. 1. Questa (come gli equivalenti nelle varie lingue europee e gli equivalenti italiani vasi pugliesi, vasi di Puglia o delle Puglie) è la denominazione di gran lunga più usata, ed in ogni caso la più [...] e splendide di quelle dell'Italia meridionale (basta pensare a Siracusa), ma fatti simili nella produzione di ceramiche i morti cioè erano concepiti come beati tiasoti al seguito diDioniso, ritenuto dio salvatore dalla morte e datore della felicità ...
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Nome di alcuni personaggi cartaginesi.
1. Comandante cartaginese del sec. IV a. C. Questo nome ci appare quattro volte nella storia di Cartagine e della Sicilia, tra gli ultimi anni diDionisio I e l'età [...] autore di una cospirazione in Cartagine, di cui Giustino parla, appartiene certamente all'età di Timoleonte, non a quella diDionisio II, Lilibeo, ricevé un'ambasciata di Gerone, mandata per stringere una alleanza tra Siracusa e Cartagine in seguito ...
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Poeta lirico greco, vissuto dal 435 al 380 a. C. Fatto prigioniero nella conquista dell'isola (424 a. C.), fu condotto in Atene e quindi venduto schiavo a un certo Agesilo che lo fece educare e gli diede [...] contrarî alle sue innovazioni artistiche. Fu schiavo poi di Melanippide. Più tardi passò a Siracusa e visse alla corte diDionisio il Vecchio, che per la sua libertà di linguaggio lo fece chiudere nelle latomie; fuggito di là si recò in Creta, e poi ...
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Avventuriero ateniese del demo di Aixone; alcuni ne fanno un discepolo di Platone, che però nella 7ª epistola (di discussa autenticità) nega energicamente tale relazione. Avendo dovuto allontanarsi dalla [...] la liberazione della Sicilia dalla tirannide diDionisio il giovane; nell'entrata di Dione in Siracusa, C. era al suo fianco (357). Presto però egli si schierò fra gli scontenti del governo di Dione, accusando questo di aspirare alla tirannia; invano ...
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Città della Sicilia orientale, primamente nominata a proposito della fondazione di Calacte (v.) ad opera di Ducezio, fondazione alla quale avrebbe partecipato Erbita (447). Nel 403 fu assalita invano da [...] Dionisio. Nel 317 ad Erbita si rifugiarono gli oligarchi banditi da Siracusa. In epoca romana figura tra le civitates decumanae ed ebbe anch'essa a soffrire delle angherie di Verre. La località dove sorgeva non è stabilita con precisione. Si può ...
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Eusebio, santo
Angelo Di Berardino
Il suo episcopato fu molto breve, solo di alcuni mesi, nell'anno 308, quando a Roma era imperatore Massenzio; altri pensano invece che l'anno fosse il 309 oppure il [...] Furio Dionisio Filocalo sulla sua tomba (Inscriptiones Christianae urbis Romae. Nova series, IV, a cura di G e la deportazione in Sicilia di papa Eusebio, ivi 1886.
Id., Le catacombe di S. Giovanni in Siracusa e le memorie di papa Eusebio, ivi 1890. ...
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Eraclio, antipapa
Angelo Di Berardino
L'unica testimonianza su E. si trova in un epigramma di papa Damaso, in onore di papa Eusebio, (P.L., VI, col. 27A; Inscriptiones Christianae urbis Romae. Nova [...] , 18¹, 18²), che lo fece incidere da Furio Dionisio Filocalo.
Di questo epigramma sono stati rinvenuti solo dei frammenti, poiché la Siracusa, in Sicilia, dove morì nello stesso anno. In ogni caso l'intervento di Massenzio non fu un gesto di ...
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Nobile siracusano (metà sec. 4º a. C.); vinto Dionisio II, occupò Siracusa, ma fu vinto poi da Timoleonte e dovette tornare a Leontini (342 a. C.). Consegnato dai suoi soldati al nemico, fu ucciso col [...] figlio (339 a. C.) ...
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Nome di tre personaggi della storia siracusana: 1. Comandante (405 a. C.), con Dionisio, dell'esercito siracusano, favorì il colpo di stato del collega, e gli diede in moglie la figlia Aristomache. 2. [...] Nipote del precedente, entrato in Siracusa (353 a. C.) durante l'assenza di Callippo ateniese, vi dominò per due anni; fu poi ucciso. 3. Figlio di Dione, morì suicida ancor giovane. ...
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Sofista greco (sec. 5º-4º a. C.), contemporaneo di Platone; vissuto alla corte diDionisio il Giovane a Siracusa. A lui è attribuita la paternità dell'argomento del "terzo uomo" contro la dottrina platonica [...] delle idee ...
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quadrireme
quadrirème s. f. [dal lat. quadriremis, comp. di quadri- e remus «remo»]. – Nell’antichità, nave da battaglia a quattro ordini di remi: costruite per la prima volta da Dionisio I tiranno di Siracusa nel 399 a. C. o dai Cartaginesi...
latomie
latomìe (alla lat. latòmie) s. f. pl. [dal lat. lautumiae o latomiae, gr. λατομίαι, comp. di λᾶς «pietra» e tema di τέμνω «tagliare» (v. -tomia)]. – Nell’antichità, cave di pietra nelle quali spesso venivano condannati ai lavori forzati...