Poeta (Seibo 1883 - ivi 1949); rappresenta una delle prime voci moderniste nella poesia dominicana ed esercitò vasta influenza sui contemporanei. È autore di un poema simbolico, Jacinto Dionisio Flores [...] (1935), e di varie raccolte di poesie (Sinfonía, poesía heroica, 1941; Leyenda del pájaro azul, 1948) ...
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Antico cesellatore in argento del quale Plinio ricorda dei bicchieri decorati con centauri e baccanti conservati in Rodi, nel tempio di Dionisio. Erano famosi di lui anche altri bicchieri con scene di [...] caccia. È questo uno dei soggetti favoriti nella decorazione dei vasi aretini (v. aretini, vasi) che erano imitazione di vasi cesellati in metallo. Per altro si è messa in dubbio l'esistenza di questo ...
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Vate arcadica, madre di Evandro; il suo nome si voleva far derivare dai vaticinî che ella proferiva in versi (carmina). Dionisio e Plutarco l'identificano con Themis, che poi si disse Carmentis quando [...] si trasferì in Italia. Venuta nel Lazio con il figlio Evandro e gli altri Arcadi, mentre gli altri si fissarono sul Palatino, ella pose la sua residenza alle falde del Capitolino dal lato che guarda il ...
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Nome di due grammatici greci del 1º sec. a. C. 1. T. il Vecchio di Amiso nel Ponto (il suo nome in origine era Teofrasto), scolaro di Dionisio Trace, condotto da Lucullo a Roma come prigioniero della guerra [...] mitridatica (intorno al 70, poi liberato), vi importò le teorie di Aristarco di Samotracia. Fu molto noto per la sua dottrina e per la ricca biblioteca. Fu consigliere di Attico nell'edizione di autori ...
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Uomo politico e generale corinzio (400 circa - 336 a. C.). Stratega di Siracusa, molti anni dopo aver liberato la città (365) dalla tirannide, comandò una spedizione (345) per aiutare i democratici di [...] . Fu a capo di una piccola spedizione corinzia mandata (345) per aiutare i Siracusani democratici, rifugiatisi a Leontini al ritorno di Dionisio II, e per porre fine all'anarchia in Siracusa e nell'isola. Quando i Cartaginesi inviarono in Sicilia una ...
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Comune della prov. di Catania (fino al 1929 Adernò; 82,5 km2 con 36.245 ab. nel 2007).
Dell’antica A. (gr. ῾Αδρανόν, lat. Adrano Hadranum), fondata da Dionisio I verso il 400 a.C. presso il santuario della [...] divinità omonima e conquistata dai Romani nel 263, restano ingenti rovine (mura, necropoli, iscrizioni sicule) ...
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Antichissima colonia calcidese nel golfo dell’attuale Taormina (nei pressi di Capo Schisò), fondata secondo la tradizione nel 735 a.C. da Teocle. Nel 403 fu distrutta da Dionisio I di Siracusa, ma continuò [...] a esistere in epoca successiva come modesto insediamento.
Dell’insediamento coloniale rimangono resti di abitazioni private e di un quartiere adibito alla produzione di manufatti ceramici e coroplastici ...
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BARTALESI, Urbano
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Nacque a Siena nel 1641, da famiglia di argentieri senesi attivi a Roma tra il 1634 e il 1793. Figlio di Dionisio, attivo prima a Siena in via delle [...] Donzelle e trasferitosi poi a Roma, il B. apprese il mestiere da un altro artista senese residente a Roma: Domenico Brandi. Tenne bottega in via del Pellegrino, la famosa strada degli orefici, all'"insegna ...
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Siracusa Comune della Sicilia sud-orientale (207,7 km2 con 119.056 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, nel suo nucleo originario continuativamente abitato dal 14° sec. a.C., occupa l’isola [...] espanse sulla terraferma con i quartieri di Acradina, Tyche e Neapoli, circoscritti nel 402-01 a.C. dalla cinta muraria di Dionisio II. Dopo la conquista romana nel 212 a.C. furono abbandonate le mura dionigiane, ma gli altri quartieri, circondati da ...
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POLITORIO
Giuseppe Lugli
. Antichissima città dei Prisci Latini, conquistata secondo la tradizione da Anco Marzio, il quale trasportò gli abitanti a Roma relegandoli sull'Aventino. Livio (I, 33) e Dionisio [...] (III, 37, segg.) parlano di un tentativo di ripopolamento della città per parte dei Latini contrarî a Roma, tentativo che fu subito represso dai Romani, distruggendola interamente; per questo Plinio la ...
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dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...
dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...