Poeta greco della commedia attica "antica" (seconda metà del 5º sec. a. C.); fu detto inventore della "parodia", nel senso che per primo la trattò come particolare forma letteraria, a carattere drammatico, [...] da rappresentarsi negli agoni dionisiaci e nelle Panatenee. Si hanno varî frammenti delle parodie di E., delle quali la più importante fu la Gigantomachia, e due trimetri di una sua commedia, Filina. ...
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VÀRNALIS, Kostas
Mario Vitti
Poeta e prosatore greco, nato a Burgas, Bulgaria, il 14 febbraio 1884, morto ad Atene il 16 dicembre 1974. Ad Atene trascorse quasi tutta la vita; le opere Τὸ ϕῶς πού καίει [...] stile di Palamàs, sia del decadentismo nietzchiano; tuttavia, nonostante l'alternarsi di temi cristiani con altri dionisiaci, l'atteggiamento dominante e caratterizzante è quello di ribellione sociale. Le posizioni marxiste di V. sono ravvisabili ...
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VENÉZIS, Ilías (‛Ηλίας Βενεζης)
Filippo Maria PONTANI
Narratore greco, nato ad Aivalì (Asia Minore) nel 1903.
La diretta esperienza della deportazione e delle angherie patite nel 1922 da parte dei Turchi [...] di nullità miracolosamente fa riaffiorare un amore di vita, a cui la consapevolezza dell'assurdità del reale vieta abbandoni dionisiaci, inducendo una patina di malinconica tenerezza. Dal linguaggio lirico del v., forse un po' gracile e castamente ...
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Narratore e saggista italiano (Torino 1926 - Montepulciano 2002); dal 1967 prof. di letteratura anglo-americana nell'univ. di Roma (I letterati e lo sciamano, 1969; L'esotismo nella letteratura angloamericana, [...] perenne: l'incontro fra le tradizioni d'Oriente e d'Occidente (1999). Z. aveva curato inoltre il volume Il dio dell'ebbrezza: antologia dei moderni dionisiaci (1998) e preparato un nuovo libro: Discesa agli inferi e resurrezione (post. 2002). ...
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HUGHES, Ted (App. IV, ii, p. 140)
Giuliana Scudder
Poeta inglese, morto a Londra il 28 ottobre 1998. Il titolo di poet laureate, conferitogli nel 1984, confermò il notevole successo di critica e i consensi [...] a soggetto cinematografico, apre un primo spiraglio nel nichilismo di H. descrivendo, con richiami a pratiche sciamaniche, riti dionisiaci e mitologie cristiane e pagane, un dramma di morte e resurrezione, o se si vuole di personalità scissa in ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] cui Orfeo si sarebbe opposto; mentre d'altra parte sia il mito di Orfeo sia l'orfismo presentano elementi indubbiamente dionisiaci. Non bisogna però dimenticare che Apollo e Dioniso nella realtà religiosa greca non erano in contrasto, e a Delfi ...
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INGENHEIM, Luciano von (pseudonimo: Luciano Zuccoli)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Calprino, nel Canton Ticino, il 5 dic. 1868, in una famiglia aristocratica di origine tedesca (questi i soli dati [...] Lo scandalo delle baccanti (ibid. 1928), in cui viene esaltato il mito della romanità in contrapposizione ai "depravati" culti dionisiaci di provenienza orientale. Tra il 1927 e il 1928 l'I. lasciò l'Italia trasferendosi a Parigi per curare le ...
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dionisiaco
dioniṡìaco agg. [dal lat. tardo Dionysiăcus, gr. Διονυσιακός] (pl. m. -ci). – Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell’ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato...
cista1
cista1 s. f. [dal lat. cista, gr. κίστη; cfr. cesta]. – 1. Recipiente cilindrico, generalm. di bronzo, ma anche di altri materiali (argento, legno, cuoio, vimini), che anticamente veniva adoperato nei misteri dionisiaci, per nascondere...