci informa che L. eseguì la statua diDionigi I di Siracusa orat., Isocr., 27); nel 351-350 collaborò alla decorazione del Mausoleo diAlicarnasso (Plin., Nat. hist., xxxv, 30; Vitruv., vii, praef., ...
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SEVERO, Stile
L. Vlad Borrelli
Viene così designato lo stile di quella generazione di artisti operanti in Grecia tra il 480 e il 450 a. C.; è chiamato anche stile di transizione poiché si pone, intermedio [...] di quest'epoca (in Cicerone, Plinio, Quintiliano, Luciano: durus, rigidus, austerus; in Dionigi d'Alicarnasso, strutturale raggiunta attraverso forme ampie e compatte, e il ripudio di ogni accento decorativo e lezioso; il panneggio cade in pieghe ...
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METAGENES (Μεταγένης)
S. Ricci
1°. - Architetto, nato a Cnosso di Creta, figlio di Chersiphron, fiorito nella seconda metà del sec. VI a. C.
Collaborò con Theodoros di Samo e col padre alla costruzione [...] l'architettura ionica, pur serbando relazioni con le architetture d'Anatolia e di Mesopotamia, non fu priva di contatti con l'antico centro della cultura minoica.
Bibl.: Dionigi d'Alicarnasso, IV, 25; Strabone, XIV, 640; Plinio, Nat. hist., XXXVI, 96 ...
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È un determinato punto fissato nel tempo, generalmente in corrispondenza del verificarsi d'un avvenimento di speciale importanza, e dal quale si cominciano a contare gli anni.
Oriente. - Nell'antico Oriente [...] la qual data, accolta da Apollodoro e da Dionisio d'Alicarnasso, finì per imporsi a tutte le altre. Abbastanza presto, cominciarono . - Si fa risalire l'introduzione di questa era a Dionigi il Piccolo, abate di nazione Scita, assai dotto canonista e ...
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MONOFISITI
Michelangelo Guidi
. Composto, dal gr. μόνος "unico, solo" e ϕύσις "natura", già usato in greco (μονοϕυσ) e poi passato in latino (monophysitae) e nella terminologia storica per designare, [...] severiani produssero come autentici gli scritti dello Pseudo Dionigi l'Areopagita, che furono respinti dagli ortodossi. Giuliano d'Alicarnasso sostenne poi, in opposizione a Severo, la tesi dell'impassibilità e incorruttibilità del corpo di Cristo ( ...
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Vedi MONETA dell'anno: 1963 - 1995
MONETA (v. vol. V, p. 152)
N. Parise
M. C. Molinari
L. I. Manfredi
A. Nikitin
D. W. MacDowall
I. Iannaccone
Mondo greco. a) L'età arcaica. - L'edizione del ripostiglio [...] contrassegnate da una testa di cervo) è stata riferita ad Alicarnasso e, con minore probabilità, a Phanai; ma più di recente si è della preparazione dei coni di maestranze di cultura non greca. Caduta Crotone in mano a Dionigi, la sede della lega ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] in Pompeo Trogo (37), vicino alla problematica di Dionisio d'Alicarnasso (38). Nell'epitome che ne ha redatto su Roma arcaica, Roma 1970, pp. 13 ss.; Emilio Gabba, Dionigi e la "Storia di Roma arcaica", in Actes du IXe Congrés Ass. G. Budé, Paris ...
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