Mitosi in cui la duplicazione interfasica dei cromosomi non è seguita da formazione del fuso, scomparsa della membrana nucleare, separazione anafasica dei cromatidi fratelli e divisione del citoplasma. [...] cellula conduce alla formazione di cellule giganti contenenti fino a 100 volte il numero diploide di cromosomi (poliploidia) oppure contenenti cromosomi in numero diploide, ma di dimensioni giganti: esempio tipico è quello dei cromosomi giganti delle ...
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In biologia, tipo di riproduzione sessuale caratterizzato dal fatto che la cellula-uovo si sviluppa senza essere stata fecondata. Può essere spontanea (p. naturale), oppure provocata artificialmente (p. [...] con l’uovo che lo ha emesso, si chiama partenogamia. Così ha inizio lo sviluppo e si ripristina il numero diploide dei cromosomi.
P. naturale
È detta rudimentale, quando l’uovo non fecondato può presentare un inizio di sviluppo embrionale, che ...
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Biologia
In batteriologia, speciale formazione che si costituisce, in condizioni ambientali sfavorevoli, all’interno del citoplasma di alcuni batteri aerobi e anaerobi.
Il processo di trasformazione in [...] passaggio dalla fase asessuata o sporofitica, a quella sessuata o gametofitica; così nel primo caso si possono avere s. aploidi o diploidi che vengono generate in numero variabile, da uno a più, nella cellula madre, mentre nel secondo caso le s. sono ...
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aneuploidia
Vincenzo Berghella
Variazione nel numero dei cromosomi, rispetto a quello che normalmente caratterizza le cellule di un individuo della stessa specie. Gli organismi che la presentano sono [...] detti aneuploidi. Nell’essere umano, il numero euploide (normale) di cromosomi è l’assetto diploide 2n=46. Molte a. sono letali e causano aborti spontanei, altre causano handicap. I tipi più comuni di a. sono: la monosomia, perdita di un solo ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] eterozigote A1A2 ha l’allele A1 e l’altra metà ha l’allele A2): in alcuni aschi, derivati da un diploide eterozigote, il numero delle spore con un allele è diverso da quello delle spore con l’altro allele (5 a 3 oppure 6 a 4). Questo fenomeno ...
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cellula somatica
Antonino Forabosco
Cellula appartenente alla linea somatica. Le cellule somatiche si distinguono dalla linea germinale sin dalle primissime fasi dello sviluppo embrionale e, differenziandosi [...] Le cellule somatiche si moltiplicano esclusivamente per mitosi e hanno costantemente un complemento cromosomico diploide in quanto il corpo degli animali si forma nella fase diploide del loro ciclo vitale. Il concetto di cellula somatica nasce con la ...
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Biologia
In auxologia, la cosiddetta legge delle a. definisce una legge di crescenza, secondo cui i grandi segmenti dell’organismo, come il tronco da una parte e gli arti dall’altra, non crescono simultaneamente [...] vegetale): successione, nel ciclo di sviluppo di una specie, di due generazioni o fasi differenti, una aploide (n) e l’altra diploide (2 n), che si alternano e dipendono da due modi diversi di riproduzione, uno agamico o vegetativo e l’altro gamico ...
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gametòfito In botanica, individuo con numero aploide di cromosomi (detto anche aplofito) che si sviluppa da una spora e dà origine ai gameti. Forme di questo tipo compaiono negli organismi che presentano [...] cicli biologici con alternanza di generazioni, ovvero la successione di una generazione aploide, il g., e di una diploide, lo sporofito (che dà origine alle spore). Nelle Alghe e nei Funghi il g. e lo sporofito costituiscono individui complessi e ...
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allele
Nicoletta Rossi
Ciascuna delle due forme alternative di un gene che occupano la stessa posizione (locus) in una coppia di cromosomi omologhi, e che controllano variazioni dello stesso carattere. [...] una lettera o una sigla, maiuscola se dominanti (per es., X), minuscola se recessivi (x). Rispetto a uno stesso gene, gli organismi diploidi possono essere omozigoti se i due a. sono identici (XX o xx), oppure eterozigoti se i due a. sono diversi (Xx ...
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clonazione terapeutica dei neuroni
Il processo di clonazione può essere utilizzato allo scopo di produrre cellule staminali, che coltivate in vitro si possono differenziare in cellule specializzate in [...] sono caratterizzate da una illimitata capacità proliferativa (automantenimento a lungo termine), da stabilità cromosomica (cariotipo diploide) e da un’elevata capacità clonogenica: una singola cellula può infatti originare una colonia di cellule ...
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diploide
diplòide agg. e s. m. [comp. di diplo- e -oide, formato sull’esempio di aploide]. – 1. agg. In biologia, numero d., il numero di cromosomi che sono presenti nel nucleo cellulare in doppia serie (si indica con 2n); analogam., individuo...
diploidia
diploidìa s. f. [der. di diploide]. – In biologia, presenza nel nucleo cellulare di due serie di cromosomi, provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre; è propria delle cellule somatiche degli individui originati per riproduzione...