Patriarca di Alessandria (m. Gangra, Paflagonia, 454); successore di s. Cirillo (444), avversario deciso del nestorianesimo, nel concilio di Efeso del 449 s'adoperò efficacemente per far dichiarare ortodossa la dottrina cristologica di Eutiche. Ma quando papa Leone I annullò gli atti del "latrocinio di Efeso", e Marciano convocò (451) a Calcedonia il nuovo concilio ecumenico, D. vi fu deposto ed esiliato ...
Leggi Tutto
Diacono di Alessandria (m. 530). Alla morte di Felice IV, il 22 sett. 530, fu il papa voluto dal partito bizantino, in contrapposizione all'arcidiacono Bonifacio già designato da papa Felice e favorevole ai Goti. Lo scisma, che avrebbe potuto trascinarsi a lungo, fu troncato, dopo appena un mese, alla morte di D. (14 ott.). Secondo alcuni, è da considerarsi papa legittimo (v. Bonifacio II) ...
Leggi Tutto
Archimandrita monofisita (n. forse Samosata - m. 458), amico di Eutiche, ammesso da Dioscoro di Alessandria per ordine di Teodosio II nel "latrocinio" di Efeso (449), ove introdusse monaci e militi che [...] ridussero in fin di vita Flaviano. Condannato a Calcedonia, finì in esilio; i monofisiti lo venerano come santo ...
Leggi Tutto
Romano, ma, sembra, di famiglia germanica. Arcidiacono, fu designato alla successione, con forma inusitata, dal vivente pontefice Felice IV; resse la Chiesa dal 22 sett. 530 al 17 ott. 532. Lo scisma per [...] la contemporanea elezione dell'antipapa Dioscoro durò solo un mese per la morte dell'avversario. Nel 531 annullò la decisione presa da lui stesso di designare alla successione il diacono Vigilio. Approvò i canoni del concilio di Orange del 529, ...
Leggi Tutto
Arcidiacono della chiesa romana, figlio di Giordano prete dei SS. Giovanni e Paolo (il titulus Pammachii), successe a Giovanni II, morto l'8 maggio 535 e fu consacrato il 13. Stava negli archivî della [...] . Agapito, radunata l'assemblea del suo clero, fece gettare alle fiamme quel documento, riabilitando così la memoria di Dioscoro, e condannando l'uso, che cominciava ad introdursi, per cui il papa designava il suo successore. Frattanto, morti ...
Leggi Tutto
Teologo e monaco (n. forse a Costantinopoli 378 - m. dopo il 454). Discepolo dell'antinestoriano Massimo, ne continuò la polemica con impegno violento: padrino dell'eunuco Crisafio salito al potere nel [...] 441, E. iniziò con l'aiuto dell'imperatore e con la solidarietà dei "cirilliani" (ne sarà capo Dioscoro d'Alessandria, succeduto a Cirillo nel 444) una vera e propria persecuzione. Sul piano teologico egli portava però la polemica contro Nestorio non ...
Leggi Tutto
Nome di vari personaggi dell'antichità cristiana: 1. Vescovo di Berea, successo a Melezio quando questi passò ad Antiochia; cercò nel concilio del 363 di rappacificare i seguaci di Melezio e quelli di [...] il "Tomo a Flaviano" di Leone, e nel concilio di Calcedonia approvò (ma per ragioni disciplinari) la deposizione di Dioscoro. Dopo qualche incertezza, fece parte della commissione che redasse la formula di fede, adoperandosi poi per farla accettare e ...
Leggi Tutto
ILARO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Nacque in Sardegna, da Crispino, in data sconosciuta; sono oscure anche le circostanze in cui si trasferì a Roma, ma alla vigilia del secondo concilio di Efeso [...] perdono le tracce di I. e dei legati romani; gli atti siriaci della II sessione del concilio affermano però che quando Dioscoro convocò di nuovo i delegati papali per la sessione del 22 agosto, I. e Giulio si rifiutarono di presentarsi. Alla chiusura ...
Leggi Tutto
Città della Bitinia, sulla costa asiatica del Bosforo (oggi Kadiköy), di fronte a Bisanzio (Costantinopoli); fondata, secondo la tradizione greca, da Megara dorica, nel VII secolo a C., ma forse anche [...] 449); 2. la definizione della fede cattolica intorno alle due nature in Cristo; 3. i canoni disciplinari. Il processo contro Eutiche e Dioscoro fu trattato nella I e III sessione (8 e 13 ottobre), in base agli atti del Brigantaggio di Efeso e ai capi ...
Leggi Tutto
Passata la gioventù in un monastero (laura) di Palestina, sotto la guida di S. Eutimio, si recò ad Antiochia a ricondurre all'ortodossia suo zio Giovanni, vescovo di quella città, che credeva infetto di [...] , gli successe nella sede (441), ritenendola fino allo pseudo concilio di Efeso (449) ove cedette in tutto alle esigenze di Dioscoro (v.); ciò che tutavia non lo salvò dalla deposizione.
Più celebre che la persona di D. è il suo processo, svoltosi ...
Leggi Tutto