. È la minima unità dell'antica fanteria romana consistente, come il nome indica, di cento uomini. La funzione tattica delle centurie fu presto soverchiata (fin dal tempo delle guerre sannitiche) da quella [...] il rapporto fra l'esercito e il comizio. Secondo una dottrina già dominante, ispirata alle dichiarazioni di Dionisio, il e anche durante l'impero si continuò a far capo al vecchio sistema per la distribuzione di frumento.
La parola centuria ha ...
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MARSALA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Enzo MAGANUCO
Gaetano Mario COLUMBA
Giuseppe LA MANTIA
Giovanni DALMASSO
Importante città della provincia di Trapani, dalla quale dista circa 32 km. [...] . Sicché quel centro fu emporio commerciale in ogni tempo. Ilvecchio porto, una volta assai importante, era a N. dell i Cartaginesi la chiave della Sicilia. Essa rimase inespugnabile: resistette a Dionisio I nel 368-7, a Pirro nel 276. I Romani, ...
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Mitico eroe della Troade, divenuto anche l'eroe massimo del Lazio. Le sue gesta occupano una parte cospicua dell'Iliade, e formano il soggetto dell'Eneide. La sua leggenda si può dividere in tre parti.
Enea [...] con la moglie Creusa e il figlio (Ascanio), gli dei patrî (gli dei famigliari) e ilvecchio padre Anchise. Questa scena di da Livio (I, 1) e più largamente da Dionisio d'Alicarnasso (I), il quale però ha sentito indubbiamente in qualche punto l' ...
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(gr. ἀττικισμός). Conviene distinguere nettamente (come per asianismo; v.) un uso linguistico e uno retorico di questo termine: comune ai due è che entrambi suppongono, quale ideale, l'imitazione dei grandi [...] latina un analogo di Lisia, proponeva a modello ilvecchio Catone!
Quello che per l'atticismo linguistico si congettura con certezza, è per quello retorico testimoniato direttamente dal teorico Dionisio di Alicarnasso (nel proemio all'opera intorno ...
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Portava questo nome la grande raccolta di notizie annalistiche desunte dagli archivî del pontefice massimo, che venne pubblicata non molto prima dell'età di Cicerone; e poiché da Cicerone appunto sappiamo [...] annalisti dell'età sillana e attraverso ad essi Livio e Dionisio abbiano largamente attinto alla compilazione di Scevola per la storia gli sembravano più importanti, quali (come riferisce Catone ilvecchio al cui tempo l'uso di esporre quelle tavole ...
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Grammatico e poligrafo alessandrino, figlio di Posidonio (Eusebio, Praepar. Evang., X, 10, 16; Pseudo-Giustino, Cohort. ad Graecos, 9). Diede a sé stesso il nome di Πλειστονίκης, che veniva volentieri [...] XV, 680 d; De metallica disciplina citata da Plinio ilVecchio nell'indice delle sue fonti pel libro XXXV; Γλῶσσαι le lettere dell'alfabeto, Περὶ στοιχείων citata negli scolî alla Grammatica di Dionisio Trace (Bekker, Anecd. graeca, II, p. 704) e un ...
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Il nome ricorre tre volte in una stessa famiglia di scultori che fiorì a Rodi nei secoli II (fine) e I a. C. Documenti epigrafici trovati a Lindo permettono di stabilire la genealogia: il primo, figlio [...] per figli un altro Atanadoro (nato verso l'80, poi adottato da Dionisio), e un terzo Agesandro, adottato da un Damaineto e ricordato come si riferisce certamente la notizia di Plinio ilvecchio sopra il celebre gruppo statuario del Laocoonte, ch'egli ...
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Uno dei più antichi logografi greci. La sua personalità è involta in 1ma densa caligine; ma intorno alla realtà storica di questo scrittore non v'è ragione di dubitare. Secondo un cenno di Suida, C. era [...] dubbio che nell'antichità essa si conservasse. Giacché Dionisio d'Alicarnasso, esperto conoscitore della letteratura storiografica più Mileto anche presso Plinio ilVecchio e lo storico Flavio Giuseppe. Si credeva che fosse il più antico scrittore di ...
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Teorico greco di musica, vissuto nel sec. IV d. C., del quale ci è giunta una Εἰσαγωγὴ τέχνης μουσικῆς (Introduzione all'arte musicale) in forma dialogica: centone disordinato, nel quale il Jan bene distinse [...] 1841 il testo greco e da A.I.H. Vincent, in Notices et extraits, 1847, la traduzione francese di un trattato, che il Bergh (Philol., XIV, 1869) e il Jan (Programma del liceo di Strasburgo, 1890) dimostrarono attribuibile a un Dionisio contemporaneo ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] il Seneca tragico è noto invece all'autore dell'epistola a Cangrande). Sono citati, per la scienza medica, i Tegni (cioè la Τέχνή ἰατρική) di Galeno e gli Aforismi di Ippocrate. Degli scrittori ecclesiastici più antichi cita Dionisio tra ilvecchio e ...
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tirannia
tirannìa s. f. [der. di tiranno]. – Il governo del tiranno, l’esercizio della tirannide: Aristotele definì la t. come una degenerazione della monarchia; sotto la t. (o la tirannide) di Dionisio il Vecchio. Per estens., l’esercizio...
vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, vin greco, vin santo). – 1. a. Prodotto...