Poeta didascalico greco (2º sec. d. C.), autore (124 d. C.) di una Periegesi della Terra, poemetto in 1187 eleganti esametri, che fu parafrasato in 1393 esametri latini da Avieno (4º sec. d. C.) e ritradotto poi da Prisciano in 1087 esametri (5º sec. d. C.). Usato come libro di scuola; le descrizioni dell'Africa, dell'Europa e dell'Asia risentono delle limitate conoscenze dell'autore, tra le cui fonti ...
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1. Scultore (attivo alla metà del 2º sec. a. C.) figlio di Timarchide e fratello di Policle. Scolpì le statue di Giove e di Giunone per i due templi poi rinchiusi nel Portico di Ottavia a Roma. Rimane di lui la statua classicheggiante di C. Ofellio Fero, eseguita a Delo insieme con il nipote Timarchide II. 2. Scultore (attivo alla metà del 1º sec. d. C.), autore di una statua detta di Agrippina minore, ...
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Scultore, autore di varie statue bronzee in Olimpia. Eseguì (460 a. C.) con Glauco di Argo molte statue in un donario a N del tempio di Zeus; negli scavi è stato messo in luce il basamento con tracce dei perni delle statue. Nell'Altis era anche un suo cavallo bronzeo con auriga, dono di Formide arcade ...
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Mitografo greco (fine del 2º sec. a. C.), detto ciclografo, perché autore di un "ciclo" o enciclopedia mitografica in 7 libri, che raccoglieva dalla tradizione poetica leggende sui miti degli Argonauti, [...] di Eracle e di Dioniso, unendo il dotto al romanzesco. Due frammenti conservatici sono una parafrasi dall'Odissea e dalla Piccola Iliade. ...
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Grammatico alessandrino (seconda metà del 1º sec. d. C.); scolaro del filosofo Cheremone, fu suo successore in Alessandria e maestro del grammatico Partenio. Visse poi in Roma dal tempo di Nerone a quello di Traiano e presso la corte imperiale rivestì varî uffici (addetto alle biblioteche, alle lettere, ai responsa) ...
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Geografo greco (2º sec. d. C.); autore di un accurato Periplo del Bosforo, del quale restano due frammenti e una traduzione latina con commento di Pierre Gilles (m. 1555), che scoprì in Costantinopoli il manoscritto, poi perduto ...
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Calligrafo (4º sec. d. C.); disegnò in capitali quadrate ornate ed eleganti (filocaliane) le epigrafi marmoree dettate da papa Damaso, che onoravano le tombe dei martiri; è opera sua anche la titolatura del Cronografo del 354 ...
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Primogenito di Dionisio I (4º sec. a. C.); succeduto al padre nel 367, concluse prontamente la pace coi Cartaginesi sulla base dello statu quo e si propose, consigliato da Dione, di attuare un programma [...] di riforme tese a mitigare il dispotismo. Su consiglio dello stesso Dione fece venire alla propria corte Platone: ma seguì poco gli insegnamenti del filosofo e, per di più, insospettitosi contro il proprio ...
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Arcivescovo di Milano (351), per aver difeso nel concilio di Milano (355) il simbolo di Nicea e s. Atanasio, fu, per ordine dell'imperatore Costanzo, deposto e relegato in Armenia dove morì (prima del 362). S. Ambrogio ne fece trasferire (375-76) il corpo a Milano, nella chiesa che prese il nome del santo. Festa, 25 maggio ...
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Scrittore siriaco giacobita (m. 845). È autore di una cronaca che va dall'ascesa al trono dell'imperatore Maurizio alla morte dell'imperatore Teofilo e del califfo al-Mu῾taṣim, cioèdal 582 all'842. Dell'opera rimangono solo estratti, riassunti e citazioni presso autori più recenti ...
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dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...
dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...