SQUILLACE (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Felice CRISPO
Giuseppe ISNARDI
Giuseppe AGNELLO
Piccola antica città calabrese della provincia di Catanzaro, situata su di un'altura a 344 m. s. m. e [...] e fu colonia di Crotone alla quale fu tolta da DionisioI che la diede ai Locresi (377).
A nord di 947; Ed. Scheer, Lycophr. Alexandra, Berlino 1908, p. 40. - Per i monumenti medievali, v.: É. Bertaux, L'art dans l'Italie Méridionale, Parigi 1904 ...
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Caca è divinità romana del fuoco, della quale sappiamo pochissimo. Lattanzio (Institutiones, I, 20, 36) ce ne dà una notizia breve e quasi certamente errata. Servio (Ad Aen., VIII, 190) precisa che aveva [...] di Servio permette poche, se non arbitrarie illazioni. Più numerosi i dati intorno a Caco; ma di difficile interpretazione. C'è un nel Foro Boario. Da ultimo, gli storici Livio (I, 7, 3 segg.) e Dionisio (I, 39) raccontano anch'essi il furto e la ...
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Paese e comune agricolo della Sicilia centrale, nella provincia di Enna, 12 km. a ENE. della quale è posto il centro capoluogo, sulla sommità di un'altura, a 850 m. s. m., a 4 km. dalla riva sinistra del [...] fu abitata da Siculi, che nel 396-5 ricusarono di associarsi al movimento di rivolta a favore dei Cartaginesi contro DionisioI, del quale divennero poco dopo alleati. Gli abitanti erano agricoltori, adoravano il dio del fiume Chrysas (Dittaino) che ...
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Antica città di Sicilia, nella parte occidentale dell'isola. Essa vien designata come posta tra Entella e Lilibeo, cioè nella via che conduceva da una città all'altra. Dopo il Cluverio, si suol identificare [...] . Questa ci appare, nella sua storia, animata dal bisogno di sottrarsi al predominio cartaginese: stese perciò la mano a DionisioI, quando investiva Segesta (396), ma tornò a Cartagine, dopo che Imilcone riprese Motia; più tardi seguì l'esempio di ...
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Nome assegnato dagli antichi a un fiume della Calabria (antico Bruzio), da riconoscersi probabilmente nell'odierno Gallipari o nello Stilaro, o, comunque, in altro scorrente a nord di Caulonia e a sud [...] 'agosto del 389 a. C. (o, secondo un'altra cronologia, del 388), fra le forze di DionisioI di Siracusa e l'esercito della Lega italiota. Dionisio, fatta lega coi Lucani contro gl'Italioti, era salpato da Siracusa, al principio dell'estate, con 40 ...
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Ditirambografo attico. Alcune antiche testimonianze sembrano alludere a due diversi poeti di tal nome, ma si tratta, forse, dello sdoppiamento di una sola persona. Nacque da Meleto, citaredo di fama, nel [...] il 400 si adoperò a far togliere il coro dalla commedia: su proposta sua nel 394-3 si approvò un decreto in onore di DionisioI di Siracusa. In due processi in cui egli sostenne la parte di accusatore fu difensore Lisia, che lo trattò da uomo empio e ...
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Antica città di Sicilia, sul versante settentrionale, ai confini del territorio di Messana. Sorgeva, secondo ogni verosimiglianza, sotto l'odierna Tripi, ove nel sec. XVI si scorgeva un largo campo di [...] affaccia alla storia nella seconda metà del sec. V a. C. con le sue piccole monete di tipo e di leggenda ellenica. DionisioI le tolse parte del territorio per fondarvi la colonia di Tindari. Qualche anno dopo (393 circa), Abaceno si univa, contro di ...
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Città antichissima del Lazio che Dionisio (I, 79) fa risalire ad età ancora anteriore alla fondazione di Roma, forse di origine sabina come riferisce Plutarco (Rom., 16). Secondo la tradizione, essa venne [...] ancora nel Medioevo Anina o Aniva, non lungi dal Casale di Marco Simone; il Gell sul colle di Ceano (M. Cornicolani).
Bibl.: W. Gell, The topogr. of Rome a. its vicinity, Londra 1846, I, p. 228 segg.; A. Nibby, Analisi dei cont. di Roma, Roma 1849 ...
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Figlio di Polidoro e nipote di Giasone di Fere, che fu assassinato nell'anno 370 a. C. Dopo l'uccisione di Giasone, gli succedettero nella tirannide i due fratelli Polidoro e Polifrone; ma Polidoro fu [...] XII, 107), quando mette Alessandro insieme con Dionisio fero, si riferisce ad Alessandro il grande, , 40; Valerio Massimo, IX, 13 (ext.).
Bibl.: Schaefer, Demosthenes, 2ª ed., I, Lipsia 1885, p. 79 seg. e passim; E. Meyer, Geschichte des Altertums, V ...
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Fenici
Tommaso Gnoli
Un popolo di marinai, esploratori e commercianti
I Fenici furono un'antica popolazione semitica originaria delle regioni costiere del Mediterraneo orientale (attuale Libano). Grandi [...] (Trapani), Solunto e Lylibaeum (Marsala), che venne fondata dopo che i Fenici abbandonarono la vicina isola di Mozia a seguito della distruzione dell'insediamento punico da parte del re di Siracusa Dionisio il Vecchio nel 397 a.C. La fine del dominio ...
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quadrireme
quadrirème s. f. [dal lat. quadriremis, comp. di quadri- e remus «remo»]. – Nell’antichità, nave da battaglia a quattro ordini di remi: costruite per la prima volta da Dionisio I tiranno di Siracusa nel 399 a. C. o dai Cartaginesi...
tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. Originariamente il termine, riferito...