Recipiente generalmente cilindrico di bronzo, ma anche di altri materiali, fu adoperato nei riti collegati agli antichi misteri dionisiaci (c. mystica), o per contenere oggetti di uso quotidiano, e come [...] tale spesso deposto nelle tombe. Capolavoro etrusco è la c. Ficoroni (4° sec. a.C.) con decorazioni incise, raffiguranti le imprese degli Argonauti ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol. vii, p. 2)
C. Panella
J. B. Ward-Perkins
A) - nuovi rinvenimenti. - Dei numerosi s. interi o frammentari rinvenuti in questi ultimi anni [...] regione anatolica in età flavia. La moda dei S. a ghirlanda si sviluppa a Roma in età traianeo-adrianea con carattere dionisiaco, con lo stesso significato cioè che era già presente sulle urne urbane di età flavia, di contro ai festoni degli inizî ...
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TRIONFO (triumphus, ϑρίαμβος)
G. A. Mansuelli
La tradizione letteraria antica fa concordemente risalire la pratica e l'apparato trionfale all'Etruria; gli studî recenti hanno riconnesso il termine latino [...] greco ϑρίαμβος (cfr. Θρίαμβος epiteto di Dioniso, per cui l'origine del t. sarebbe da riportarsi a riti dionisiaci) attraverso un intermediario etrusco non documentato. Effettivamente, molti fra gli ornamenta triumphalia, come la corona, lo scettro e ...
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Vedi MINOSSE dell'anno: 1963 - 1973
MINOSSE (Μίνως Minos)
S. de Marinis
Semileggendario re di Creta, considerato, secondo la tradizione dominante, figlio di Zeus e di Europa. Signore di Cnosso, Festo [...] il dominio dell'Egeo.
Il mito di M. dalle sue origini preelleniche si svolge fino ad intrecciarsi con elementi dionisiaci e con miti attici (imposizione del tributo di vittime umane per il Minotauro, conseguente impresa di Teseo).
Re, sacerdote ...
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Archeologo tedesco (Rostock 1894 - Basilea 1960); dir. del Museo Archeologico di Heidelberg (1926-29), prof. di archeologia e dir. del Museo Archeologico di Münster (1929-33), lasciò questa carica all'avvento [...] del nazismo; prof. alla New York University (dal 1937). Ha diretto gli scavi americani a Samotracia dal 1938. Autore di studî sui porti antichi, sulla colonna traiana, sulla bronzistica antica, sui sarcofagi dionisiaci. ...
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BRUXELLES R 245, Pittore di
S. Stucchi
Ceramografo greco, attico, che prende nome dalla coppa R 245 del Museo Naz. di Bruxelles. La sua attività, conosciuta a noi soltanto da coppe dipinte nella tecnica [...] (Bruxelles R 245; Polis, raccolta P. Elia; Madrid 10906 bis; Louvre El. 458; Atene, Acropoli 1900) con soggetti varî, generalmente dionisiaci. Vicine al suo stile sono anche due altre coppe (Louvre F 414 e Atene, Acropoli, 1997) ed un vaso mastoide ...
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TEOS (Τέως, Τήιος, Teius)
M. Cristofani
Antica città sulle coste della Lidia, forse pregreca, ma collegata dalle fonti alla colonizzazione attico-beota. Abitata da Ioni, fu uno dei centri più importanti [...] , sotto Roma.
T. fu nota come centro di culto di Dioniso e soprattutto come sede di un particolare clan di artisti dionisiaci che godevano di una propria autonomia. Conosciuto già nel XVIII sec., il sito di T. fu esplorato nel secolo scorso dal ...
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OSCILLO (oscillum)
G. A. Mansuelli
Termine latino senza un preciso corrispondente greco nel lessico - se non nell'uso - di etimologia controversa che indica genericamente le figurine, maschere e dischi [...] ed è affine agli esemplari pompeiani, per quanto assai più tardo. Le raffigurazioni espresse sugli o. sono sempre relative al tiaso dionisiaco, il che porta ad una certa fissità e quasi obbligatorietà di motivi e di schemi. Esistono anche o. ovoidali ...
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ZAGREUS (Ζαγρεύς)
E. Paribeni
Nelle età più antiche appare incerto se si tratti di una divinità indipendente o di un appellativo particolare riservato a Dioniso e ad altre divinità ctonie. Più tardi, [...] . Inst., 1865, tav. B) in cui una solenne figura femminile seduta porge il seno a un bimbo, inquadrata da elementi nettamente dionisiaci quali un tirso e una pantera accompagnati da un Eros volante; o il noto tondo di coppa del Cabinet des Médailles ...
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MILDENHALL, Tesoro di
J. M. C. Toynbee
Tesoro di argenterie romane del IV sec. d. C.; fu scoperto verso il 1942 durante i lavori di aratura vicino al villaggio di M. nel Suffolk e, per la legge sui [...] , rappresenta una serie di esseri marini; quella esterna, più larga, un thiasos dionisiaco. Lo stile di questa ornamentazione e di quella dei due piatti dionisiaci piu piccoli, è molto vigoroso, naturalistico, e assolutamente classico, ma la fattura ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...