Annalista romano (sec. 1º a. C.), padre del poeta e oratore Licinio Calvo; fervente democratico, tribuno della plebe (73), poi pretore e al governo di una provincia; processato (66) per concussione e condannato, [...] Roma dalle origini in almeno 16 libri, di cui abbiamo pochi frammenti in citazioni, furono usati da Livio e da Dionisio d'Alicarnasso. Fu uno dei pochi annalisti a compiere accurate ricerche storiche (mise per esempio a frutto le liste magistratuali ...
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. Antichissima città del Lazio, una delle trenta che inviavano la loro rappresentanza sul Monte Albano a dividere la carne del toro sacrificato a Giove Laziale. Secondo la leggenda passò in mano dei Volsci, [...] i Romani nel 493, mercé il valore di Gaio Marcio, detto appunto perciò Coriolano. Dalla descrizione che Livio (II, 33, 39), Dionisio (VII, 9 segg.) e Plutarco (Coriol., passim) dànno di questo episodio, come anche dalla contesa sorta nel 443 a. C ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] Dione, P. intraprese nel 361 il suo terzo e ultimo viaggio in Sicilia. Ma neppure questa volta l'esito fu favorevole: Dionisio inasprì anche più i provvedimenti contro Dione, e i suoi rapporti con P. si fecero così difficili da mettere in pericolo lo ...
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Poeta lirico greco, vissuto dal 435 al 380 a. C. Fatto prigioniero nella conquista dell'isola (424 a. C.), fu condotto in Atene e quindi venduto schiavo a un certo Agesilo che lo fece educare e gli diede [...] attici contrarî alle sue innovazioni artistiche. Fu schiavo poi di Melanippide. Più tardi passò a Siracusa e visse alla corte di Dionisio il Vecchio, che per la sua libertà di linguaggio lo fece chiudere nelle latomie; fuggito di là si recò in Creta ...
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GRAPHIKOS (Γραϕικός)
M. B. Marzani
Scultore greco, vissuto nel II sec. a. C.
La sua firma insieme a quella di Myron (Μύρων) si trova su di una base quadrangolare di marmo bianco, che aveva portato una [...] 1902 nelle terme dell'Agorà Tetragona di Delo. Nell'iscrizione si dice che il monumento era stato eretto durante l'arcontato di Dionisio, per il quale sono state fissate date discordi, ma non al di fuori del periodo 142-134 a. C.
Bibl.: Inscriptiones ...
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Vedi SICELIOTI, Vasi dell'anno: 1973 - 1997
SICELIOTI , Vasi (v. s 1970, p. 716)
F. Giudice
Nuove attribuzioni e il problema dei rapporti tra officine campane e siceliote costituiscono i temi principali [...] un'officina di vasai operante a Thermal, intorno al 360 (quella di Carcino di Reggio), al tempo quindi della tirannide di Dionisio II. Su questa linea U. Spigo ha tentato una sistemazione cronologica, nella quale pone tra l'ultimo ventennio del V e ...
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VETULONIA (Οὐετουλώνιον, Vetulonion o Vetulonia, etrusco Vatluna, Vetluna o Vetalu)
Doro Levi
Antica città etrusca, e una delle 12 principali città della confederazione, in cui, secondo la tradizione, [...] , i fasci, la sella curule, la toga pretesta, come pure la tromba (Silio Italico, Punica, VIII, v. 483 segg.). Dionisio di Alicarnasso (III, 51), narra che i Vetuloniesi, insieme con altri popoli dell'Etruria, apportarono aiuto ai Latini contro ...
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Antica città del Lazio, situata sopra una delle tre colline che emergono dalla piana dell'Aniene, sotto Monte Gennaro, dette appunto Montes Corniculani; secondo il Gell, su quella dove sorge l'odierno [...] collina di Monte Celio o Monticelli. Secondo gli annalisti fu conquistata da Tarquinio Prisco nella sua lotta contro i Latini, e Dionisio (IV,1) aggiunge che era molto ben fortificata. Plinio (Nat. Hist.. III, 68) la enumera fra le città scomparse al ...
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È il primo, per quanto sappiamo, che abbia fatto dell'arte gastronomica argomento di versi, in un poema intitolato ‛Ηδυπάϑεια i cui Ateneo ci ha conservato, ripetutamente citandolo, numerosi frammenti. [...] , Archestrato ci appare contemporaneo di uomini che vissero nella prima o nella seconda metà del sec. IV a. C. (Dionisio di Sinope, poeta comico, Diodoro di Aspendo, filosofo pitagoreo, Epicuro), e poiché sembra derivare alcune nozioni di storia ...
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Insigne filologo tedesco, operosissimo in molti campi della filologia classica e in particolar modo nello studio dell'oratoria greca. Nato a Osnabrück il 22 gennaio 1843, libero docente a Königsberg nel [...] a Kiel, donde passava nell'anno 1892 a Halle, dove mori il 5 marzo 1907. Da una dissertazione sugli scritti retorici di Dionisio d'Alicarnasso si sviluppò l'opera del Blass sull'oratoria greca da Alessandro ad Augusto (Berlino 1865), a cui tenne poi ...
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dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...
dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...