Favolista russo (Enotaevsk, Astrachan, 1745 - Smirne 1784); satireggiò nelle sue favole, di cui una buona metà è imitazione da La Fontaine e da Gellert, l'esagerata xenofilia dei suoi tempi. Sue favole [...] celebri sono: Dionis i ego ministr ("Dionisio e il suo ministro"), Privilegija ("Il privilegio"), Metafizik ("Il metafisico"). ...
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MAZZUOLI
Maria Vittoria Thau
– Famiglia toscana di scultori, pittori e scalpellini, vissuti tra il XVII e XIX secolo. Per la ricostruzione delle sue vicende restano ancora riferimenti primari i testi [...] , nacque a Siena o a Volterra nel 1643 (ibid., p. 178). Di lui si sa molto poco, se non che successe al padre Dionisio nelle cariche all’Opera del duomo. Insieme con il fratello Giovanni Antonio firmò il disegno per l’altare di S. Maria della Scala ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος)
L. Guerrini
2°. - Architetto sovrintendente o impresario ai lavori del tempio di Apollo a Didyma verso la fine del II-inizio I sec. a. C. L'iscrizione riporta anche il patronimico [...] (Ph. è figlio di Dionisio), non l'etnico.
Bibl.: F. Noack, Eleusis, Berlino-Lipsia 1927, p. 308, nota 139; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XIX, 1937, c. 2389, s. v.; Th. Wiegand, Didyma (II, Die Inschriften), Berlino 1958, nn. 45 e 46, p. 65 s., con ...
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FRIGIOTTI (Freggiotti, Fregiotti), Filippo
Caterina De Angelis
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo pittore documentato a Roma dal 1715 al 1732. È probabile che il F. abbia avuto [...] ms. 128, cc. 19, 35, 52, 72, 126, e ms. 248 "Mastrino e ristretto delle entrate e spese dell'anno 1721", c. 10 (per Dionisio); Visite apostoliche, S. Sebastiano fuori le Mura, 113, 1726, fasc. 18; 1727, fasc. 20; S. Susanna, 13-1-2, fasc. 7; Arch. di ...
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Nome di vari personaggi greci, tra cui: 1. A. tiranno di Argo dal 240 a. C. circa; sconfitto da Arato presso Cleone, venne ucciso nella fuga da un cretese. 2. A. di Cirene, filosofo (circa 435-360 a. C.), [...] il Vecchio, incontrandosi con Platone, col quale poi si ritrovò nel 361 alla corte di Dionisio il Giovane. È difficile distinguere il suo contributo personale alla dottrina cirenaica, da quello dei successori. Assai improbabile è che risalga già ...
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TIMOLEONE o Timoleonte (Τιμολέων, Timolĕo)
Gaetano De Sanctis.
Generale corinzio del sec. IV a. C. Nacque di famiglia cospicua, intorno al 400.
Segnalatosi in un combattimento di cavalleria in cui salvò [...] lui il tiranno di Catania Marco o Mamerco, valoroso soldato di origine italica. Ciò che più monta, gli si arrese Dionisio, e T. mandò un piccolo reparto di Corinzî a prendere possesso della rocca, dove trovarono copia di rifornimenti e si aggregarono ...
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ALESA (῎Αλαισα, Halaesa, Halēsa)
G. Carettoni
V. Tusa
Città della Sicilia a N-O dell'odierna Tusa. Fu fondata nel 403 a. C. da Arconida, signore di Erbita, il quale vi condusse molti mercenarî che l'avevano [...] anni prima della fondazione, nella stessa località si erano stabiliti i Campani licenziati da Imilcone in seguito alla pace con Dionisio (Diod., xiv, 8, accenna all'espansione dei Campani in Sicilia. Per la questione connessa col passo di Diodoro, v ...
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SPEUSIPPO (Σπεύσιττττος, Speusippus)
L. A. Scatozza Höricht
Filosofo accademico e nipote per parte materna di Platone. Nato ad Atene nel 407 a.C., entrò a far parte dell'Accademia e frequentò probabilmente [...] anche la scuola di Isocrate (Diog. Laert., IV, 2). Allorché Dione di Siracusa, bandito da Dionisio II, venne ad Atene, si determinò fra il primo e S. una stretta amicizia. Nel 361 a.C., S. accompagna Platone nel viaggio in Sicilia. Essendosi convinto ...
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Nome di due scultori ateniesi: 1. Trasferitosi a Roma, intorno al 177 a. C. scolpì un Apollo nel tempio costruito da G. Sosio in Roma, che si è identificato nel tipo da Cirene con la cetra (oggi a Londra; [...] noto in più copie). Fu padre di Policle e Dionisio, scultori. 2. Nipote del precedente (inizî sec. 1º), autore con Dionisio della statua di Ofellio Fero a Delo, e con il fratello Timocle di statue di Asclepio e Atena Cranèa a Elatea, e del lottatore ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] (Tito Livio, Dionisio d’Alicarnasso, Plutarco) è quella secondo cui Numitore, re di Alba Longa, aveva un fratello, Amulio, che ne usurpò il trono e ne costrinse la figlia Rea Silvia a farsi vestale. Questa fu da Marte resa madre di due gemelli, R. e ...
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dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...
dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...