Nipote di Dario III e di Persia. Maritata da Alessandro Magno a Cratero (324 a. C.), poi da questo abbandonata, sposò Dionisio, tiranno di Eraclea del Ponto, quindi, dopo la morte di Dionisio, Lisimaco, [...] dal quale nel 300 fu ripudiata. A. si dedicò quindi al governo di Eraclea ma per contrasti con i suoi figli fu da essi uccisa nel 290 circa ...
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Vescovo ariano di Milano (n. in Cappadocia - m. Milano 374), chiamato dall'imperatore Costanzo a sostituire a Milano il cattolico Dionisio (355); nonostante la viva opposizione cattolica e le condanne [...] conciliari (Rimini 359, Roma 372), grazie al favore dell'imperatrice Giustina, riuscì a mantenere la sua sede fino alla morte; i cattolici elessero allora s. Ambrogio ...
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Filologo classico e orientalista (Zörbig 1716 - Lipsia 1774). Essenzialmente autodidatta, pubblicò edizioni di Teocrito, degli oratori attici, di Plutarco, di Dionisio di Alicarnasso, di Libanio, con numerose [...] emendazioni critiche spesso felici (Animadversiones ad graecos auctores, 5 voll., 1751-66); nel campo arabistico, pubblicò e tradusse in latino buona parte dell'opera storica di Abū l-Fidā', saggi di al-Ḥarīrī, ...
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Lessicografo greco (sec. 2º d. C.), seguace del movimento atticista del periodo adrianeo. La sua opera, insieme con quella di Elio Dionisio, fu la fonte principale per i lessici attici posteriori. ...
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Vergine, martirizzata in una sommossa popolare in Alessandria, poco prima della persecuzione di Decio (248-9). Secondo il racconto del vescovo s. Dionisio (in Eusebio, St. eccl., VI, 41) si gettò nelle [...] fiamme, già preparate per bruciarla, dopo che, tra gli altri supplizî, le erano stati spezzati i denti. Perciò è invocata contro il mal di denti, e rappresentata con le tenaglie e un dente. Festa, 9 febbraio ...
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Scrittore di agricoltura (1º sec. a. C.): ridusse in 6 libri il trattato di Magone cartaginese (28 libri), già tradotto e aggiornato da Cassio Dionisio. ...
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Filologo classico (Gross Nossin, Stilp, 1796 - Weinheim 1874); prof. nelle scuole medie di Berlino, poi libraio e scrittore. Pubblicò testi scolastici ed edizioni di Dionisio di Alicarnasso (1823), di [...] Tucidide (1846-47), ecc ...
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Tipografo e incisore di caratteri (Reggio nell'Emilia 1450 circa - ivi 1508 circa), attivo per lo più a Bologna (dal 1474), talvolta associato con Dionisio Bertocchi. Lavorò anche a Reggio (1484 e poi [...] 1500-01), a Pisa (1494), a San Cesario (1499). Dottore in diritto canonico, stampò in prevalenza opere giuridiche, ma anche edizioni popolari in volgare. È autore di versi latini e di numerose prefazioni ...
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Console nel 501 e nel 498 a. C., anni nei quali avrebbe rispettivamente combattuto contro i Latini e Fidene; primo dittatore secondo Livio (nel 501, ma secondo Dionisio di Alicarnasso nel 498); dopo la [...] battaglia al Regillo si sarebbe adoperato in favore dei Latini, e in favore della plebe dopo la prima secessione ...
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Poeta (Seibo 1883 - ivi 1949); rappresenta una delle prime voci moderniste nella poesia dominicana ed esercitò vasta influenza sui contemporanei. È autore di un poema simbolico, Jacinto Dionisio Flores [...] (1935), e di varie raccolte di poesie (Sinfonía, poesía heroica, 1941; Leyenda del pájaro azul, 1948) ...
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dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...
dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...