Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] In forma anche più primitiva si può anzi dire ch'esso era già nato quando il capo del coro, che eseguiva il canto in onore di Dioniso, tra l'una parte e l'altra di quel canto si era messo a recitare e a dialogizzare con gli altri membri del coro. Com ...
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STATUA DI CULΤO (v. vol. VII, p. 476, s.v. Statua)
S. De Angeli
Mondo classico. - Con questa definizione si indica la più importante rappresentazione di divinità in un santuario, oggetto e centro di [...] divinità veniva rimossa dal suo tempio e posta altrove per essere vista e venerata dai fedeli. E il caso dell'ágalma di Dioniso Eleutherèus ad Atene, il quale veniva rimosso dal suo tempio e portato in un ναός presso l'Accademia, il giorno prima dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Amore e morte: Afrodite e Persefone nei pinakes di Locri
Loredana Mancini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I pinakes di Locri Epizefiri [...] , un ramo fiorito e la patera per libagioni per Ade), ricevendo in alcuni esemplari l’omaggio delle altre divinità (Ermes, Dioniso, Ares, i Dioscuri). Talvolta la dea è raffigurata da sola, seduta in trono in atteggiamento maestoso, segno della sua ...
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IPHIMEDEIA
B. Conticello
(᾿Ιϕιμεᾒδεια). − Figlia di Triops, discendente da Kanake e Posidone, sposò lo zio paternò Aloeus e gli generò i giganti Ephialtes e Otos e la fanciulla Pankratis.
Secondo una [...] dio e di Iphimedeia. Mentre un giorno I. e Pankratis sulla cima del monte Drios nella Ftiotide celebravano feste in onore di Dioniso, furono rapiti da due pirati traci di Nasso e portati nell'isola. Qui essi si batterono per la scelta e si uccisero ...
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LAURIO (Λαύριον o Λαύρειον, Laurium)
Margherita GUARDUCCI
Arnaldo MOMIGLIANO
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Questo nome, che oscillava in antico fra la località detta propriamente Laurio (oggi Ergastēria) e tutta la regione circostante, [...] resto arida e povera - aveva largito ai suoi figli, e che questi misero sotto la protezione degli dei (Atena, Dioniso), considerandolo giustamente come fonte principale del loro benessere. Per la ricchezza ch'essa celava, tutta la regione, con i suoi ...
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Dea dell'antica Grecia, originariamente compagna di Zeus, come pare indicare il suo stesso nome, e venerata al suo fianco nel santuario di Dodona; più tardi essa si eclissò quasi del tutto, quando il posto [...] . fu fatta ora figlia dell'Oceano e di Tetide, ora di Urano e di Gea, ora ricordata come una delle nutrici di Dioniso, una cioè delle Ninfe Dodonee. Ebbe culto anche in Atene, fin da tempo verosimilmente molto antico; la sua ara sorgeva sull'Acropoli ...
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KEPHISODOTOS (Κηϕισόδοτος, Cephisodotus)
D. Mustilli
2°. - K. il giovane fu figlio e discepolo di Prassitele, e la sua attività si svolse dal 345 al 280 a. C.; Plinio (Nat. hist., xxxvi, 10), infatti, [...] tempio di Ares che era sull'Agorà (Paus., i, 8, 4); a Tebe la decorazione bronzea di un altare oppure una statua di Dioniso (Paus., ix, 12, 4: la lezione dei codici è corrotta). I due fratelli scolpirono anche, a Coo, le statue che Eutia dedicò nel ...
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TMOLOS (Τμῶλος)
C. Saletti
Nome di un monte della Lidia (odierno Buz Dagh) e di una città che si trovava nell'adiacente territorio. Su monete della città stessa e di Sardi compare la personificazione [...] 17 d. C. partecipò agli onori tributati dalle città asiatiche a Tiberio.
Il dio della città è raffigurato come un giovanile Dioniso che tiene nella destra un tralcio di vite, sulla Base di Pozzuoli.
Dal tempio di Domiziano a Efeso proviene inoltre la ...
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tripode Sostegno a tre piedi generalmente di bronzo, talvolta di altro materiale (oro, argento, rame, marmo e terracotta). Usati fin dalle età più antiche dai popoli d’Oriente, i t. assunsero presso i [...] le carni o sostenere un recipiente da vino) e servivano anche come premio, per es. nelle gare sportive o nelle feste dionisiache, in cui il corego vincitore consacrava a Dioniso il t. ricevuto. I Romani usarono i t. nel culto e nei riti funebri. ...
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Trattato di Erone di Alessandria (forse I sec. d.C.). Dedicato alle macchine semoventi e definito anche Sulla fabbricazione degli automi, venne tradotto nel 16° sec. Particolarmente rilevante è la descrizione [...] una cupola sulla cui sommità c’è la figura di una Nike con le ali distese. Nel mezzo del tempietto è posta la figura di Dioniso, con un tirso e una coppa e, ai suoi piedi, una panteretta; di fianco c’è un altare; fuori dal tempietto, alcune figure di ...
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dionisie
dionìṡie s. f. pl. [dal gr. (τὰ) Διονύσια, lat. Dionysia]. – Antiche feste in onore di Diòniso (o Bacco), che si celebravano in tutto il mondo greco, e soprattutto nell’Attica, con processioni, rappresentazioni drammatiche e gare...
dionisio
dionìṡio agg. [dal lat. Dionysius, gr. Διονύσιος]. – 1. non com. Di Diòniso, dionisiaco: feste d. (v. dionisie). 2. Metro d. (o semplicem. dionisio s. m.), altro nome del metro antibaccheo, così detto perché usato nei prosodî e nelle...